16| Prendermi cura di te e di Hattie.

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Emma


La sua mano sulla mia pancia, gli sbuffi nel sonno e i capelli arruffati. Ero sveglia o stavo sognando? Era passato così tanto tempo dall'ultima volta che quasi non ricordavo quanto fosse bello mentre dormiva a fianco a me. Mi dispiaceva così tanto dover uscire da questo quadretto, ma se non avessi fatto la pipì ora, ne avrebbe risentito il materasso. Gli spostai lentamente la mano, appena lo sentii lamentare nel sonno scattai, per quanto la gravidanza me lo concedesse, fuori dal letto, sostituendo il mio corpo con un cuscino. Piano e zitta zitta infilai prima la camicia da notte e poi la vestaglia, ammirandolo ancora una volta prima di uscire. Troppo bello per essere vero. Trattenni una risata sentendo il rumore inequivocabile di una scoreggia, come a voler controbattere la mia tesi. In realtà era dolce anche così. Poi la vescica ebbe la meglio, spingendomi verso la porta a vetri del bagno, a fianco alla camera. Mi ero appena seduta quando la stessa porta si era aperta di nuovo. «Buongiorno bimba, pensavo che non ti svegliassi più.» Hermione chiuse la porta alle spalle. Da quando avevamo visto la puntata di non pensavo di essere incinta, con la ragazza che partoriva nel gabinetto, aveva preso l'abitudine di entrare in bagno con me. «Siamo andati a letto molto tardi» spiegai trasognata. «Immaginavo, soprattutto perché la camera del nostro ospite è rimasta socchiusa» commentò con un sorrisetto. «Sei arrabbiata?» «Che sciocchezze Emma, sono felice di vederti sorridere veramente» rispose evasiva sedendosi sulla panca vicino alla lavatrice. «Ma?» domandai, lei alzò le spalle. «Ma speravo fosse Justin a farti sorridere così» confessò con sincerità in un sorriso guardando verso il lavandino mentre mi alzavo dal water. «Perché non conosci Harry. Se lo conoscessi saresti innamorata anche tu di lui» dissi con un sorriso sognante. «Parlami di lui» affermò dolcemente, amplificando il sorriso. «La prima volta che l'ho visto cantare ho sentito la chiave della porta del cancello dentro di me fare uno scatto. Non è solo per la voce, le parole o la musica, ma c'è qualcos'altro in lui che riesce a trasmettere dentro di te. Energia, amore e sì, anche sesso! È stato con me tutto il tempo e poi mi ha trovata, non lasciandomi mezzo istante. Una volta mi ha salvata letteralmente il culo a lavoro, dichiarandosi in modo sottile, ma sempre profondo. È stato in quel momento che ho capito quanto tenessi a lui e quanto si stesse velocemente prendendo cura dei miei sentimenti. Come una cova, esempio ironico lo so, ma ha covato il mio amore fino a farlo schiudere. Quando l'ho allontanato per la paura di quanto fosse pesante questo sentimento, lui non si è arreso. E guarda ora: nonostante tutto è qui, non se n'è andato ed io sono felice. E mi sento tanto stupida allo stesso tempo perché doveva essere così da sempre. Però sono felice che siamo qui, mamma non lo potrà mai conoscere, ma tu sì» conclusi asciugandomi le lacrime con i palmi delle mani, mentre Hermione mi abbracciava. «Ti prometto che non avrò pregiudizi e mi impegnerò per conoscerlo abbastanza bene per essere certa che ti possa rendere sempre così felice» affermò baciandomi la fronte. «Ora torna di là, preparo la colazione e mi assicuro che non venga il terzo incomodo oggi: dovete condividere più tempo possibile» aggiunse, annuii: non aspettavo altro che tornare sotto le coperte con lui. «Portagli questi, sono le uniche cose maschili che abbiamo in casa e sono di Justin.» Annuii prendendo i vestiti piegati che Hermione aveva appoggiato sul mobile, tornando in silenzio in camera. Harry stava fingendo di dormire.


Harry


Mi svegliai ancora da solo, come negli ultimi sette mesi, da un bellissimo sogno all'incubo della realtà in solitudine con i miei rimpianti. Questa volta era diverso però. Lo sentivo nel profumo delle lenzuola, nell'arietta fresca che mi sfiorava il petto nudo e dal ricordo della notte precedente. Mi stiracchiai nell'intera superficie del letto, finenedo a respirare sul suo cuscino. «Meraviglioso» commentai felice, tirandomi su dalle braccia. Lo sguardo cadde senza troppi complimenti sul comodino di Emma, dove un Post-it giallo sbucava dalle pagine di un diario, quel diario. Aprii dal segno.

Suspicious Minds [hs] ~ COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora