Emma
Sdraiata: metà sul letto e metà sul corpo di Harry, ancora nudo dalla notte passata. Come me d'altra parte. Lo avevo già sentito muoversi un paio di volte, ma non appena lo sentii imprecare nel cercare di prendere il telefono sul comodino che continuava a vibrare, senza muovermi di un millimetro, ebbi conferma del fatto che fosse sveglio. «Roger sono le 8 del mattino e io sono in ferie, che cazzo vuoi?» sussurrò. Il silenzio della stanza mi permise di ascoltare anche dall'altro capo del telefono: «Ah certo, quando ti pare a te sei in ferie, però per lasciare interviste a cazzo nelle riviste di merda no eh, lì non sei in ferie» un uomo dalla vociona burbera e arrabbiata che avevo deciso di odiare senza nemmeno conoscerlo. Rivista di merda tua sorella. «Ehi, abbassa i toni Brontolo, ci lavora la mia ragazza lì» mi difese a spada tratta Harry. No, difese la sua ragazza, da quando eravamo una coppia ufficiale? Trattenni il respiro. «Ottimo, spero che la tua ragazza sia preparata a ricevere richieste di interviste e approfondimenti da altri giornalisti, perché non ho neanche messo piede in ufficio che siamo stati invasi» continuò Mister odioso. La ragazza di Harry si era cacciata in un bel guaio, meno male che non ero io! «A me sembra che tu stia esagerando Roger. Non ho letto l'articolo, ma non è stato fatto nessun nome» «Sono stata brava a non far sottintendere nulla, è il mio lavoro sai Mister odioso?!» bofonchiai alzando il viso di sottecchi, guardando Harry tutto sorridente ricambiare lo sguardo estasiato. «Buongiorno Fiorellino, sei proprio dolce tutta impiastricciata» commentò mettendo una mano sul telefono per coprire il microfono. Strofinai gli occhi col dorso della mano, Harry sorrideva ancora. «Senti Harry, sono troppo vecchio per fare i giochetti. Leggo dalle ultime righe: "..intanto penso. Una vita passata nel buio, nascosta dalla luce di quel fuoco che potrebbe riscaldarti, ma che temi allo stesso tempo per la paura di farti del male, tanto da morire. Però stai congelando e sei ad un passo dal morire assiderato." E poco dopo: "Cara ragazza sospettosa, quel piacevole tepore che percepisci sulla pelle, lo stesso che ti sta facendo sentire quelle sensazioni così distanti dalla tua essenza, non è fuoco, è pelle, un cuore che batte. Quell'abbraccio che ti manca. Un'anima con la stessa forma della tua." Ora dimmi, secondo te, quanto ci metteranno a fare due più due? E metti anche che non se ne rendano conto. Ci sono già delle foto che stanno girando e» Roger non terminò la frase: Harry aveva già messo giù. «Hai la stessa forma della mia anima?» mi chiese, sussultai. «Non dare troppo peso a quello che ho scritto Harry! Mi sono lasciata andare, quando scrivo mi focalizzo sulle emozioni che...provo» risposi di getto, trascinando tuttavia l'ultima parola. «E cosa provi?» Gliel'avevo servita sul piatto d'argento. «Sono in confusione» risposi sincera, Harry ridacchiò, prendendo la mia coscia sul suo corpo per farla aderire meglio: pelle su pelle. «Hai messo giù la chiamata, ha detto che ci sono delle foto» aggiunsi timida, lasciandogli i cerchietti con le dita sul petto. «Sfido chiunque a riconoscerti tutta bardata, Fiorellino» disse, ma sapevamo entrambi che Oliver mi aveva riconosciuta in due secondi. «Ma lui ti conosceva» aggiunse, leggendomi nel pensiero. «Uhm» «Piccola, fidati di me: tu stai qui, proprio qui ferma con me e tutto andrà bene. Roger è una testa di cazzo, ma mi fido di lui. Non ci metterà nei guai e farà in modo di tutelare anche te» mi rassicurò, chinandosi per baciarmi la fronte. «Il tuo telefono, suona ancora», Harry sbuffò, ma rispose al telefono. «Roger, vorrei stare in pace tra le cosce della mia ragazza» «Taci Harry. Si stanno radunando tutti fuori casa tua. Devi uscire da solo, lascia la rossa in casa ed esci a fare una corsetta» «Andiamo, sono in ferie e tra stare a letto con la mia ragazza che ha un nome e uscire al freddo per correre, perde a mani basse la corsetta» si lamentò. «I dolcetti alla cannella» sussurrai. Harry mi guardò malizioso, mentre Roger diceva qualcosa al telefono. «Portami i dolcetti alla cannella. Io intanto mi faccio una doccia, sistemo qui e ti faccio qualcosa di salato mentre torni» «E poi riprendiamo da qui? Mi dai il tuo dolcetto alla cannella?» ammiccò, ridacchiai «Avrai la tua ricompensa» conclusi soddisfatta. «Harry! Ti sto parlando, fai il cazzo che ti ho detto. Fatti vedere da solo poi torna a casa e chiama qualcuno di conosciuto a trovarti. La tua ragazza uscirà di scena con lui» morsi il labbro, Harry acconsentì, chiudendo nuovamente la conversazione. «Quindi saltano colazione e sesso?» chiesi mettendo il broncio. «Nessuno si può mettere tra il Generale e la Principessa» «Principessa?» domandai divertita, Harry annuì deciso. «Ho deciso che il nome più appropriato sia Principessa: anche il Generale sottostà agli ordini della Principessa» spiegò, «Quando la Principessa vuole, il Generale dà. In ogni momento, in ogni luogo e in ogni modo.» Scossi la testa divertita. «Allora muoviti e torna presto: la Principessa vuole stare con il suo Generale.»
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Suspicious Minds [hs] ~ COMPLETA.
FanfictionIl passato travagliato di Emma l'ha portata a vivere in una bolla, lontana da tutto ciò che possa avvicinarsi all'amore, colpa delle brutte esperienze vissute tramite la madre e dell'insicurezza di un corpo con più curve di quanto lei avesse voluto...