19. Sleep on the floor

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I was not born to drown, baby come on

Forget what Father Brennan said

We were not born in sin [...]

Holding the atmosphere

I don't wanna live like that

[The Lumineers]

***

Silenzio e ordine piombarono tra i fianchi della chiesa. Dalla Lettera ai Romani, Padre Brenno lesse: - «Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa» -.

Camila rialzò lo sguardo dalle mani che aveva giunto in grembo e intersecò quello di Lauren, in mezzo a tante teste chine. Si scusò tacitamente, tornando a vergognarsi delle malefatte da cui aveva tratto un illecito piacere. Ma ella, Non ascoltare, sembrava dirle. Credi a quel che senti. Credi a me.

- ...e dunque siamo qui riuniti oggi per scongiurare che questo accada, e diffonda come purtroppo fa, oltreoceano. Sappiate che il castigo non si è fatto attendere. Una vita condotta a braccetto con le lusinghe del Demonio è una condanna a morte prematura -.

Lauren trucidò il parroco con un'occhiata gelida, ma egli era troppo assorto nella predica per notarla. Allora cercò nuovamente gli occhi di Camila: ella guardava fisso in terra e sembrava tremare convulsamente, dentro di sé. Avrebbe voluto abbracciarla per impedirglielo. Non ascoltare, meditava, supplicandola senza possibilità di essere udita, né vista.

Oh, era un dolore comune il loro: vivere secondo una presunta probità o viversi e basta, essere e basta. L'ultimo bacio che si erano scambiate aveva continuato a incidere un solco scissionista tra il loro rigido passato e l'incognita del futuro. I prossimi avrebbero fatto altrettanto: così stava scritto nei loro percorsi di vita; e nessuna mano umana avrebbe potuto cancellare o impedito quell'amore che era soltanto timidissimo boccio e non rosa di seconda fioritura, ma comunque fiore.

Lauren ci credeva fermamente, ciecamente; oltre qualsiasi paura interiorizzata. Se pure esistevano delle catene che la zavorravano a terra, allora avrebbe tentato in ogni modo di romperle, anello dopo anello, perché Camila potesse volare sopra quelle leggi labili che tutti custodivano in tasca come falso prodotto di Dio.

Padre Brenno, ormai lungi dall'essere seminarista, non avrebbe mai potuto presumere di conoscere le Sacre Scritture meglio di lei, in virtù delle lacrime che ci aveva versato, dannandosi sui versetti che la condannavano; e tutto ciò che aveva assorbito l'aveva rigettato con un violento conato spirituale.

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore, aveva scritto Giovanni, nella sua prima lettera. «Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore».

Pacifico che anelasse a quella perfezione prima per se stessa e al contempo per Camila: non voleva provare più paura, né colpevolezza. Non voleva essere minaccia, ma rifugio sicuro.

- Ciò che comandano le Scritture è ciò che comanda Dio. La purezza è la strada da percorrere, insieme alla dedizione verso l'altro e al sacrificio. Perciò io vi dico, piegatevi alla Legge e rifuggite da queste depravazioni perché non veniate abbandonati -.

Il monito finale dell'omelia rimbombò nel silenzio della chiesa come una valanga tra i fianchi di una valle. Allorché la confusione invase la navata centrale, a causa del rito della Comunione, Camila approfittò della poca attenzione che le gravava addosso per sgattaiolare all'esterno; gli occhi pizzicavano, desiderosi di lacrimare, il petto martellava dolorosamente sotto i colpi dei rimproveri ricevuti.

Era a dir poco devastata. Da quale parte doveva voltarsi per proseguire sul sentiero corretto? Aveva peccato? Certo che aveva peccato! Ma allora perché frequentare Lauren non le appariva come un delitto, non più? Aveva quell'aspetto la tentazione del Demonio? Un lusinga cui era impossibile resistere?

Poiché non sapeva dove dirigersi, prese a correre come una forsennata verso la costa, purché si allontanasse sempre più da quel covo di serpi velenose che era il paese. Presto eruppe in pianto. La sensazione di sporcizia e colpa tornò a invaderla, straziandola nel pensiero e nelle carni.

- Camila! -.

Si fermò soltanto a causa della vista appannata. Lauren l'aveva già raggiunta. In lontananza, la chiesa rimaneva nascosta da alcune casupole modeste. Avanzarono cautamente, sino a perdersi tra la vegetazione incolta che precedeva la costa.

- Non devi credere a una parola -. La corvina disponeva di un distacco cinico e di un vigore mentale che avrebbero voluto apparire assai più maturi di quel che erano. - Mi hai sentito? -. Si inginocchiò al cospetto della minore, fratturata e scossa dai singhiozzi. - Nena, ascoltami. Guardami. Sono tutte falsità. Te lo giuro sulla mia vita. Per favore, quietati -.

Ella lacrimava un verbo vibrante di paura in ogni lettera. Dai suoi occhi però, nemmeno il lucore più sottile sgorgava: ne era rimasta completamente a secco.

Camila fu costretta a un contatto da quella vista. Le carezzò una guancia, bisognosa del suo sostegno.

- Ho un dolore qui - confessò, toccandosi il petto. - Se non la smetto mi ucciderà -.

- No! -. Lauren scattò di nuovo in piedi, ansante. La ghermì per le spalle, fissandola intensamente. - Levatelo dalla testa. Se la smetti, uccidi me -. Deglutì a vuoto. - Uccidi me -. Abbassò lo sguardo, improvvisamente colpevole. Che diavolo avevano combinato?

A vederla non meno fragile, Camila franò tra le sue braccia. Strofinò la testa contro i suoi vestiti, mentre costringeva le lacrime a battere in ritirata.

- Fallo smettere - supplicò, levando gli occhi verso l'alto quando furono riarsi. Non attese risposta: la baciò.

***

Andiamocene al mare, era stata la soluzione. Lauren aveva recuperato la propria bicicletta e, fatta accomodare Camila sulla canna, aveva cominciato a pedalare in direzione del luogo più lontano che potessero permettersi di raggiungere: Magazzeno.

Frattanto che la costa scorreva dolcemente sotto i suoi occhi gonfi, la minore sospirava mestamente. Non aveva abbastanza forze in sé per consolarsi contro il collo della compagna e contemporaneamente abbozzare un sorriso sollevato.

La brezza sferzava i loro visi con impertinenza, impegnandoli di salsedine. Il sole costringeva le tracce lasciate dal pianto a evaporare. Presto, un lieve sudore velò la superficie in cui le loro pelli si toccavano, aspergendovi il desiderio. La bicicletta venne abbandonata sulla sabbia senza riguardo e sul telaio accolse un cumulo di vestiti leggeri, unica testimone presente a quell'ora della domenica.

Come la sera della mezzanotte fatidica, avanzarono in mare tenendosi per mano; solo con più determinazione. Poteva divenire il loro rito di catarsi dalle ingiurie altrui e comunque non l'avrebbero mai considerato tale; piuttosto un collante tra le loro anime segretamente derelitte.

Nuotarono al largo sino a risultare due punti scuri sopra la superficie dell'acqua per qualsiasi osservatore che stazionasse sulla terraferma. Poi affondarono tra le rispettive braccia, con le pelli che continuavano a sdrucciolare l'una sull'altra, tra la frescura garantita dalla flemma di Poseidone.

Il cuore di Camila cessò gradualmente di pulsare sotto i colpi della vergogna per palpitare in risposta a quello di Lauren. Fammi uscire, sembrava supplicare. Non perché tu muoia, ma perché possa giungermi al suo.

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