EDA

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15 maggio 2036

"Papà, mamma, domani sera Asli mi ha invitata ad una festa, posso andarci?"
"E dov' è questa festa?"
Chiede Fiamma immaginando già la risposta.
"A casa di un amico!..."
Risponde Eda, non andando nello specifico incrociando le dita, senza specificare.
"Un amico? Non se ne parla proprio, sei ancora una bambina."
Sbotta Khan con il cuore in gola lasciando la cucina e andando a sedersi sul divano.
La sua bambina, che bambina non lo è più, vuole andare ad una festa dove ci saranno ragazzi...

"Ma papà! Ho quasi quattordici anni, non sono più una bambina, e tu sei diventato insopportabile. Mamma diglielo anche tu!"
Fiamma le si avvicina e cerca di rassicurarla.
"Gli parlo, ma non ti prometto nulla, sai com'è papà, per lui sarai sempre la sua bambina..."
Eda si siede a gambe incrociate sullo sgabello della penisola in cucina, fissando il bicchiere di te fumante ed i biscotti al limone che proprio papà Khan le ha preparato come ogni mattina, sbuffa un po', ma sa benissimo che se c'è qualcuno che può far cambiare idea al padre, quella è proprio Fiamma.
Eda adora suo padre, come non potrebbe, l'ha sempre coccolata e fatta divertire, è un papà molto presente ed il più bello del mondo, è sempre un attore molto stimato, negli ultimi anni anche dalle sue amiche, ma adesso, quando nel suo cammino cominciano ad intravedersi ragazzi, è uscito un lato del suo carattere che fino a poco tempo prima era riservato solo per Fiamma. È geloso!
Eda è una ragazzina fantastica, come avrebbe potuto non esserlo con una mamma come Fiamma ed un papà come Khan.

È alta, ha preso da Khan, scura di carnagione, capelli neri, occhi verdi come la madre ed il sorriso inconfondibile del padre con tanto di fossette, ma le labbra carnose di Fiamma, un mix formidabile. Da un anno a questa parte si è trasformata in una vera donna ma Khan non è dello stesso parere, lui la vede ancora troppo piccola per frequentare ragazzi, rimpiange il tempo in cui la faceva volare in aria, e quando la faceva saltare sulle sue ginocchia.

Fiamma va da lui, gli si siede accanto e gli dà un dolce bacio passandogli una mano tra i capelli.
"Amore, non pensi di essere troppo severo con Eda? È solo una festa!"
"Askim, non è solo una festa, ci saranno anche dei ragazzi, perciò sarà più un tripudio di ormoni. Lo so benissimo cosa vuol dire avere quattordici, quindici anni, vuoi spaccare il mondo e conquistare le ragazze più belle della scuola. Ma tu l'hai vista nostra figlia? È tutta colpa tua se è così bella!"
"Certo, come no! Io sono una nana in parte a lei, perciò è più colpa tua!"
"L'altezza non è un problema, è il resto che lo è! Tu mi hai stregato ed Eda, cazzo, Eda ti somiglia molto."
Khan le avvolge un braccio intorno alle spalle e la tira a sé, la guarda e sorride.
"La mia piccola!"
Fiamma comincia a fargli gli occhioni dolci e ad accarezzargli i pettorali duri come marmo nonostante i suoi quarantasei anni. Ha un fisico che fa invidia a qualsiasi ventenne, le sue costanti due ore giornaliere di palestra lo ripagano della fatica.
"Non puoi impedirle di crescere, ti devi fidare di lei, l'abbiamo cresciuta con ottimi princìpi, lasciala andare... correrà subito tra le tue braccia a ringraziarti."
"Io mi fido di lei, ma non mi fido dei ragazzi. Li conosci almeno?"
"Saranno sicuramente compagni di scuola."
"Mi stai corrompendo lo sai?"
"Io? No amore, come potrei."
Gli dice allungandosi e baciandogli il collo.
"Con te non è finita..." le sussurra all'orecchio.
"Eda? Vieni un secondo!"

Fiamma sorride soddisfatta, poi si sistema accanto a Khan sgranando gli occhi guardando la figlia giungere verso di loro, con aria seria.
"Cos'hai adesso. Vuoi accompagnarmi a scuola e darmi il bacetto davanti all'ingresso?"
"E se anche fosse? Ti vergogneresti di me!"
Eda sbuffa.
Giustamente lei non vede Khan come quel uomo irraggiungibile che tutte vorrebbero. È suo padre e lo vede come tale, uno che le impedisce di divertirsi.

"Chi ci sarà a quella festa?"
Eda incrocia lo sguardo con quello della madre e la sua bocca cambia piega, si trasforma più in un sorriso, anche se cerca di trattenersi.
"Asli, e altre compagne di classe.  Beh, poi siccome la festa è a casa di Emre, che conoscete benissimo, ci saranno alcuni suoi amici."
"E li conosci?"
"Papà! Non so di preciso chi ci sarà, ma sì, hanno tutti la mia età o un anno in più."
Khan storce il naso e stringe gli occhi.
"Quell'anno in più non mi piace!"
"Papà, mi conosci, non sono scema."
"Ok. Ok. Ma alle 23:00 a casa!"
"23:30?"
"23:00."
"23:15?"
"Eda! 23:00 o niente."
"Ok. Grazie paparino."
Eda gli salta in braccio avvolgendo le braccia al collo e sbaciucchiandolo, poi salta in piedi, afferra lo zaino e corre alla porta d'ingresso.
"Merhaba! Asli mi aspetta per andare a scuola, vi voglio bene."
"Anche noi. Ricordatelo sempre. Anche quando ci odierai perché non potrai fare quello che vuoi."
Risponde Fiamma alzandosi dal divano, ma Khan le afferra un braccio e la fa ricadere sulle sue gambe.

DUE BACI E UN CUORE BLUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora