-TU??-
Esclamammo in coro all'unisono.
-che ci fai qui Benny?!-
-io ci lavoro! E tu?!-
-sono venuta con mio fratello.-
-e di tante discoteche,pub che ci sono..proprio qui dovevi venire??-
-ma sei sempre cosi odiosa e acida?-
Benny ignora la mia domanda e si rimette a pulire il bancone con una aria scocciata.
-Scusa, ci puoi fare due short alla menta?-
È stato mio fratello a parlare, dopo aver visto tutta la scena. Ci guarda allibito.
-Posso avere un cazzo di short o devo andare in un altro pub??-
-amico stai calmo, ti faccio lo short e poi vattene a ballare con la tua ragazza.-
-è mia sorella.-
Benny fa spallucce.
-è uguale.-
Versa l'alcool nei bicchierini e li posa sul bancone.
-A voi ragazzi.-
Mentre torna a lucidare gli altri bicchierini mi guarda di sottecchi. È vestita provocante, mi piace molto il suo piercing. Mentre si muove gli dondola il ciondolo sotto l'ombelico. È un delfino argentato,molto carino. È tornata seria, molto professionale. Sa fare bene il suo lavoro. Una domanda mi sorge spontanea. Domani noi andiamo a scuola, come può lavorare e andare a scuola? Io fra qualche ora me ne vado, ma lei deve rimanere fino a mattina. Ma perché deve lavorare?
-Benny..-
-Jess, ho da lavorare. -
-Volevo chiederti solo una cosa...- chiedo con tono gentile.
-JESS. HO DETTO CHE DEVO LAVORARE.- mi urla in faccia.
-oh...okay.-
Mi faccio piccola piccola sul mio sgabello. Ray mi prende per un braccio, cogliendomi di sorpresa.
-Andiamo a ballare.-
Dice trascinandomi in pista. Subito alzo le mani al cielo e ballo accanto a lui, anzi,attaccata a lui. Butto un occhiata a Benny e vedo che mi sta guardando.
Ondeggio con la schiena e cerco di essere più sexy possibile senza sembrare goffa e per un po' ci riesco anche. Ma ogni volta che vedo che mi sta guardando, mi si storce una caviglia o sento che le gambe mi cedono. No. Non posso essere debole ora. Cazzo Jess, fagli vedere che anche tu hai il tuo lato femminile e sexy.
Ascolto la mia parte trasgressiva del cervello e mi do' un bel contegno con il sedere sculettando verso una ragazza accanto a me. La cosa che mi sorprende è che questa ragazza ci sta!
Meglio cosi.
Ora mi prendo la mia piccola vendetta.
Metto una mano sul fianco della ragazza e mi avvicino con il bacino a lei. I nostri seni si sfiorano leggermente e io mi sento potente,come se il corpo della ragazza sia in mano mia. Sia letteralmente che metaforicamente.
Una sua mano si infila fra i miei capelli e mi accarezza leggermente.
Mi sento bella e sensuale.
Scusa Benny, ma dovevo.
Do' un'occhiata alla mia preda e mi accorgo di una cosa..se gli sguardi potessero uccidere..lei l'ho avrebbe già fatto.

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Siamo chi siamo.
RomantiekSiamo chi siamo, purtroppo non sempre riusciamo ad accettarlo. Perché ci vediamo in un modo,mentre la vita ce ne riserva un'altro. La normalità della nostra vita può essere stravolta da degli avvenimenti o da alcune persone. Cosa può accadere ad una...