36. Non pensarmi

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La settimana in preparazione della prima puntata del serale fu ricca di emozioni contrastanti per tutti i ragazzi in gara: ansia, preoccupazione, irascibilità, ma anche gioia, adrenalina ed entusiasmo dominavano prepotentemente l'aria in casetta.

Nei primi giorni erano stati assegnati i primi guanti di sfida, spesso e volentieri non molto equi, come ad esempio quello lanciato dalla maestra Celentano e che vedeva contrapposti Christian e Michele. Si trattava di un passo a due davvero complicato, ricco di passaggi tecnici puramente di danza classica e anche di prese, il tutto accompagnato da un palo.

Fortunatamente Todaro si confrontò con il bergamasco e, senza esitazione, rifiutò il guanto di sfida. Christian era ovviamente sollevato a questa notizia, non voleva fare una brutta figura in prima serata su canale cinque, né tantomeno dare una cattiva prima impressione ai giudici e rischiare di essere subito mandato a casa, senza aver prima dimostrato quello che sapeva realmente fare. D'altra parte, però, non riusciva a non pensare all'inevitabile reazione che avrebbe avuto la maestra Celentano e ai soliti commenti che era certo gli avrebbe rivolto senza peli sulla lingua davanti a tutti.

Il resto delle giornate proseguì tranquillamente, il moro andò regolarmente a lezione e cercò di impegnarsi al massimo, ancora non del tutto rialzatosi dal suo periodo di crisi, ma pian piano stava facendo grandi passi avanti, soprattutto grazie alle persone che gli stavano sempre accanto, prima fra tutti Viola.

A proposito di quest'ultima, la vide entrare una di quelle sere dopo un intenso pomeriggio di allenamenti in compagnia di Michele, il quale teneva tra le mani delle babbucce fatte a mano da sua madre per alcuni dei ragazzi. Christian si trovava con i gomiti appoggiati al bancone della cucina, mentre chiacchierava con Alex e osservava distratto la preparazione della cena.

Non appena vide la sua ragazza varcare la porta a vetri d'ingresso, il suo cuore perse più di un battito e i suoi occhi si incatenarono automaticamente sulla sua figura. Non riusciva proprio a spiegarsi il motivo di quella reazione ogni volta che la guardava, proprio come se fosse la prima volta, sperava solamente che quella sensazione non sarebbe mai sparita.

Nel frattempo, Alex stava ormai parlando da solo, dato che il bergamasco era completamente imbambolato ad ammirare la ballerina, la quale non aveva ancora notato il moro in cucina.

"Chri, ma mi stai ascoltando?" gli chiese ad un certo punto il cantante, seguendo poi con lo sguardo la direzione nella quale il ballerino stava guardando e sospirando rassegnato ma anche addolcito alla vista del suo amico così innamorato.

"Vai da lei, no?" gli disse allora e senza farselo ripetere una seconda volta, annuì velocemente per poi dirigersi verso di lei.

Viola, che in quel lasso di tempo aveva tolto la giacca e si era voltata per appenderla sull'apposito appendino, quando si girò nuovamente e vide il suo ragazzo avvicinarsi a lei con un sorriso, i suoi occhi si illuminarono come di default e tutta la stanchezza delle prove sembrò scomparire come per magia.

Lo vide, lo vide per davvero, come pochi riuscivano a fare. Vedeva ogni sua fragilità, la paura di deludere e di non essere abbastanza, il dubbio di non riuscire veramente a riprendersi dal suo crollo emotivo. Però, vedeva anche quel luccichio negli occhi che riservava solo a lei, ogni volta che la guardava. Vedeva l'amore che riservava a lei e l'affetto che mostrava ai suoi amici, non con le parole ma piuttosto con i gesti. Vedeva la sua infinita bontà e la sua continua voglia di scherzare. Vedeva anche però la sua irascibilità, che spesso lo portava ad avere reazioni quasi esagerate, impulsive.

Christian osservava ogni suo minimo particolare, come sempre d'altronde. Aveva i capelli legati in una coda bassa ormai mezza disfata, con diverse ciocche fuoriuscite dall'elastico che avrebbe dovuto raggrupparle insieme. Vari piccoli ciuffi umidi per il sudore spuntavano in tutte le direzioni. Il viso era accaldato e arrossato, gli occhi erano stanchi ma sempre luminosi, le labbra disegnate in un piccolo sorriso. Era sempre bellissima, in ogni circostanza e in qualsiasi momento della giornata. Era giunto a quella conclusione già da diverso tempo ormai, ma sentiva sempre la necessità di ribadirlo.

Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora