Capitolo 17

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È passata una settimana dalla mia uscita al cinema con i miei fratellini più Cole.
Tra di noi si sta creando un bel rapporto.
Io, lui e josh a volte siamo andati a scuola insieme e diciamo che ora non ci ignoriamo.

Tutto bello se non fosse per il fatto che mio padre due giorni fa mi abbia dato una delle notizie più brutte.
Dobbiamo partire per un weekend a Vancouver se non fosse per il fatto che gli Anderson verranno con noi.
Non per Sabrina ma per Shawn...

Il viaggio sarebbe durato più o meno sei ore.
Papà e il signor Jack avevano deciso di andarci con l'auto perché per loro più comodo, così per non essere troppo scomoda misi dei pantaloni della tuta grigia e una maglia bianca con delle converse.
Portammo i nostri due bagagli in auto e poi ci dirigemmo fuori casa Anderson.
Erano le 7 del mattino e i due marmocchi stavano dormendo nei sedili posteriori.
Arrivati fuori casa, Shawn e il resto erano già fuori.
Anche alle sette del mattino lui era sempre bello.
Rimasi stupita nel vedere che ci eravamo vestiti nello stesso modo: indossava anche lui una tuta con delle converse.
L'unica differenza erano i colori, come sempre lui indossava il nero.

"Ehy bimba..che ne dici di andare in auto con Shawn?" mi chiese mio padre.
"Cosa?! No." mi imputai.
"Io e Jack vorremmo parlare di alcune cose durante il viaggio. Ci sarà anche Sabrina tranquilla."
Mi arresi a quest'idea e a malincuore scesi dall'auto per poi dirigermi verso il range rover di Shawn.
Aprii la portiera di dietro e mi sbucò una Sabrina stesa lungo tutti i sedili che dormiva già.
"Devi sederti avanti, non ci vedi?" mi chiese nervoso Shawn dopo essere rimasta li impalata per qualche secondo.
"Sei nervoso già di prima mattina?" gli chiesi mentre mi accomodai nella sua auto.
Era davvero comoda, unica nota positiva visto che dovrò passare 6 ore con a pochi centimetri da me la persona che più non sopporto.

Partimmo verso Vancouver, erano quasi le otto.
Sabrina dormiva beatamente spaparanzata nei sedili posteriori, Shawn guidava tranquillo ed io cercavo di trovare qualsiasi cosa pur di risultare distratta.

A Maggie e Josh:
Siamo partiti ora.
Volete sapere la prima cosa storta della giornata? Sono in auto con Anderson.
Vi aggiorno dopo <3

Inviai il messaggio inutilmente visto che ero certa al 100% che stessero ancora dormendo.
"Non dormi?" mi chiese Shawn nel silenzio più totale.
"Sono abituata a dormire con la musica ma ho dimenticato le cuffiette..."
"Prendi le mie." mi passò le sue airpods
"Sei sicuro?" lui annuì e le afferrai.
Feci partire la mia playlist da viaggio, mi accomodai meglio nel sedile e mi addormentai.

// // //

Delle voci mi fecero svegliare.
"Buongiorno Maeve!!!" mi urlò nell'orecchio Sabrina.
"Ciao Sab...siamo arrivati?" chiese ancora un po' addormentata.
"No, manca ancora un po'." mi rispose Shawn, tenendo lo sguardo sulla strada.
"Non vorrei essere inopportuna...ma mi scappa la pipì!" disse Sabrina facendo una smorfia di dolore.
"Cazzo Sab, non potevi dirlo prima? Ho appena superato un autogrill!"
Certo che Shawn perde la pazienza davvero subito.
Per fortuna dopo poco ci fermammo in un autogrill.
"Vieni anche tu Maeve?" mi chiese Sabrina.
"Si, scappa anche a me..."
Uscite dal bagno, mi fermai a comprare delle cioccolate per il viaggio.
"Grazie Maeve, stavo morendo di fame!" da come Sabrina mangiava quel cioccolato posso affermare che fosse il suo preferito.
"Potevo comprartelo anche io se solo me l'avessi detto." esclamò Shawn appoggiato all'auto mentre ci osservava avvicinarci a lui.
"Dai non essere così permaloso, guarda che l'ho presa anche per te!" risposi divertita mentre gli porsi la barretta di cioccolato Hersey's.
Ci guardammo negli occhi per una manciata di secondi, lui afferrò il cioccolato sfiorandomi le dita e poi mi sorrise.
L'unico momento normale tra di noi.

Le restanti due ore le passammo a cantare le canzoni che passavano alla radio.
O meglio dire, io e Sabrina cantavamo mentre Shawn guidava un po' spazientito da noi...ma in fondo so che si divertiva.
"Siamo arrivati." il moro parcheggiò l'auto fuori il nostro hotel e scaricò i bagagli.
Una volta riuniti tutti, ognuno andò nelle proprie stanze, ci eravamo dati appuntamento per il pranzo tra un'ora.
Non vedevo l'ora di visitare la città.
Feci una doccia veloce e mi vestii.

"Sei sempre la solita ritardataria sorellona!" esclamò Bryan venendomi incontro

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"Sei sempre la solita ritardataria sorellona!" esclamò Bryan venendomi incontro.
"Scusate..." esclami fingendomi dispiaciuta.
Ci dirigemmo verso il ristorante che non era molto lontano dall'hotel così andammo a piedi.
La città era davvero bella, diversa da Portland.
Per fortuna avevo con me la mia polaroid

Passammo tutto il pomeriggio a girovagare nella città, quartiere dopo quartiere.
Il bello di questa città era che oltre alla parte moderna c'era una grande parte di passato ricca di arte e storia.
Sono riuscita a comprare anche dei piccoli souvenir per Josh e Maggie.
Diciamo che è una nostra tradizione, in ogni parte del mondo in cui andiamo compriamo sempre dei piccoli regalini, è un modo carino per dirci che in qualsiasi parte saremo sempre in tre.
"Ragazzi credo che sia ora di tornare in hotel a prepararci!" esclamò esausta mia madre.
Non so se era più esausta per il troppo cammino oppure per i miei fratellini che volevano entrare in tutti i negozi di giocattoli che vedevano.

Per la serata di stasera mio padre mi aveva esplicitamente chiesto di mettere un vestito lungo.
Dovevo essere elegante perché ci saranno tantissimi imprenditori, credo c'entri con il loro nuovo progetto.
Sicuramente stanno cercando qualche accordo o non so cosa.
Avevo portato con me un solo vestito elegante e tra l'altro non l'avevo nemmeno provato.
Spero mi vada ancora bene visto che l'avrò messo una sola volta ormai due anni fa.

Spero mi vada ancora bene visto che l'avrò messo una sola volta ormai due anni fa

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Ero pronta.
Non amavo molto come mi stava il vestito però non avevo altra scelta.
Infilai i miei tacchi di YSL, presi la mia borsetta e mi diressi verso la hall dell'albergo.
Sentivo già le voci di tutti, come sempre avevo fatto tardi.
"Finalmente eccoti qua!" esclamò mia madre.
"Maeve sei meravigliosa!" Sabrina era sempre così dolce con me.
Dopo aver ricambiato il complimento, osservai Shawn che era impegnato a messaggiare al telefono.
Non si era accorto nemmeno di me.
Indossava un pantalone elegante nero con una camicia nera e delle scarpe che sorprendentemente non erano scarpe sportive.
Appena gli piombai davanti lui staccò lo sguardo dal telefono e mi osservò dalla testa ai piedi.
"Non guardarmi troppo sennò mi sciupi!" esclamai vedendolo un po' imbambolato...?
"Garcia davvero credi che io non abbia visto ragazze più belle di te?" che stronzo.
"Sono molto più bella di tutte quelle che ti scopi." gli sorrisi falsamente e mi diressi in auto.
Ovviamente indovinate un po' con chi dovevo andare? Con Anderson!
Questa serata iniziava malissimo.

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