capitolo 44

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Malfoy prese t/n per un braccio stringendo forte, la sbatté sul letto e si mise sopra di lei immobilizzandola
-Draco...- sussurrò lei spaventata
Aveva paura di lui, di quello che le voleva fare
Per una volta aveva paura per la sua salute e non di perderlo, anche perché sapeva di averlo già perso e si era arresa
-zitta.- ordinò lui -ora ti conviene stare ferma mentre faccio quello che devo fare, ti farà male e se ti muovi sarà peggio- la avvisò
Le alzò la manica della felpa, si bloccò per un secondo quando vide le cicatrici, ma poi l'immagine di lei insieme ad Harry gli tornò in mente, allora preso dal nervosismo impugnò la bacchetta
Appoggiò la punta sul braccio di t/n per poi premere forte
T/n sentiva bruciare ogni punto della sua pelle che veniva a contatto con la bacchetta di Draco
Era un dolore insopportabile, era molto peggio dei tagli
Urlava, piangeva, ma lui non l'ascoltava
Non dimostrò un minimo di pietà per la ragazza che diceva di amare
Improvvisamente si staccò da lei lasciandola finalmente libera
Lei guardò cose le aveva scritto Draco sul braccio, le aveva scritto "proprietà di Draco Malfoy" con una scrittura straordinariamente perfetta
Era come una bruciatura, come un marchio fatto con il ferro ardente, faceva così male che t/n fece fatica a leggerlo a causa delle lacrime che le offuscavano la vista
-così tutti sapranno che sei mia, compresa tu.- disse il biondo guardandola con disprezzo
La guardava con uno sguardo che non le aveva mai riservato prima, come se la odiasse, come se lei fosse un mostro
-stai ferma lì, ti disinfetto sennò fai infezione- disse poi andando a prendere un flacone di disinfettante e dei dischetti di cotone
Si avvicinò di nuovo a lei, la quale non osò muoversi
Le prese il braccio premendo sulla ferita appena fatta e facendola urlare
T/n era sicuro che l'avesse fatto apposta, era sicura che volesse farle più male possibile e pur cercando di giustificarlo e di incolparlo una parte di lei avrebbe voluto scappare il più lontano possibile
Malfoy bagnò il dischetto di cotone con un po' di disinfettante, poi lo appoggiò sul marchio che aveva fatto a t/n e iniziò a tamponare
-b-brucia...- si lamentò lei sperando di farlo smettere
-stai zitta- fu l'unica risposta che il ragazzo si degnò di darle
Non era pentito di quello che aveva fatto.
Dispiaciuto, ma non pentito.
Pensava che la ragazza se lo meritasse per essere andata via con Potter, non pensava in modo razionale
-ora vai a dormire- ordinò
-d-dove?- chiese lei pensando che il biondo non l'avrebbe sicuramente lasciata dormire sul letto insieme a lui
-giù, nelle celle, dove meriti di stare. Al buio, al freddo, sul pavimento, da sola...- disse lui
T/n si preoccupò ancora più di prima, ma annuì senza fare storie
-sto scherzando, forse.- smentì lui -dormirai qui, sul letto insieme a me. Però vedi di fare la brava e di non farmi arrabbiare perché potrei cambiare idea- concluse facendola sentire leggermente più sollevata
Lei si avvicinò al letto e si mise sopra ad esso, senza però disfarlo per mettersi sotto le coperte
Si sentiva a disagio, aveva paura che Draco non avrebbe gradito che lei si prendesse troppa libertà
Si sentiva debole, inutile, inferiore
Come se non valesse niente.
Tremava dal freddo, si rannicchiò per scaldarsi un po', ma non migliorò la situazione
Draco ghignò divertito, poi si avvicinò un po'a lei
-puoi anche metterti sotto alle coperte se hai freddo eh- annunciò mettendola in imbarazzo, ma siccome lei non fece niente fu lui a rimboccarle le coperte
Si pentì subito di quel gesto, non sarebbe dovuto sembrare premuroso, t/n non se lo meritava dopo quello che aveva fatto
O almeno Draco stava provando a convincersi di questo

||Spazio autrice||
Mi sono alzata quasi presto per scrivere il capitolo, dovreste essere onorati ahahah
In tutto questo devo ancora iniziare i compiti estivi di spagnolo.

sindrome di Stoccolma || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora