Jungkook era agitato.
Dopo aver chiuso la conversazione telefonica con Taehyung, era corso in salotto per avvisare i suoi genitori che a cena non ci sarebbe stato. Sua madre gli aveva fatto il terzo grado ma aveva genuinamente sorriso quando il corvino le aveva detto che usciva con Taehyung.
Una mamma certe cose le sa e la signora Jeon aveva capito già da tempo quali fossero i gusti del figlio.Non voleva pressarlo però. Per questo aspettava che fosse Jungkook a fare il primo passo per parlarne.
Il corvino sapeva bene il motivo della sua agitazione: Taehyung. Solo il fatto che il ragazzo si fosse dimostrato così dolce e premuroso nei suoi confronti, lo faceva emozionare parecchio.
Non era un appuntamento. Questo era chiaro ma il corvino lasciò comunque volare la sua fantasia.
Ora che il biondo gli aveva rivelato che fosse gay, non aveva dato ai suoi pensieri un attimo di pace.Non era scritto da nessuna parte che due amici gay dovessero per forza uscire insieme e piacersi sentimentalmente però Jungkook voleva che fosse così.
Era egoista, lo sapeva, però Taehyung gli piaceva davvero e sarebbe stato bello iniziare qualcosa con lui.
Ma capiva anche che non poteva decidere lui la vita degli altri. Taehyung aveva già il suo gran da fare tra il negozio, la situazione della sua famiglia e poi loro due erano amici. Stop. Fine del discorso.Aveva avuto mezz'ora di tempo per prepararsi quindi aveva fatto una doccia veloce, nonostante ne avesse già fatta una poche ore prima, aveva litigato con diverse paia di jeans per vedere quale gli stesse meglio e successivamente con quale maglietta abbinare.
Alla fine aveva optato per un paio di jeans neri strappati, una maglia bianca e una camicia di jeans denim, lasciata aperta sul davanti. Per completare il tutto, le Dr. Martens perché senza di quelle, non sarebbe mai uscito di casa.
Prese una giacca e le chiavi di casa e aspettò direttamente sul marciapiede, l'arrivo di Taehyung.«Ah ah, non voglio vedere quel muso» disse subito il ragazzo biondo quando costeggiò il marciapiede con la macchina per far salire a bordo Jungkook.
«Non puoi essere triste quando un bellissimo e sexy ragazzo biondo ti porta a mangiare il tuo piatto preferito» aggiunse ammiccando, facendo arrossire il corvino.«Hai ragione, scusa» sospirò afflitto. Ora era con Taehyung. Doveva dimenticare la sua vita virtuale, doveva dimenticarsi di CountrySide, di Alex, dello sceriffo. Aveva la sua vita reale da gestire.
«Credi che me ne faranno prendere 4 porzioni solo per me? Muoio di fame e già mi immagino il sapore leggermente piccante degli gnocchi» mormorò sognante, facendosi tornare l'allegria e l'euforia che aveva sentito poco prima in camera sua mentre si preparava. E non solo. Stava davvero morendo di fame.«Woah Kookie, calmati. Non puoi sbavarmi la macchina» lo prese in giro Taehyung, ridendo come un matto. Il corvino aveva davvero l'espressione di chi si sarebbe mangiato anche il cuoco del ristorante.
Era davvero tenero.«Non ti sto sbavando la macchina» brontolò lui offeso.
«Ho fame hyung.»«Ho capito piccolo» rise ancora e Jungkook quasi si strozzò con la sua stessa saliva, nel sentire quel nomignolo.
Anche Taehyung ne rimase piuttosto sorpreso ma gli era venuto particolarmente naturale chiamarlo così. E non solo perché effettivamente Jungkook era più piccolo ma era anche dolcissimo come un bambino.
L'affetto che provava per il corvino era qualcosa di incredibile.
Jungkook era riuscito ad entrargli sotto pelle fin dalla prima volta che l'aveva conosciuto.
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CountrySide/ Taekook
Misteri / ThrillerLa realtà virtuale ha preso il sopravvento su quella effettivamente reale e tutto quello che succede dentro al visore si riflette anche sulla vita dei giocatori. Jungkook è un ragazzo di 17 anni,fan accanito del videogioco del momento: CountrySide...