Capitolo 9

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Danny camminava indispettito verso casa sua, senza neanche preoccuparsi di star sollevando un sacco di polvere con gli stivali oppure di star facendo tintinnare le cinghie dei pantaloni un po' troppo rumorosamente

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Danny camminava indispettito verso casa sua, senza neanche preoccuparsi di star sollevando un sacco di polvere con gli stivali oppure di star facendo tintinnare le cinghie dei pantaloni un po' troppo rumorosamente.
Non gli poteva importare di meno di essere visto fuori casa a quell'ora della notte. Aveva ben altro a cui pensare.
I poliziotti erano stati depistati dalla brillante idea di Alex quindi non c'era pericolo che qualcuno potesse ricondurre l'intrusione nell'ufficio dello sceriffo a loro due.

Anche perché Harry avrebbe convinto il suo collega che si era solo immaginato tutto e questo giocava sicuramente a favore di Danny e Alex.
Il primo ragazzo continuava a sbattere i piedi per terra velocemente, sperando di arrivare il prima possibile nella sua camera e chiudersi al suo interno. Ovviamente lasciando Alex fuori come un cane randagio.
Alex invece, seguiva fedelmente il corvino con fare confuso e disorientato. Era stata una mossa azzardata quella di baciarlo e ammetteva che non l'aveva fatto solo per avere un alibi. Anzi, l'aveva fatto solo ed esclusivamente per suo piacere personale.
Gli era sembrato che il corvino avesse gradito quindi non capiva il perché di tale comportamento nei suoi confronti.

«Vuoi rallentare maledizione?» lo richiamò sottovoce.
«Cosa ti prende, si può sapere?»

«Fatti i cazzi tuoi» ringhiò Danny infuriato. Jungkook non avrebbe mai risposto in quel modo a qualcuno più grande di lui. Piuttosto si sarebbe mozzato la lingua con i denti ma nei giochi non esistevano regole di quel tipo e lui non era tenuto a usare onorifici o altro per parlare con Alex. Non sapeva neanche chi era realmente. Aveva baciato un totale sconosciuto. Poteva essere un sessantenne arrappato o un uomo sposato con dei figli oppure un minorenne.
Iniziò a pensare di tutto pur di convincersi che quel bacio l'aveva disgustato, cosa chiaramente non vera.
«Tornatene al Saloon. Casa mia è off limits.»

«Oh andiamo!» esclamò Alex a bassa voce, passandosi una mano sul viso. In lontananza intravedeva la stalla della famiglia di Danny quindi non doveva perdere il ragazzo o sarebbe davvero rimasto fuori e non doveva succedere. Loro due dovevano parlare. Non avrebbe lasciato perdere il comportamento del corvino.
«Potrebbero uccidermi qui fuori!» aggiunse, sperando di ottenere una reazione positiva da parte di Danny. Anche se non era del tutto una bugia. Avrebbero davvero potuto ucciderlo nel sonno se avesse abbassato la guardia.

«Pace all'anima tua allora» disse ironico il corvino, appoggiando la scala contro il muro di casa sua per arrampicarsi fino in cima.
«Non provare a seguirmi o ti spingo di sotto» lo minacciò con coraggio ma Alex non gli diede ascolto e iniziò a salire la scala dietro di lui, provocandolo volontariamente.
Danny era incazzato nero e Alex continuava a provocarlo, non c'entrando mai il punto.
A lui sicuramente non importava quello che era successo ma Danny si. A Jungkook stesso. Aveva appena dato il suo primo bacio, anche se virtuale e ad Alex non sembrava importare minimamente.
Arrivato in cima, Danny provò a togliere la scala ma Alex si aggrappò con forza al davanzale della finestra per non cadere giù.

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