-Ciao puttanella, come va? come va con Benny? Tutto bene? Che bello vedervi nel giardino insieme e pensare che tu, brutta puttana mi hai tolto l'unica persona che amavo.-
Non riesco a capire molto, ho sbattuto la testa al muro e non riesco a parlare. La botta è stata più forte del previsto. Guardo gli anfibi, che conosco anche troppo bene e sento un brivido di allerta percorrermi sulla spina dorsale.
-C_Camilla...io non volevo toglierti niente..è lei che..-
- STAI ZITTA! ZITTA PUTTANA.- mi da uno schiaffo dopo l'altro e mi tira i capelli. Mi accascio distesa per terra e mi arriva un calcio dritto sullo stomaco, spalanco la bocca e boccheggio, ma rimango senza fiato. Mi piego a riccio e subisco il suo sfogo, la sua rabbia, il suo dolore. Vorrei alzarmi,ma ogni volta sento lo stomaco farmi malissimo. Quindi sto ferma chiusa a riccio.
-Ora non fai più tutta quella sulle sue, vero? ora stai al posto tuo, rimani a terra puttana!! Mi hai tolto l'unica cosa che amavo veramente!l'unica che mi ha fatto sentire bene nella mia vita di merda!!l'unica che mi amava davvero nonostante il mio carattere!!-
continua a darmi calci sulle braccia,costole, e pugni ovunque. Finché vedo che carica il piede per darmi l'ennesimo calcio, ma la campana suona e scappa dal bagno, sapendo che sarebbero arrivate presto delle ragazze. La porta si apre dopo poco, vedo solo un camice color blu sfocato.
-oh Gesù!-
La bidella entra e mi tocca un braccio,io faccio un gemito. Si tira su velocemente e compone un numero, l'ambulanza? sto messa proprio male allora. Sento dolore ad ogni parte del corpo,ma mi rifiuto di chiudere gli occhi.
La bidella mi schiocca le dita davanti agli occhi e io metto a fuoco le sue mani. Ha un anello a l'anulare, è sposata. Chissà da quanto tempo, forse è sposata con una donna, nhaa..impossibile. Quando era giovane erano illegali i matrimoni fra donne, solo adesso in america li hanno legalizzati.
Penso a tante cose,solo per non chiudere gli occhi. Il freddo delle piastrelle del pavimento mi sta gelando un braccio. Avrei dovuto mettermi le maniche lunghe oggi. Qualcuno mi solleva, sento un braccio non rispondere al mio volere di metterlo intorno all'uomo che mi sta portando in braccio. Con quei cazzo di anfibi me lo avrà rotto. Ma l'ambulanza è già qui? Da quanto tempo sono sdraiata qui? Il tempo sta diventando relativo.
L'uomo che mi porta in braccio mi sta poggiando su di un lettino, un lettino che si muove...sarà quello dell'ambulanza. Sento un sapore ferroso in bocca, mi sta uscendo il sangue dai denti. Non ricordo mi abbia dato un pugno in faccia, o lo ha fatto e non mi ricordo?
-è sveglia, mi sta guardando.-
una voce mi arriva da lontano. Si sono sveglia, non posso addormentarmi. Devo andare in classe, devo essere interrogata a scienze. Devo recuperare.
-hei, guarda la luce. Vedi la luce della lampadina?-
questa donna mi punta una lampadina negli occhi, a istinto li chiudo.
-I riflessi sono buoni.-
L'ambulanza fa un rumore che mi sta facendo venire il mal di testa. Aia! qualcosa mi ha punto il braccio! Sicuramente un ago o qualcosa del genere. Mmmh..sta arrivando la stanchezza, vorrei chiudere gli occhi,ma voglio vedere quello che mi succede intorno.
-Come ti chiami?- una donna mora con i capelli raccolti in una crocchia, mi guarda preoccupata.
Cerco di aprire la bocca,ma mi fa male. Allora alzo il braccio che riesco a muovere e faccio le lettere con l'alfabeto dei muti.
-Non riesco a capire tesoro.-
Rifaccio gli stessi gesti, le ragazze si guardano non capendo. Alzo gli occhi al cielo e poi li chiudo. Non capiscono..glie lo dirò appena mi sento meglio.

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Siamo chi siamo.
RomanceSiamo chi siamo, purtroppo non sempre riusciamo ad accettarlo. Perché ci vediamo in un modo,mentre la vita ce ne riserva un'altro. La normalità della nostra vita può essere stravolta da degli avvenimenti o da alcune persone. Cosa può accadere ad una...