Era passata circa una settima dall'inizio dalla partita di basket o forse poco più.
Halloween era ormai arrivato e la città era ricca di decorazione.
Assurdo come l'America ami questa festività, nelle altre parti del mondo non credo venga presa così seriamente.
Nonostante la mia poca felicità riguardo questo giorno avevo aiutato mia mamma nell'addobbare casa.
Bryan, Noah ed io abbiamo anche intagliato delle zucche, quelle dei miei fratellini erano spaventose, nel vero senso della parola.
Precisina come sono avrei voluto prenderle e cucinarle per poi rifarne delle altre ma mia madre me l'ha proibito e adesso si trovavano nel porticato.La scuola non mi stava dando un attimo di tregua, avevo così tante cose da fare che non sono riuscita a portare i miei fratellini a fare il classico dolcetto scherzetto.
Stasera andremo ad una festa.
L'ha organizzata Thomas con sua sorella Cynthia nella loro baita in montagna, o almeno così mi aveva detto Cole.
Era stato lui ad invitarci, è stato carino da parte sua.
Io e Josh ci abbiamo messo un po' a convincere Maggie a venire però alla fine ci siamo riusciti."Siamo tornati!" urlò mia madre chiudendo la porta di casa alle sue spalle. Era nervosa.
"Tutto okay?" esclamai seguendola in cucina insieme alle due pesti.
"I tuoi fratelli hanno buttato le uova sulle finestre di tutto il vicinato!"
"Non vedo dove sia il problema...insomma se non si danno le caramelle ci si deve aspettare lo scherzo." dissi prendendo del succo dal frigorifero.
"È questo il punto: i dolcetti li hanno avuti eccome! Solo che hanno buttato le uova lo stesso." rovesciò sul tavolo un sacco pieno zeppo di cioccolate.
Osservai i miei fratellini che mi sorridevano con aria soddisfatta tirando su i pollici, non potei fare a meno di ridere.
Sono dei combina guai."Stasera verranno a cena gli Anderson." continuò lei iniziando a preparare la cena.
"Cosa? Io ho una festa."
"Lo so, infatti non ho detto che devi restare qui, Jack ha già detto che andrai insieme a Shawn."
Non esiste.
"E dove li metto Josh e Maggie?"
"Non so...organizzatevi voi." alzai gli occhi al cielo e mi diressi su in camera mia."Non ho la minima intenzione di andare alla festa con Shawn, andrò con Josh tranquilla." la voce squillante di Maggie risuonò per tutta la stanza.
"Ok allora ci vediamo lì."
"Mi raccomando non baciare Shawn nel tragitto!" a quella frase chiusi la chiamata e mi iniziai a preparare.
Non essendo amante di Halloween non mi sono travestita o roba del genere.
Semplicemente avevo un vestitino a tubino nero, delle comode converse e porterò con me un maglioncino rosso in caso di freddo.
Raccolsi i miei capelli in una coda alta e mi truccai.Mi guardai un ultima volta allo specchio, osservandomi in ogni minimo particolare.
Scesi al piano di sotto dove c'erano già Shawn con la sua famiglia.
"Ciao a tutti" esclamai un po' impacciata sistemandomi il vestito.
Il moro non mi degnò nemmeno di uno sguardo , era troppo preso a messaggiare al cellulare.
Lo vidi accomodarsi al tavolo in salotto...okay credo che raggiungeremo la festa dopo cena.
"Oh vado io!" mia madre si catapultò alla porta di casa dopo che il campanello risuonò per tutta casa.
"Salve signora Coleman...come posso aiutarla?"
"Quelle due pesti mi hanno imbrattato la casa di uova! Il mio piccolo amore Avery le ha mangiate ed è finita dal veterinario!"La signora Coleman era una donna sulla sessantina, non si è mai spostata, vive col suo gatto ed è antipaticissima.
Si lamenta di ogni cosa ma oggi aveva ragione.Mia madre cercò di giustificarsi e di farsi perdonare.
Osservai Bryan e Noah seduti al mia fianco ridere tra loro.
"Non c'è nulla da ridere." sussurrai lasciandomi scappare una risata.
Alzai lo sguardo e vidi quello di Anderson già su di me, cercai di tornare seria e ripresi a mangiare."Dobbiamo andare." il suo tono era freddo ed impassibile.
"S-si." la mia voce si ruppe alla vista di un succhiotto sul suo collo ma non ne capivo il perché.
Presi la giacca e uscimmo di casa.
Mandai un messaggio ai miei amici per avvertirli e poi salii in auto.
La sua macchina mi piaceva tanto. Non ne capisco molto ma credo che la sua sia una delle più belle.
Passarono circa 20 minuti o poco più ma nessuno dei due proferì parola.
Lui troppo concentrato a guidare ed io troppo concentrata a nascondere la mia voglia di chiacchierare.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" continuò a tenere lo sguardo sulla strada.
"Cosa?"
"Solitamente chiacchieri fino allo sfinimento." sulla sua faccia si posò un ghigno provocatorio.
"Tu non mi conosci."
"Ti conosco abbastanza per dire che hai una bella parlantina."
"Non ho nulla da dire." scrollai le spalle guardando fuori dal finestrino.
Lo vidi digitare qualcosa al cellulare.
"Meglio" esclamò guardandomi diritto negli occhi.
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LOVE ME FOREVER.
RomanceLei: è una semplice ragazza che ama studiare. Ha un passato difficile e un futuro ricco di sogni. Lui: è il classico giocatore di basket con un futuro già scritto. Sa come ottenere quello che vuole. È testardo, complicato e tremendamente bello. ...