||Capitolo 8.

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Entrai nella discoteca, era ancora tutto da preparare. Appesi la mia giacca all'attaccapanni e mi misi a lavoro.

Presi le sedie dai tavoli e le poggiai a terra. Preparai tutti i tavoli per bene, con portacenere ovunque. Con la pezza gli diedi una bella lucidata e poi mi trasferì dietro il bancone dei drink.

- ehi Benny! Sei già qua?-

Ecco di turno la testa di cazzo. Certo faccia di merda che sono qua, mentre tu ti scopavi la balleria, io ero qui a pulirti il locale testa di cazzo.

-Ciao a te Freddy, sono già qui. Il locale non si apre da solo.-

-brava,brava. Mi piaci cosi. Già che ci sei,preparami un Long Island.-

Spero che la cannuccia ti si ficchi in gola. Stronzo.

-Certo Freddy, vado subito.-

Faccio un sorriso tirato e comincio a prepararmi il tutto.

Due ore dopo il locale comincia a riempirsi e io e le altre ragazze cominciamo a farci il mazzo.

-Benny! Tavolo 4, un Martini senza ghiaccio e un Black Widow. -

-in arrivo!-

Mary è appoggiata sul bancone con il vassoio nelle mani,la maglietta è stretta,la scollatura ampia...risultato? se la guardo me la scopo qui sul bancone.

-seratina di fuoco è.-

-si infatti.-

Cerco in tutti i modi di non guardarla. Ma lei e le sue tette mi attirano.

-ehmm...allora Mary,come va con il ragazzo?-

-ah con quello stronzo? L'ho lasciato. A me piace tutta un'altra persona.-

"Cagna dimmi che ti piaccio io"

Vorrei dirglielo, ma evito e continuo a versare il drink nel bicchiere.

-Hahaha bella mangia-uomini sei.-

gli faccio l'occhiolino e lei ricambia. Prende il vassoio con i drink e sculettando va verso il tavolo.

Spiegamelo, lo fai apposta!?

JESS POV'S

Mi giro e rigiro nel letto. Sto piangendo come una cogliona da un'ora. Mi mancano le forze e l'unica cosa che voglio fare è continuare a piangere finché non dovrò strizzare il cuscino. Trilli è accanto a me e fa le sue solite sonore fusa.

-Oh Trilli..come ho fatto a pensare che lui mi amasse seriamente..o che almeno IO lo amassi.-

Trilli mi guarda e sembra quasi capire. Mi si avvicina e mi si struscia su di una spalla. Il suo musetto umido tocca il naso e sembra quasi voglia baciarmi.

-JESS!!! ESCI DA QUELLA FOTTUTISSIMA STANZA E VIENI QUI!-

La voce tuonante di mio fratello arriva fino nella mia stanza. Non ho la forza di alzarmi.

-NON MI VA!-

Sento i passi pesanti di mio fratello arrivare.

Cazzo.

Ora mi uccide.

-Jess,santo dio. Non puoi passare tutta la sera cosi.- borbotta sulla soglia della stanza una volta entrato.

-e chi lo dice?-

-lo dico io.-

Che palle che sei.

-E quindi?-

-alzati,vestiti con vestito e tacchi e andiamo.-

-dove di preciso?-

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