Capitolo 6

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La mia mente stava ancora rimurginando ciò che era appena successo.

Ero passata dall'avere un pazzo che cercava di scoparmi a ritrovarmi in auto con una delle persone che più non sopporto.

Nessuno diceva nulla e l'aria era molto tesa.
Shawn Anderson sfrecciava per le strade della nostra città, sicuro di dove stesse andando.
Io un po' meno.

Con la coda dell'occhio cercai di scrutare il moro.
Indossava dei pantaloni eleganti ed una semplice t-shirt bianca.
Mi soffermai sulle braccia, sapevo avesse dei tatuaggi ma a guardarli così da vicino ne rimasi affascinata.

Erano così belli, semplici ma allo stesso tempo d'effetto.

La sua auto era molto bella. Sparso qua e là c'erano dei piccoli oggettini messi un po' a caso.

"Quando la smetterai di scrutare tutto così attentamente?" disse Shawn dal nulla.
Si era notato molto?
Decisi di ignorarlo.
"Dove stiamo andando?" era molto più importante questa di domanda.

Shawn mi guardò per un istante e quasi venni meno.
Era bellissimo.
Antipatico ma bello.

"A mangiare. Ho fame." continuò lui dal nulla.
Era serio?!
"Non potresti riportarmi a casa..?"
"No"

Onestamente non mi aspettavo questa risposta.
Insomma io e lui ci conosciamo a mala pena, ci siamo sempre ignorati e adesso stiamo andando a mangiare insieme.

Prima di pensare a questo, decisi di inviare un messaggio a Josh e Maggie avvertendoli di quanto accaduto.

Tempo di inviare il messaggio che Shawn parcheggio l'auto fuori un fast food nel centro città.
"Dai su scendi" il suo tono impassibile mi fece sobbalzare e scesi dall'auto.
Un po' ero felice ma solo perché avevo fame anche io.

Ci accomodammo ad un tavolo e mi trovai seduta proprio di fronte a lui.
Era così antipatico che subito prese il cellulare non degnandomi nemmeno di una parola.
Decisi di parlare io.

"Uhm..grazie per quello che hai fatto." come risposta fu un po' impacciata ma non sapevo come dirlo meglio.
"Tranquilla, l'avrei fatto con chiunque." continuò poi ad ignorarmi.

Le sue parole mi rimbombarono per la testa per un po' e non ne capivo il perché.
La serata non era andata come previsto e credo che peggio di così non potesse andare.

Affogai i miei pensieri nel cibo appena arrivato al tavolo e ogni tanto con lo sguardo guardavo Shawn.
Sembrava così rilassato e impassibile a tutto ciò che ci circondava.
"Dai su andiamo, ti riaccompagno." mi alzai e tornammo nella sua auto. Il moro subito sfrecciò via.
"Abito vicino a-" provai a dire ma Anderson mi bloccò subito.
"So dove abiti".

In poco tempo arrivammo a casa.

"Grazie ancora Anderson.."
"Di nulla Garcia".

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