10. Wild things

152 11 0
                                        

Bow your head, they're pious here

But you and I, we're pioneers

We make our own rules

Our own room, no bias here

[Alessia Cara]

***

Napoli

Sabato pomeriggio


Esattamente come l'ultima volta che l'aveva testimoniato, il caos impazzava in ogni angolo di Piazza Garibaldi, alimentato da clacson, schiamazzi e asfalto rovente. Vacillò innanzi a esso per qualche minuto, stentando a ridimensionare percezioni, idee e ricordi al cospetto di quel maestoso baccanale. Pareva un bambino che ha perduto la madre in mezzo alla folla di un mercato rionale, tanto era scombussolato, ritto nel suo metro e ottantacinque circa di soli nervi e giunture.

Lauren aveva promesso di coprirlo con qualche scusa inventata di sana pianta; ma come avrebbe potuto evitargli un altro, violento scontro con La Strega se quella donnaccia, in termini di agganci e satrapi, possedeva abbastanza tentacoli per invadere tutta la regione?

Piglia le mazzate al posto mio? meditava con orrore, attraversando rapidamente la strada per non risultare ancor più inviso agli automobilisti. Una volta che fu su Corso Umberto I prese a correre come un forsennato, allontanandosi via via dalla stazione ferroviaria. Con quegli occhi strabuzzati per il terrore e per l'ansia incarnava degnamente la follia dell'Orlando ariostesco.

Elena, la sua adorata Elena, lo attendeva in università, presso il dipartimento umanistico. Dopo il ginnasio, ella aveva deciso di frequentare Archeologia. Diceva di voler girare il mondo seguendo le tracce dell'antichità.

Non v'era giorno in cui egli non si domandasse che diavolo ci potesse essere di tanto prezioso in poco più di un contadino, per non dire uno schiavo, agli occhi di una giovane di quella caratura. Ma quando, in sua prossimità, incrociò il suo sguardo familiare (costituito da due splendide acquemarine, che insieme a una cornice di boccoli dorati le donavano un che di nordico ed etereo), fugò ogni dubbio.

- Lenù! - esalò, a corto di fiato per la corsa, per l'afa e per l'emozione.

***

Non appena ne ebbero la possibilità, tornando a sedere, ecco che si cercarono, tra decine e decine di teste estranee su cui aleggiavano i fumi dell'incenso. Fu un movimento assai naturale, che viveva dei puntini di sospensione con cui si erano congedate l'ultima volta.

Non adoperarono la menoma furtività, uscendo, allorché Padre Brenno circumnavigò l'altare e attese che due file di fedeli si formassero a destra e a manca. Una volta fuori ebbero premura di allontanarsi rapidamente, in direzione della costa. Se i presenti alla funzione si fossero mai accorti della loro assenza sarebbe comunque stato troppo tardi.

Avanzando, non pronunciarono una parola, nemmeno di circostanza. Tacito era l'accordo che imponeva loro di camminare specularmente senza osare guardarsi. Quando non poté più sopportarlo, Lauren sedette su un ceppo invecchiato dagli anni, e dalla tasca cavò una pesca maturata in anticipo. Non credeva che Camila si sarebbe accomodata accanto, seppur a distanza, rinunciando a proseguire in autonomia, finché non lo testimoniò con i propri occhi. Malgrado la piacevole sorpresa, seguitò a ignorarla con un piglio che in una qualsiasi altra circostanza sarebbe apparso alquanto offeso. Ma se tra loro non correva altro che il fiume dell'odio, come si poteva tentare, anche inconsapevolmente, la via del senso di colpa?

In qualche modo, tuttavia, quell'acqua velenosa si fece da parte.

- Ti sono riconoscente - biascicò Camila, con tono colmo di ritrosia. Era assai combattuta tra il riconoscersi vulnerabile o meno innanzi alla nemica.

***

Se per un momento aveva creduto di poter condurre la conversazione, ora supplicava di essere accontentata anche con gli occhi. Aver taciuto la parte che riguardava l'intervento di Lauren aveva reso il suo resoconto molto più drammatico.

Alejandro taceva, seduto alla propria scrivania; le mani giunte contro la fronte corrucciata, un'aura di severità tutt'intorno. Meditava profondamente nonostante non ne avesse la cagione menoma. Insomma, possedeva ancora il coraggio di dar credito a Rodrigo dopo quel che ne aveva udito dalla sua adoratissima primogenita?

- Va bene - acconsentì infine. Le sue mani ricaddero sulla scrivania. - Lo manderò al pascolo prima, quest'anno. Non insisterò più su di lui. Hai la mia parola, mija -.

Pacifico che presto, però, avrebbe trovato un altro pretendente.

***

Lauren sbuffò. Incise un solco nella pesca e senza dire una parola le porse il primo spicchio. Vedendo tuttavia che ella esitava, come se potesse esserci una remota possibilità che fosse avvelenato (macché!), fu costretta a spiegare: - Se la tua era una proposta di tregua, beh, questa è la mia -.

Camila accettò, seppur titubante. È la stessa frutta che si dice essere la migliore d'Italia e che viene venduta a peso d'oro? meditava. Si raccolse in un gomitolo di ossa tremanti: anche nel caso in cui fosse riuscita a rialzarsi e ad accennare a una fuga (l'ennesima), avrebbe ceduto dopo pochi metri in una clamorosa disfatta.

Riuscì soltanto a scivolare di qualche centimetro verso la circonferenza del ceppo, così da subire l'influenza nemica in misura minore.

- Ti sono riconoscente - ripeté, come se non si fosse già ben udita.

- Ho recepito - borbottò Lauren in risposta, con tono leggermente stizzito: la matassa sentimentale si imbrogliava sempre più ed ella non sapeva proprio come invertire la tendenza.

- Anche per l'altra volta, intendevo -.

- Oh -.

Se Camila stava tentando un'improbabile breccia in quell'animo di pietrisco, di certo stava fallendo miseramente; e se non possedeva una forte motivazione a guidarla, che prescindesse dalla caparbietà più cieca, non aveva nemmeno idea di cosa l'immediato futuro le avrebbe riservato, tanto era sprovveduta.

- Mi dici che vuoi in cambio, adesso? O almeno perché? -.

Suonò alquanto infantile; anzi, inappropriata. In un moto di esasperazione, Lauren gettò il nocciolo della pesca a terra. Ritornò eretta, e subito si inserì nella vegetazione incolta che precedeva la spiaggia. Un feroce senso di inadeguatezza spaziava tra costole e organi vitali. Camila, seppur a distanza, ricalcò ogni suo passo. Che altro poteva mai indurla a retrocedere, a quel punto?

- Puoi rispondermi, di grazia? -.

- Ti ho già risposto. Quello che è fatto, è fatto -.

- Non ti credo, mannaggia alla morte! -.

Lauren si sciacquò le mani nell'acqua salata della riva, insieme al coltellino svizzero che portava quasi sempre con sé. Tu mi odi, udì. Potresti ammazzarmi qui, su due piedi. Perché non lo fai? Scosse la testa, quasi sorrideva. Raddrizzò la schiena. Camila sostava a un soffio, ormai a corto di risorse. Ella l'afferrò per un polso, inducendola a trasalire con la gentilezza che Rodrigo non aveva adoperato.

- Non l'ho fatto per te – l'avvertì. - Scordatelo proprio -. Le parve di indurre un fugace rossore sulle sue guance. Si strinse nelle spalle. - La guerra è finita -.

FieldsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora