Capitolo 8

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"Mamma perché mi sorridi in questo modo?" le chiesi mangiando delle patatine.
Il suo sorriso mi inquietava, sapevo mi stava per dire qualcosa.

"Aspetto che tuo padre scenda, così posso svelarti tutto! Adesso posa quelle dannate patatine che ti fanno male!"

Prese le patatine e le allontanò da me.

Dopo pochi istanti spuntarono in cucina papà con in braccio Bryan e Noah.

"Okay ora che ci siamo, sputate il rospo. Qual è questa grande novità?" chiesi.
"Sai bimba ultimamente siamo stati impegnati con il lavoro, ma c'era un altro motivo.."

Odio quando parlano a singhiozzi.

"Ho deciso di aprire un'altra grande azienda a Miami con un mio vecchio amico, saremo soci."

Questa cosa mi sorprese.
Mio padre non era mai stato tipo da avere soci, preferisce fare sempre le cose da solo.
Ma sono felice, perché per arrivare a condividere il suo lavoro con qualcuno vuol dire che si fida ciecamente.

"Un tuo vecchio amico? E chi è?"
"Maeve so che può sembrare strano ma questo mio amico vive proprio qui a Portland. Solo che ci siamo sempre frequentati poco una volta laureati."
"Cioè questo tizio vive nella nostra stessa città e noi non lo abbiamo mai visto?"
"Tu non l'hai mai visto, noi si." mi rispose mamma.

Vero. Ogni volta che ci sono feste, eventi e altre cose che riguardano il lavoro di papà io mi liquido sempre.

"Okay bene e quando lo conosceremo?"
"Sabato sera faremo una cena allo skyscraper di Portland. Sei obbligata a venire bimba." mi fulminò con lo sguardo mio padre.
Aveva già capito che volevo svignarmela.

"Non lo perderei per nulla al mondo capo!"

// // // //

La settimana trascorse molto lentamente.
Avevo tanto da studiare, in più non sapevo ancora qualche corso extracurricolare scegliere.

Per entrare alla New York University mi servivano tanti crediti, mi dovevo dar da fare.

Scesi le scale e mi diressi verso il mio armadietto per cambiare i libri.
C'erano molti ragazzi all'entrata, capii subito perché e sinceramente ora come ora vorrei essere da tutt'altra parte.

Dopo l'homecoming la squadra di basket era partita per degli allenamenti fuori città.
Ciò significava che non avevo ancora visto Shawn Anderson dopo quello che era successo.

Non so perché in realtà ora ci stia pensando così tanto.
Insomma è che a distanza di una settimana continuavo ad avere un sacco di domande..vorrei solo delle risposte.

Chi era quello?
Vive a Portland?
Vuole farmi del male?
Maggie dice che sono troppo paranoica e che magari era solo un tizio perverso.

Chiusi l'armadietto e feci per girarmi ma mi scontrai con una persona.

"Stai attenta stupida!" mi urlò contro Bailee come una papera.
"Bailee lo so che ti piaccio ma la prossima volta cerca di stare un po' lontana da me..non renderlo così ovvio!" le sorrisi in modo falso e me ne andai.

Shawn era con i suoi amici e vide la scena, riuscii a guardare solo Cole che mi sorrise e fece l'occhiolino.

"Adoro il modo in cui le tieni testa! È davvero odiosa.." mi disse una ragazza dai capelli biondissimi.
Era più piccola di me ed aveva davvero un volto angelico.
"È un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo!" le sorrisi e poi corsi a lezione.

Da Maggie
Ci sei stasera per andare in qualche locale? xx

Ero tentata dal risponderle di sì ma poi mi ricordai dell' importante cena di mio padre.

A Maggie
No amica, mio padre mi obbliga a conoscere il suo nuovo socio, ci vediamo domani xx

LOVE ME FOREVER. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora