Una volta usciti dalla stanza verde, Viola e Christian decisero di andare nel giardino sul retro per passare ancora un po' di tempo assieme prima di andare a dormire, essendo stanchissimi dopo la puntata appena svolta.
Una volta varcata la porta a vetri, però, non si aspettarono di vedere la figura di Calma seduta a testa bassa su uno dei divanetti arancioni, con una sigaretta ormai per metà consumata tra le dita. Christian si avvicinò subito al cantante, appoggiandogli una mano sulla spalla in segno di sostegno e chiedendogli più volte come stesse, siccome dall'altro lato riceveva solo silenzio.
Improvvisamente il cantante aprì bocca, esclamando un "Basta, io me ne vado" e alzandosi in piedi. A quelle parole il ballerino scattò in piedi a sua volta come una molla, non aspettandosi minimamente quell'esternazione.
"No, no, no aspetta. Parla, spiega." intervenne subito il moro avvicinandosi a lui.
Viola se ne accorse della sua reazione spaventata, probabilmente il bergamasco stava rivedendo in Marco il Christian di una settimana prima.
Calma si sedette tra i cespugli, in modo da essere sufficientemente nascosto dalle telecamere per non far vedere il suo momento di debolezza. Continuava a ripetere che avesse fatto una figuraccia e che avesse cantato malissimo, proprio per questo credeva che avrebbe dovuto andarsene e che quel posto non facesse più per lui.
"Oh fra credimi, io sono mesi che non riesco a ballare bene, no? Però ci sto provando in continuazione, bisogna provarci sempre. Sempre. Finche hai la possibilità, fallo." provò a farlo ragionare Christian, ma il cantante continuava a ripetere le stesse identiche affermazioni.
"Ho capito, ma ci sono alti e bassi fra. Sempre ci sono nella vita. Ma ci sta!" continuò imperterrito il moro.
"Non ce la faccio più, non ce la faccio più a cantare. Ho perso la fiducia." confessò Marco e a quelle parole il cuore di entrambi si strinse: sembrava davvero di star rivivendo la stessa identica situazione della settimana precedente.
"No, non è che non ce la fai più, non esiste non ce la faccio più, fra. Non esiste." replicò immediatamente Christian con tono quasi duro, ma non rimproverante.
"Marco, non agire d'impulso come il signorino qua di fianco a me. Capisco come tu ti senta in questo momento, ma devi pensarla più come ad un momento no del tuo percorso, un ostacolo da superare. Non puoi fermarti davanti ad esso e lasciare che blocchi la tua crescita e il tuo sogno. E soprattutto non puoi perdere la fiducia proprio adesso, non ora." provò a farlo ragionare anche Viola.
"La ritrovi, la ritrovi qui dentro la fiducia. Lo fai." aggiunse il bergamasco annuendo alle parole della sua ragazza. "Ti ricordi di come ero messo io una settimana fa, no? Ero esattamente nella tua stessa identica situazione, quindi se ti sto dicendo queste cose è perche so benissimo come ti senti, l'ho provato anche io in prima persona. Fidati, la cosa peggiore che tu possa fare in questo momento è gettare la spugna e agire d'impulso."
Viola lo guardò estremamente colpita, non si aspettava delle parole del genere da parte sua, non perché non lo ritenesse una persona matura e intelligente, ma semplicemente perché non era nel suo carattere esternare in quel modo i suoi pensieri.
Ed in quel momento anche lui stesso se ne accorse e si stupì di quel piccolo passo avanti che aveva appena fatto. In realtà non era la prima volta che gli capitava di riuscire ad esternare ciò che provava con più facilità rispetto al solito ed era piuttosto convinto che una parte del merito andasse a Viola.
Da quando l'aveva conosciuta e soprattutto da quando stava con lei, si era reso conto di essere cambiato molto e di aver migliorato diversi aspetti del suo carattere. E tutto questo involontariamente. Semplicemente, l'influenza che la ballerina aveva su di lui lo rendeva una persona migliore.
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Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21
Фанфик"Fuori piove sempre quando non ci sei So che quello che fai non sono cazzi miei Sabato mattina e ti vorrei parlare Siamo esseri umani, niente di speciale Maledetti noi Che non ci capiamo mai"