capitolo 50

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-t/n- la chiamò il biondo, la ragazza si voltò immediatamente verso di lui
-sono contento che tu ti sia ripresa un po'- le fece sapere -ora dovremmo chiarire, non credi?-
La ragazza annuì, non perché lo pensava davvero dato che la cosa le dava ansia, ma per non contraddirlo
-vieni più vicina- la invitò e lei obbedì
Il ragazzo la fece appoggiare a lui cinsendola contro il suo petto
-non devi avere paura, t/n. Lo so che ti ho fatto tanto male sia fisicamente che psicologicamente e so anche che probabilmente stare con me è l'ultima cosa che vuoi fare, però devi restare. Questo è il posto più sicuro per te adesso, quindi ti prego di accettare il fatto che rimarrai qui.
Cercherò di renderti le cose facili, non ti farò fare niente contro la tua volontà, non ti farò del male e se vuoi cercherò di starti il più lontano possibile. Però tu devi restare-
T/n rimase in silenzio incapace di dire una parola, non sapeva se parlando avrebbe dato fastidio a Draco ed era talmente tanto spaventata che il solo pensiero di Malfoy arrabbiato le metteva i brividi
-cosa c'è, t/n? Parlami- la incitò il biondo
-n-non voglio che tu mi stia lontano...- sussurrò sapendo che in quel momento stava facendo tutto quello che Hermione le aveva detto di non fare
-bimba...nemmeno io voglio starti lontano. Però ho paura di farti del male, tu ormai esiti anche solo a parlare in mia presenza ed io non voglio questo- disse Malfoy, aveva deciso che da adesso avrebbe sempre messo t/n al primo posto senza esitare per neanche un secondo
-Draco...io voglio stare con te-
-io voglio che tu stia bene-
I due si guardarono negli occhi, entrambi erano in lacrime
-come posso stare bene se tu mi hai lasciata?- chiese lei
-l'ho fatto per proteggerti, non ho mai smesso di amarti-
-neanche io ho smesso, quindi perché non torniamo..?-
Draco la guardò sorridendo malinconico, poi le accarezzò delicatamente il volto
-non è così semplice...- disse non riuscendo a dare una spiegazione più approfondita
-perchè no?- chiese lei che a causa dei suoi traumi, delle sue insicurezze e dei suoi problemi psicologici non riusciva a capire la gravità della situazione
-guarda le cose come stanno, t/n. Io sono tossico, ti faccio del male. Ti picchio se mi manchi di rispetto anche quando la colpa è mia, ti picchio se non fai quello che ti dico o anche se mi ingelosisco. Sto sfogando la mia rabbia su di te, che non ti difendi, come solo un mostro farebbe. Io ti ho ferita abbastanza e non so se lo capisci, ma tu stai male. Tu hai dei traumi, t/n. Sei arrivata a tagliarti le vene a causa mia.- le spiegò
-non p-possiamo neanche riprovarci..?- domandò a testa bassa, timida e intimorita
-non voglio che tu stia male, t/n-
-allora stai con me-
Draco ci pensò un po', forse adesso che aveva davvero rischiato di perderla sarebbe cambiato
Magari sarebbe riuscito a controllarsi per lei
-ok- rispose, poi si avvicinò piano a lei e le baciò le labbra
Capì che in quel momento t/n aveva bisogno di una persona che le stesse vicino e che quindi evitarla non le avrebbe migliorato la vita, ma avrebbe avuto l'effetto contrario
Cercò di trovare un modo per controllarsi e non ferire t/n nei momenti di rabbia
Forse pensare a cime l'aveva ridotta l'ultima volta avrebbe aiutato
Non poteva permettersi di farle ancora del male, anche alzare la voce l'avrebbe spaventata a morte
-ti amo-
-ti amo-

||Spazio autrice||
Domani aggiorno anche l'altra storia, comunque manca poco alla fine eh

sindrome di Stoccolma || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora