capitolo 16

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Era da qualche giorno che t/n continuava a tagliarsi
Lo faceva per ogni piccola cosa: un'insicurezza, un senso di colpa, una litigata...
Ed era stata brava a non farlo scoprire a Draco, anche perché non sapeva come potesse reagire
Bhe, il biondo a dirla tutta scarseggiava di empatia, non l'avrebbe capita.
Già solo dall'episodio avvenuto qualche settimana prima si poteva capire che poteva essere pericoloso, t/n non l'aveva dimenticato e non l'avrebbe fatto mai
-bimba- la chiamò Draco mentre la abbracciava da dietro
Iniziò a baciarle il collo e senza darle il tempo di realizzare quello che stava succedendo le tolse i vestiti
Non si era fatta nessun incantesimo di disillusione, si vedevano i tagli.
-t/n, cos'hai sul braccio?- le chiese Draco
Sembrava preoccupato e allo stesso tempo arrabbiato
La ragazza non disse niente e indietreggiò un po'
-fammi vedere.- ordinò, siccome lei rimase immobile le prese bruscamente il braccio
Appena vide i tagli la sua espressione si fece più arrabbiata
La spinse contro il muro, era in trappola
Le tirò uno schiaffo.
Invece di chiederle il motivo le tirò uno schiaffo...
-se lo fai ancora sono guai seri per te- la avvertì
Non sapeva nemmeno cosa fare
T/n era pietrificata, non aveva il coraggio di rispondergli o di muoversi.
Il biondo uscì dal dormitorio, come faceva ogni volta che era nervoso andò al lago Nero a fumare un po'
Non sapeva come comportarsi, ma dopo averci pensato per circa mezz'ora capì che il modo in cui aveva reagito era sicuramente il peggiore
Corse in dormitorio sperando che t/n non l'avesse fatto ancora
Ma ormai era tardi
T/n era sul letto, aveva un taglio più profondo del solito dal quale perdeva molto sangue
Si precipitò da lei, era nel panico.
La prese in braccio a mo'di sposa e la portò in fretta in infermeria
-l-la prego, faccia qualcosa!- supplicò, Madame Pomfrey cercò di calmarlo ma l'unico modo per ottenere un po' di calma era quello di allontanarlo
Stava succedendo tutto talmente tanto in fretta che il battito cardiaco di Draco era aumentato talmente tanto da fargli quasi fare un infarto
_

-si è svegliata, Malfoy. Puoi entrare- acconsentì
Era quello che aspettava da circa due ore
Si precipitò da lei ancora con le lacrime agli occhi e la strinse tra le sue braccia
-t/n... C-come ti senti?- le chiese
-mi dispiace...s-scusami, Draco...scusa se ti ho fatto arrabbiare- sussurrò lei
-non sono arrabbiato, ero solo preoccupato e ho reagito nel modo sbagliato, scusami. Dopo però dobbiamo parlare di quello che hai fatto.- le rispose -ora stai un po' meglio? Appena ti senti bene andiamo in dormitorio, ok?-
-dipende...quando dici parlare intendi parlare o...?-
-parlare, non ti farò del male.- la rassicurò
Rimasero lì per un po', poi finalmente riuscirono a spostarsi ed andare in dormitorio
Si misero entrambi nel letto, lui era seduto e t/n era accoccolata con la testa appoggiata al suo petto
-allora, t/n...voglio che tu adesso mi dica da quanto continua e perché l'hai fatto- ordinò
-mi prometti che non ti arrabbi?-
-te lo prometto-
-quando avevo la febbre e tu sei andato al lago ho... Ho letto la lettera di tuo padre...- spiegò
-t/n... ascoltami, bimba...mio padre è un coglione, ok? Non devi dare peso a quello che dice- la rassicurò
-è colpa mia se lui...ti tratta così... è colpa mia se sono così, è sempre colpa mia!- sbottò iniziando a piangere
-no. Hey bimba, non è colpa tua. Tu sei perfetta. Non piangere, va tutto bene- la consolò, ma lei rimase della sua idea.
Per lei continuava ad essere colpa sua, sempre.
-adesso devi promettermi che non lo farai più- sussurrò Malfoy cercando di mantenere un tono calmo e dolce
-e se non ce la facessi?-
-io sono qui, puoi parlare con me se c'è qualcosa che non va. Sono qui per aiutarti-
T/n si limitò ad annuire, il biondo capì che non aveva più voglia di parlarne e dato che nonostante la stanchezza non riusciva a dormire iniziò a farle i grattini

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sindrome di Stoccolma || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora