Capitolo 22: Mens sana in corpore sano.

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Mens sana in corpore sano è una locuzione latina che significa letteralmente:
"mente sana in un corpo sano."
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⚠️⚠️Attenzione: questo capitolo contiene lemon ⚠️⚠️

Quella domenica mattina Y/N si svegliò ridacchiando sottovoce, circondata dalle braccia muscolose di Bokuto, dal profumo della sua pelle accaldata e dal suo sonoro russare.
Ma non fu la sua russata a svegliarla e farla ridere, fu qualcosa più in basso che le premeva sul didietro richiamando tutte le attenzioni su di sé.

Bokuto si era addormentato sicuramente dopo di lei, dato che l'ultima cosa che Y/N ricordava erano le carezze sulla testa che l'avevano cullata per tutto il dormiveglia.
Quel romantico di un gufo doveva essere rimasto avvinghiato a lei per l'intera notte, dato che anche in quel momento avvertiva tutto il suo corpo appiccicato fino a sentirne ogni singola parte, dal battito del suo cuore al ritmo dei suoi respiri, agli spasmi muscolari dovuti a chissà quale bizzarro sogno.
Ma la cosa che la stava facendo sogghignare era il membro duro di Bokuto Kōtarō che, ignaro, si era svegliato prima di lui.

Le erezioni mattutine sono, Y/N lo aveva letto da qualche parte, delle erezioni spontanee che si verificano in condizioni di benessere durante la notte e, più frequentemente, si presentano in concomitanza di sogni erotici o di un'elevata tensione sessuale accumulata per periodi più o meno lunghi.
Sicuramente il fatto che fosse passata più di una settimana dall'ultima volta che avevano avuto un po' di intimità, unita alla sua brillante idea di mettersi a cavalcioni su di lui la sera prima, mezza nuda, dovevano aver contribuito non poco a quell'erezione così prominente.
C'era da ammettere, ponderando il tutto, che Bokuto si fosse dimostrato un vero, pazientissimo, gentiluomo: non aveva allungato le mani su di lei neanche quando aveva smesso di piangere, nemmeno quando aveva smesso di raccontargli la sua storia e avevano spento le luci della camera, e neppure quando la gatta si era sfilata il reggiseno da sotto il maglione prima di addormentarsi.
Y/N era sicurissima che se ne fosse accorto, ma non aveva mosso un dito ugualmente: pochi altri uomini al mondo avrebbero avuto il suo stesso autocontrollo.

Come poteva biasimarlo se, adesso, non era neanche cosciente di quell'erezione?
Per quella sua compostezza si sarebbe meritato qualsiasi cosa le avesse chiesto, ma Y/N sapeva bene che qualora si fosse svegliato non avrebbe mai preso l'iniziativa: spettava a lei, farlo.

Si mosse a rallentatore finché non si fu girata completamente su sé stessa e si ritrovò il suo volto rilassato di fronte: anche con gli occhi chiusi e la bocca mezza spalancata rimaneva, per lei, l'uomo più bello che avesse mai visto.
Gli baciò il collo una volta, dolcemente, poi lo baciò di nuovo con più lentezza per assaggiare il sapore della sua pelle, poi ancora una terza succhiandone la superficie fino a formare un alone rossastro.
Lo sentì mugugnare qualcosa di incomprensibile: si era svegliato.
A quel punto la lingua della gatta scivolò sensualmente nell'incavo della spalla, lasciandovi un bacio umido prima di scendere sui pettorali atletici: vi posò sopra una mano spingendo la schiena del gufo contro il materasso, in modo tale che, a pancia in su, sarebbe stato più facile attuare le sue intenzioni.
Forse perché ancora mezzo addormentato, Bokuto obbedì: era alla mercé della gatta, adesso.

Y/N lo sovrastava con il suo corpo minuto, le sue mani gli accarezzavano le spalle, i bicipiti, le sue labbra lambivano ogni centimetro della pelle scendendo sempre più in basso fino a veder scomparire la sua testa sotto le coperte.
Era al livello dell'addome quando Bokuto riuscì a proferire parola.

«Y/N-chan...»
Non seppe fare altro se non chiamare il suo nome quasi pregandola, sussurrando per timore che si fermasse: era una tortura, ma gli piaceva da morire.
Poteva quasi scommettere il suo ruolo di capitano che quello fu di sicuro il miglior risveglio della sua intera vita: insomma, chi altro poteva vantarsi di essersi svegliato nel bel mezzo di un sogno erotico e trovarcisi davvero nella realtà?

Omnia vincit amor [BokutoxReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora