32. Discorsi

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Era ormai passato all'incirca un mese e le cose tra Christian e Viola stavano procedendo nel migliore dei modi: si sostenevano come non mai, si consolavano nei momenti più difficili e trovavano sempre del tempo da passare soli assieme durante quelle frenetiche giornate.

Anche se nulla ostacolava la loro relazione, degli imprevisti intralciarono comunque il percorso dei loro amici: l'infortunio di Mattia si scoprì essere una microlesione e fu perciò costretto a mettere in pausa la danza. Nonostante in quella settimana gli era stato finalmente dato l'okay per ricominciare qualche lezione, le cose non sembravano andare esattamente come sperato.

Inoltre venne eliminata Cosmary, la sua uscita fu un duro colpo per Alex in primis, ma anche per Viola. Le due avevano legato sempre di più, giorno dopo giorno, e non si era ancora abituata a non avere più la sua aurea positiva e raggiante intorno.

Quel giorno, Viola si svegliò con una strana sensazione in corpo, aveva uno strano presentimento, come se qualcosa di negativo dovesse succedere. Nonostante ciò, proseguì la sua giornata come di consuetudine, fino a quando non tornò in casetta dopo una delle sue lezioni.

Varcata la porta d'ingresso, trovò tutti i ragazzi radunati in salotto e subito intuì che c'era qualcosa che non andava.

"Che succede?" chiese ad alta voce avvicinandosi al gruppo e facendo voltare tutti verso di lei.

Mattia, con le lacrime agli occhi e un foglio bianco ripiegato in una mano, la guardò con un sorriso triste e un'espressione distrutta in volto, e quello fu sufficiente per farle comprendere all'istante cosa stesse succedendo.

"Oh, Matti." sussurrò quasi impercettibilmente stringendolo in un forte abbraccio.

Il ballerino si lasciò andare in un altro pianto liberatorio, mentre la sua amica gli sussurrava parole di incoraggiamento all'orecchio e gli accarezzava dolcemente la schiena.

"Ti voglio tanto bene, Violì. Mi mancherai tantissimo." riuscì a dirle tra i singhiozzi.

"Anche io te ne voglio Mattì, davvero tanto. Però guarda che ci becchiamo fuori, eh." gli disse con la voce tremante e gli occhi leggermente lucidi.

"Sei riuscita a farla commuovere, Matti." scherzò Luca riuscendo ad alleggerire almeno in parte la situazione.

"Guarda il lato positivo, ora non entrerai più in camera mentre ci sono Chri e Viola." si aggiunse Dario facendo ridere tutti i presenti.

Poi Luca e Christian aiutarono il barese a trasportare i suoi bagagli, non prima però di aver fatto un ultimo grande applauso al loro amico.

Appena il bergamasco risalì i gradini e incontrò lo sguardo della sua ragazza, la quale era rimasta lì fuori appositamente ad aspettarlo, non perse tempo ad avvicinarsi a lei e a stringerla in un abbraccio talmente forte da toglierle il fiato.

Il ragazzo iniziò nuovamente a singhiozzare, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

"Ci sono io, Turbo. Ci sono io." sussurrò al suo orecchio accarezzandogli dolcemente i capelli.

Rimasero fermi nel cortiletto dell'entrata per diversi minuti, fino a quando il moro decise di sciogliere l'abbraccio. Viola non perse tempo nell'asciugargli le lacrime che rigavano il suo volto e nel dargli un tenero bacio sulla fronte.

"Dai, entriamo che fa freddo e sei a maniche corte."

Nei giorni seguenti l'umore di Christian rimase pressoché invariato, ma la presenza di Viola e degli altri ragazzi con cui aveva maggiormente legato lo aiutarono a distrarsi.

Capitava spesso di vederlo da solo in qualche angolo della casetta, con le cuffie nelle orecchie, un'espressione cupa in volto e lo sguardo perso nel vuoto. Vederlo in quelle condizioni stringeva il cuore a Viola, che tanto avrebbe voluto poter fargli tornare il sorriso.

Maledetti noi - Christian Stefanelli - Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora