«Jeon Jungkook» esclamò la signora Jeon non appena il suo unico figlio mise piede in casa.
«Sei in punizione per il resto della tua vita.»«Mamma, posso spiegarti» mormorò subito Jungkook prima di sfilarsi il giubbotto e seguire sua madre in salotto. Suo padre lo aspettava seduto sul divano in posizione rigida e seria. Era deluso e amareggiato. Faticava a riconoscere suo figlio e questo non gli piaceva per niente.
«Mi disp-...»«Sei uscito in piena notte senza neanche avvisare e senza permesso. In piena notte» esclamò sua madre prima ancora che potesse finire di scusarsi.
«Poteva succederti qualsiasi cosa!»«Mamma...sono solo andato da Taehyung. Mi dispiace di essere uscito così, avevo solo...» si interruppe quando l'imbarazzo prese il sopravvento su di lui.
«Avevi solo?» insistette suo padre, parlando per la prima volta.
«Avevo bisogno di lui» sussurrò a mezza voce il corvino.
«Ho fatto un brutto sogno e non riuscivo a dormire.»«Questa non è una giustificazione Jungkook» disse serio suo padre.
«Ultimamente io e tua madre fatichiamo a riconoscerti. C'è qualcosa di cui vuoi parlarci? Problemi a scuola o...con Taehyung?» chiese quasi con tono sospettoso.«Con Taehyung in che senso?» domandò quindi stranito Jungkook prima che diverse ipotesi gli affollassero la mente.
«Oh Dio papà! Taehyung non c'entra niente, non mi fa del male o...ma che vai a pensare?!» esclamò offeso.«Non so più a cosa pensare Jungkook» esplose allora suo padre. Jungkook era la sua fotocopia, in tutto e per tutto.
«Non sei quasi mai a casa e quando ci sei, stai sempre con quel dannato affare negli occhi. Sei silenzioso, assente. Dimmelo tu a cosa dovrei pensare.»«Il pomeriggio non ci siete quasi mai a casa perciò vado in negozio da Taehyung. Mi aiuta a studiare e almeno ho compagnia» spiegò il minore alterandosi. Tutte quelle accuse lo stavano facendo soffrire. Non si aspettava di essere cambiato così tanto da quando il rapporto suo e di Taehyung si era stretto ma sembrava quasi che la colpa fosse del biondo.
A Jungkook dispiaceva non passare tanto tempo con i suoi genitori ma anche loro erano sempre impegnati a lavoro quindi la colpa non era di nessuna delle due parti.
«Gioco ai videogiochi perché almeno stacco un po' la spina dalla scuola. Non ci vedo nulla di male.»«Senti Kookie» sospirò sua madre.
«Io sono felice di quello che tu e Taehyung avete, dico davvero. Gli andavi dietro da anni, era anche ora che vi svegliaste» borbottò come una scolaretta pettegola.«Mamma» mugugnò lui imbarazzato, nascondendosi il viso tra le mani.
«Però questo non è un buon motivo per estraniarti completamente da tutto il resto» continuò ignorandolo.
«So che a scuola stai andando bene ma non esiste solo quella.»«Sinceramente non capisco cosa vuoi dirmi» ammise a disagio il corvino. Aveva ottimi voti a scuola, anche grazie all'aiuto di Taehyung e di Jimin nello studio. A parte quel piccolo incidente quella volta della rissa, la sua condotta era immacolata.
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CountrySide/ Taekook
Mystère / ThrillerLa realtà virtuale ha preso il sopravvento su quella effettivamente reale e tutto quello che succede dentro al visore si riflette anche sulla vita dei giocatori. Jungkook è un ragazzo di 17 anni,fan accanito del videogioco del momento: CountrySide...