42. Tempo

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(Consiglio di ascoltare 'Maledetti noi' di dile durante la lettura di questo capitolo)

Il tempo scorre sempre, sia che noi lo vogliamo o meno, pure quando non ce ne accorgiamo, anche se vorremmo rimanere per sempre bloccati in un momento preciso.

Il tempo scorre sempre e a volte è un bene, offre nuove possibilità, nuove scoperte, nuove emozioni. A volte è un male, cambia le cose, le situazioni, le persone, le relazioni.

Il tempo sembrava sempre essere stato a favore di Viola e Christian, chiunque lo avrebbe potuto dire. Avevano passato sette lunghi mesi insieme, una volta usciti dal programma erano riusciti ad incastrare tutti i loro impegni, tutti i loro lavori. La distanza non sembrava essere un problema, il loro amore sembrava più forte di qualsiasi altro ostacolo.

Il tempo scorre sempre, porta via tutto con sé, non ti lascia il tempo di opporti, di cercare una soluzione alternativa, ti travolge e tu non puoi fare altro che accettare il cambiamento e andare avanti.

In tre anni di relazione, Christian e Viola erano cambiati molto, da due ragazzi appena maggiorenni con un sogno da realizzare erano diventati due giovani adulti, decisamente più responsabili e con una carriera lavorativa stabile e in continua crescita. Il tempo era decisamente stato molto favorevole nei confronti della loro professione.

Con lo scorrere del tempo le persone cambiano, sono in continuo sviluppo, fisico e mentale, l'aspetto matura e il carattere si evolve.

L'amore è un gioco d'incastri, affinità e complicità, rispetto e comprensione, onestà e fiducia. Il tempo scorre sempre, le persone cambiano, gli incastri cambiano, le relazioni cambiano.

Fu nel loro terzo ed ultimo anno di relazione che le cose iniziarono a cambiare. Quella sensazione di tranquillità, di sentirsi a casa provocata dal solo calore dei loro corpi ogni qualvolta si trovavano uno nelle braccia dell'altro, la complicità, il continuo stuzzicarsi a vicenda, i complimenti inaspettati che provocavano imbarazzo proprio come la prima volta, il capirsi con un solo sguardo.

Tutto ciò che aveva da sempre caratterizzato la loro relazione sembrò gradualmente diminuire, fino a svanire quasi completamente. Entrambi se ne resero conto, ma non riuscivano a capirne il motivo. Si sforzarono, cercarono di impegnarsi di più, ma la spontaneità che mai era mancata tra loro sembrava ormai scomparsa nel nulla.

Avevano paura del cambiamento, della possibilità di lasciarsi, di dividere le loro strade. E perciò proseguirono la loro relazione come se nulla fosse, facendola diventare sola e pura abitudine.

Si erano sempre visti ad ogni occasione, appena uno aveva anche solo mezza giornata libera si dirigeva subito dall'altro, anche per passare solamente un paio d'ore assieme. Gradualmente i loro incontri iniziarono a diminuire, fino ad arrivare all'ultimo periodo della loro relazione a vedersi solamente qualche volta al mese. In quei momenti quasi non sembravano più nemmeno fidanzati, si comportavano piuttosto come semplici amici: parlavano del più e del meno, si raccontavano le loro giornate e i loro progetti lavorativi, ma il contatto fisico era diventato ormai quasi inesistente.

Si baciavano giusto quando si vedevano dopo tanto tempo e poco prima di doversi separare nuovamente, un breve e insipido bacio a stampo. Nulla di più, nulla di meno. Non si ricordavano neanche più l'ultima volta in cui si erano davvero desiderati, l'ultima volta in cui avevano sentito qualcosa, una qualsiasi cosa, anche durante il più innocuo dei contatti.

E le persone intorno a loro se ne accorsero: in primis la famiglia di lui, che cercò di parlarne con il figlio ma senza ottenere alcun risultato. "Va tutto bene", "Siamo molto innamorati, come sempre", "Non potrei mai smettere di amarla, lo sapete" queste erano le cose che ripeteva ogni volta. Anche i loro amici provarono a parlarne con i due, ma anche in quel caso non ottennero nulla.

Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora