Capitolo 11

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La temperatura della stanza era molto alta

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La temperatura della stanza era molto alta.
La finestra era chiusa così come le persiane e la tenda tirata.
Era tutto immerso nel buio. Un buio afoso e carico di eccitazione palpabile, sospiri spezzati e piccoli gemiti.
La porta era rigorosamente chiusa a chiave per evitare che Rosalie potesse nuovamente fare irruzione e le lenzuola del letto di Danny erano bollenti.
Sembravano andare davvero a fuoco.

Soprattutto contro la pelle nuda del corvino.
Danny era quasi completamente nudo se non per il tessuto dei boxer. Ma anche quello iniziava ad essere troppo stretto e premuto contro la sua eccitazione dura.
Alex non era da meno. Anche lui era seminudo e disteso interamente tra le gambe del corvino, non lasciando neanche un solo centimetro di distacco tra i loro corpi.

I momenti a Bodie erano diventati davvero essenziali per i due giocatori. Si bramavano e si desideravano così tanto che non vedevano l'ora di indossare i loro visori per ritrovarsi l'uno affianco all'altro tra le balle di fieno e la puzza di sterco di mucca.
Per niente romantico ma c'era ben poco romanticismo in loro due, nei loro gesti e nei loro pensieri.
Jungkook aveva sognato più volte un'esperienza sessuale. Capita a tutti, soprattutto durante il periodo dell'adolescenza. Non se n'era mai vergognato, neanche di praticare la masturbazione "regolarmente".
Era umano e come tutti gli esseri umani, aveva bisogno di quei momenti per se stesso.

Anche Jimin lo faceva nonostante fosse fidanzato e con una vita sessuale decisamente molto più attiva del Soulmate ma il piacere personale era appunto quello: personale.
Era stato strano il primo periodo. Non sapeva bene come farlo, come comportarsi ma Jimin non si era mai tirato indietro o vergognato nel spiegarglielo e aiutarlo teoricamente. Si erano baciati per mesi, sicuramente non era quello che gli avrebbe causato vergogna o imbarazzo.
E poi, tra maschi ci si aiuta. Così come tra femmine. È naturale.

Quello che faceva con Alex però andava ben oltre. Fisicamente Jungkook avvertiva tutto quello che succedeva al di là del visore ma era come toccarsi da solo. O meglio, non toccarsi affatto.
Per quanto mentalmente fosse coinvolto nel momento, non era reale. Questo però non gli impediva di continuare a farlo.
Anzi forse lo rendeva più sicuro e confidente il fatto che Alex non potesse vedere il suo vero corpo. Magari non gli sarebbe piaciuto e quindi sarebbe stato imbarazzante mentre, in quei momenti, Alex sembrava apprezzare parecchio il corpo di Danny.

Nonostante riuscisse a tenerlo impegnato e a sfiancarlo fisicamente, Jungkook però continuava ad avere i suoi dubbi e i suoi pensieri riguardo il "problema" Taehyung/Alex.
Non si era scordato della frase di Taehyun. Ci aveva pensato per ore e ore e non gli tornava. O meglio, tutto tornava ma non nel modo in cui diceva Taehyung. Non gli aveva mai raccontato di Rosalie o del suo rapporto con Alex. Mai e ne era sicuro al 100%. Non gli aveva neanche mai detto il suo nome quindi come faceva a saperlo se non era lui stesso Alex?

Aveva anche pensato che forse era un giocatore di CountrySide ma non per forza Alex e anche quella opzione aveva senso. Rosalie la conoscevano tutti a Bodie e anche Alex attirava sguardi e curiosità quindi avrebbe senso.
Ma allora come spiegare il fatto che Jungkook sentisse che erano la stessa persona? Era solo una sensazione okay ma difficilmente il suo sesto senso sbagliava. Come quando da bambino capiva che quella cosa non avrebbe dovuto farla oppure quando un altro bambino non gli piaceva da subito e capiva subito dopo che era antipatico.

CountrySide/ Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora