6. Chri

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Era la sera prima della puntata e nella casetta si respirava un'aria piuttosto tesa. Nonostante ciò i ragazzi cercarono comunque di distrarsi e divertirsi almeno un po' per non pensarci troppo.
Al momento sui tavoli della cucina si stava svolgendo un'intensa partita ad Uno e i giocatori sembravano prenderla molto seriamente, quasi troppo.
"Viò, ti giuro che se dici 'uno'..." cercò di minacciarla Luca, ma non fece neanche in tempo a finire la frase che la ragazza fece proprio quello che lui temeva.
"Uno!" disse ad alta voce per poi scoppiare a ridere nel vedere la faccia scioccata del napoletano.
Mentre aspettava che il giro continuasse, due mani le presero delicatamente i capelli e glieli misero dietro alle spalle. Si girò confusa e vide che si trattava di Christian.
"Oh, hey." lo salutò piano lei sorridendo leggermente.
Lui si limitò a ricambiare il sorriso e riprese a giocare con i suoi capelli. Nel frattempo i ragazzi avevano fatto di tutto per evitare che la ballerina vincesse, cambiando mille volte il giro o stoppandola ripetutamente. Questo prolungò inevitabilmente la partita e Viola sbuffò impaziente, ricordandosi però poco dopo che il ballerino si trovava ancora dietro di lei impegnato con i suoi capelli.
"Che cosa stai facendo?" chiese lei girandosi leggermente sentendo che Christian stava combinando qualcosa di strano.
"Ferma che rovini la mia opera d'arte!" la ammonì facendola ridacchiare. "Sto cercando di farti una treccia." continuò poi.
"La sai fare?" chiese stupita.
"No." rispose schietto facendole scuotere scherzosamente la testa.
Continuò ancora per qualche secondo finché non sbuffò sonoramente arrendendosi. La ragazza, che ancora non era riuscita ad avere il suo turno, si appoggiò totalmente allo schienale della sedia per la stanchezza, ma scontrò la sua testa con il petto del ragazzo. Imbarazzata fece per tornare alla posizione iniziale, ma Christian la afferrò prontamente facendola riappoggiare e non spostando le mani dalle sue spalle.
Rimasero in quella posizione per qualche minuto, senza mai sentire l'obbligo o la necessità di parlare. Stavano bene semplicemente così: vicini. All'improvviso però, Viola si drizzò sulla sedia facendo quasi spaventare il ballerino di hip hop, e finalmente buttò giù la sua ultima carta.
"Ah! Vi sta bene!" esclamò soddisfatta.
"Ma non è possibile! È la quinta volta di fila che vinci!" urlò esasperato Tommy.
"Sei un mostro, mi fai quasi paura." scherzò Luigi ricevendo un'occhiataccia da parte della diretta interessata.
"Sono troppo forte per voi, spiace." si vantò ironicamente sorridendo.
"Esci un attimo fuori?" sentì una voce alle sue spalle sussurrarle all'orecchio, nel mentre gli altri si stavano ancora lamentando ad alta voce.
Questo gesto, all'apparenza così innocuo, la fece in realtà rabbrividire e dovette ammettere che la sensazione non le dispiaceva per niente.
Si girò verso di lui incontrando i suoi occhi e solo in quel momento si accorse che c'era qualcosa che non andava, glielo si leggeva in faccia.
"Certo." disse subito alzandosi in piedi. "Vabbè, è stato un piacere battervi, ora potete provare a vincere senza di me." li prese in giro Viola per poi salutarli e seguire il ragazzo verso il giardino sul retro che, fortunatamente, trovarono vuoto.
"Stai bene?" gli chiese subito senza tanti giri di parole sedendosi di fianco a lui sul divanetto arancione.
"Sono un po' preoccupato per la sfida di domani." ammise imbarazzato abbassando lo sguardo.
Nonostante per lui fosse difficile aprirsi, specialmente avendo la consapevolezza di essere ripresi 24/7, con lei sembrava venirgli molto più automatico e naturale, seppure provasse ugualmente una certa vergogna.
"Non devi, Chri. Io sono convinta che ce la farai anche se non è il tuo stile. Sei davvero forte, ma a volte sembra che ti dimentichi delle tue capacità."
"É proprio quello il problema, che non è nel mio. Lui è nel suo, è ovvio che abbia più probabilità di vincere." sbuffò lui appoggiando i gomiti sulle gambe e portandosi le mani alla testa, tirando leggermente alcuni ciuffi per l'agitazione.
"Non è detto, fidati di me." rispose decisa la ballerina.
Il ragazzo non disse più nulla per qualche minuto, rimanendo quasi immobile nella stessa posizione. Viola capì che in quel momento non aveva tanto bisogno di parole, quanto più di conforto e di essere capito. Così si avvicinò di più a lui appoggiando la testa sulla sua spalla e avvolgendo le braccia intorno al suo bacino. A quel tocco Christian sembrò rilassarsi all'istante, infatti si raddrizzò meglio, appoggiandosi sullo schienale e avvolgendo un braccio attorno alle spalle della ragazza, spostandole quindi la testa sul suo petto e accarezzandole delicatamente i capelli.
"Grazie." sussurrò poi lasciandole un bacio quasi impercettibile sulla fronte.
Non servivano molte parole tra i due, un semplice 'grazie' per lui voleva dire molte più cose contemporaneamente e Viola lo sapeva bene.
La ballerina sorrise impercettibilmente e chiuse gli occhi, beandosi del calore che emanava il corpo del ragazzo e della sicurezza che provava ogni volta che stava tra le sue braccia. Per il resto della serata non pensarono più alla sfida che si sarebbe svolta il giorno seguente e non ebbero nessun pensiero negativo, perché quando si trovavano insieme tutto sembrava automaticamente andare meglio.

Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora