capitolo 60

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-ascoltami, t/n, per favore. Tu devi restare con me, devi... Non andartene...ti prego.- la supplicò lasciando scorrere alcune taglienti lacrime sul suo volto
-Draco...i-io...ti prego, lasciami andare- chiese lei indietreggiando impaurita
-non voglio farti del male, tranquilla- la rassicurò -solo... Fai un tentativo, due giorni. Se puoi vuoi andartene puoi farlo, lasciami solo provare.- le chiese poi
Lei rimase in silenzio e continuò a cercare di mantenere le distanze
-io non ho mai voluto farti del male, t/n. Lo sai. Non sono un sadico, sono solo fuori controllo...- si giustificò -tu puoi aiutarmi, t/n. Sei una psichiatria adesso, puoi curarmi. Possiamo risolvere tutto insieme-
-non ne sono sicura... Non sei mai cambiato in tutti questi anni nonostante sapessi di farmi male- rispose debolmente la ragazza
Draco Malfoy si sentì terribilmente in colpa, si sentì morire dentro
T/n aveva ragione, non si era mai fermato nonostante sapesse quello che le stava facendo
Forse non si rendeva conto, forse sapeva che t/n sarebbe rimasta comunque
Però dopo la volta che l'aveva quasi uccisa non le aveva più fatto nulla di serio, forse il ricordo di quel momento aveva aiutato
-t/n, per favore... Dammi solo due giorni per farti cambiare idea- insistette
T/n esitò per qualche secondo
Pensò a quale sarebbe stata la reazione di Hermione e questo la preoccupò leggermente
Però sapeva benissimo di tenerci a Draco, le mancava
Lo amava ancora, stava male con lui ma peggio senza
-va bene... Due giorni...- acconsentì la ragazza
Draco le sorrise, gli venne spontaneo stringerla tra le sue braccia e darle un bacio delicato sulla fronte
-dai vieni. Che ne dici se ci sediamo sul divano e parliamo un po'?- propose lui, lei annuì e lo seguì
Si sedettero vicini su quel grande, elegante e comodo divano di pelle senza interrompere il contatto visivo
-bhe...mi parli un po' di te?- le domandò il biondo -ah, e dimmi se hai bisogno di qualsiasi cosa-
-cosa vuoi sapere su di me?- domandò t/n leggermente in imbarazzo
-tutto-
-bhe...non c'è molto da dire... Ho iniziato da poco a lavorare nel settore psichiatrico, vivo ancora dai miei ed è odioso... Però ho legato molto con Harry, Ron, Blaise ed Hermione- raccontò sentendosi un po' a disagio
-che rapporto hai con Potter?- chiese irrigidendosi all'istante
Il pensiero di lei con qualcun altro lo mandava su tutte le furie
-perchè? Sarebbe un problema?- lo istigò t/n la quale voleva metterlo alla prova
Lui rimase in silenzio
-rispondimi. Sarebbe un problema se mi piacesse?- continuò
-cercherei di accettarlo- rispose lui rimanendo apparente calmo nonostante dentro stesse impazzendo -io vado a... Prendere qualcosa da bere, vuoi...?-
-no, grazie..sono a posto- rispose lei intuendo che qualcosa non andava
-torno subito-
Draco si alzò e andò in cucina sicuro di potersi sfogare in un pianto senza essere visto, ma si sbagliava
T/n aveva capito di averlo ferito, quindi decise di seguirlo per vedere cosa stesse facendo
-Draco..?- lo chiamò, lui si girò di scatto
-ehm...t/n...- sussurrò Malfoy cercando di non far notare le lacrime
-per favore, guardami...- supplicò
Lui non lo fece, non voleva che la ragazza si preoccupasse e non voleva parlare di quello che provava
-siamo amici.- spiegò -io e Potter siamo solo amici-
Per un momento il biondo si sentì meglio
-per caso... c'è qualcuno nella tua vita che...ha preso il mio posto?- le chiese nonostante non fosse pronto alla risposta
-nessuno prenderà il tuo posto- lo rassicurò
T/n si avvicinò a lui buttandosi poi tra le sue braccia
-mi ami?- chiese lui

||Spazio autrice||
Manca sempre meno ihih

sindrome di Stoccolma || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora