10. Sussurrare

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In quella settimana, già prima che Viola e Christian si riconciliassero, alla ballerina venne assegnata una coreografia decisamente fuori dalle sue corde: era un'assegnazione della Celentano ed era di classico. Sapeva che prima o poi sarebbe arrivata, ma non si aspettava che sarebbe successo così in fretta. Fortunatamente nella lettera non aveva scritto cose negative o fatto uno dei suoi soliti commenti schietti, aveva invece semplicemente espresso il suo desiderio nel volerla vedere nella sua materia, siccome sapeva che la ragazza l'avesse studiata, così da vedere le sue effettive capacità e doti. Purtroppo però era da inizio settimana, da quando le era stato assegnato il compito, che ogni lezione andava peggio della precedente. Il maestro Montesso e la professionista Giulia Pauselli in realtà cercarono di convincerla che non stava andando così tremendamente, ma lei non ne voleva proprio sapere: percepiva quando ballava male e per le sue capacità sentiva di star facendo un assoluto disastro.

Mancavano due giorni alla registrazione della puntata e quel giorno Viola avrebbe avuto lezione anche con la maestra Celentano. Aveva paura, sapeva che la coreografia non era per niente pronta e perciò si stava già preparando mentalmente ai possibili commenti della Celentano, che infatti furono immancabili.

Tornò in casetta dopo due interminabili ore di correzioni urlate a squarcia gola, durante le quali la ballerina avrebbe voluto solamente sprofondare. Era estremamente delusa e imbarazzata da se stessa, lo era da ormai tutta settimana, e fare una lezione del genere con la Celentano l'aveva fatta stare solamente peggio. Si diresse a passo spedito verso la sua camera, ignorando chiunque incontrasse o le rivolgesse la parola. Si butto sul letto a pancia in giù e nascose la testa sotto al cuscino, sperando che nessuno venisse a disturbarla.

"V, tutto bene?" sentì improvvisamente la voce di Christian chiederle dolcemente.

Fece sbucare solo la testa dalla porta, non aprendola completamente.

"No." mugolò.

"Vuoi parlarne?" chiese ancora entrando definitivamente nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

"No." disse nuovamente.

"Vuoi che me ne vada?"

Viola all'inizio non rispose, in realtà non lo sapeva nemmeno lei cosa voleva, ma quando sentì il ballerino sospirare e avvicinarsi alla porta prese la sua decisione.

"No."

Il ragazzo sorrise, anche se lei non potè vederlo, si sedette sul letto di Viola e iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli. A quel tocco inaspettato la ballerina sentì una scossa di brividi spargersi per tutto il suo corpo, ma fece finta di nulla e si rilassò sotto il suo tocco. Christian continuò per diversi minuti, fino a quando la ragazza non girò il corpo verso il ballerino facendo così scontrare i loro occhi. Poi si fece più stretta avvicinandosi al bordo del letto e guardò il ragazzo che però la stava osservando con uno guardo molto confuso. Picchiettò quindi lo spazio vuoto accanto a lei e a quel punto lui capì, stendendosi lentamente e imitando la posizione della ballerina così da essere faccia a faccia. Erano davvero troppo vicini, potevano sentire l'uno il respiro caldo dell'altro solleticare i loro volti, ma nessuno dei due accennò a volersi allontanare. Christian allungò una mano verso il viso della ragazza e le posizionò una ciocca di capelli dietro all'orecchio per poi accarezzarle delicatamente la guancia. A quel tocco Viola sentì nuovamente una serie di brividi e chiuse quasi automaticamente gli occhi, lasciandosi cullare dalla dolcezza del ragazzo in quel momento.

"È il compito della Celentano." sussurrò finalmente poco dopo tenendo ancora gli occhi chiusi.

"Non ti viene?" sussurrò di rimando ricevendo un 'no' con la testa.

"E oggi c'era anche lei in sala." continuò aprendo gli occhi e abbassando lo sguardo.

"E tu sai perché non ti viene?"

Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora