Sabato 1 Gennaio 2022
Sono nata in estate, mamma mi raccontò che non fece in tempo ad arrivare in ospedale che stavo scalciando per uscire. Mio padre arrivò tardi perché doveva prendere Emma a scuola, ma furono loro due a decidere il mio nome. Mamma avrebbe voluto chiamarmi Lucia.Emma era sempre stata la cocca di mamma e papà: in uno dei miei primi ricordi c'era Emma in braccio alla mamma che piangeva, mentre papà suonava alla chitarra: una di quelle stupide canzoni che mi obbligava ad ascoltare mia sorella da più grande. Avevo pianto anche io, dicendo di avere tanto male alla testa nonostante fosse per finta: papà aveva smesso di suonare per venire da me e mamma aveva messo a terra Emma per prendere me in braccio. Però Emma non si era arrabbiata, al contrario: non piangeva più e cercava di consolare me.
La prima volta che avevo visto papà ubriaco mi ero nascosta sotto il tavolo in soggiorno per paura di essere scoperta, ma per la fretta avevo fatto cadere un bicchiere. Emma, che aveva visto la scena, si era messa in mezzo e papà l'aveva punita al posto mio. Ricordo che mi ero così tanto arrabbiata che il giorno dopo feci cadere un vaso, dando di nuovo la colpa ad Emma: dato che voleva tutte le attenzioni su di sé, avrebbe avuto pure quelle di papà da ubriaco. Poi una sera mamma ci portò via: Emma non parlava, ma mi teneva la mano. Mamma non sapeva niente, ma io avevo visto papà entrare in cameretta e fermarsi nel letto di Emma. Aveva sempre scelto lei.
Quando abitavamo sopra a quello stupido ristorante giapponese mi vergognavo di tutto. Le mie compagne abitavano negli attici in centro e d'estate giravano il mondo senza i genitori, io non potevo neanche permettermi di andare in gita perché mamma non aveva un buon lavoro ed Emma se ne fregava di me. Era più che giusto da parte mia prendere ciò che mi spettava dalla sua borsa: lei aveva un lavoro, poteva permettersi di fare qualsiasi cosa, io volevo solo comprarmi qualche vestito che non fosse uscito fuori dai grandi magazzini. Non mi sarei sicuramente sentita in colpa, ad Emma non importava vestire in un certo modo e poi era grassa! Eppure aveva sempre qualche ragazzo che le girava intorno, che cosa ci trovavano in lei? Certo, non c'era stato un ragazzo che non aveva poi scelto me, ma non era colpa mia: tutti i ragazzi di mia sorella si innamoravano di me. Tranne Harry. Lui non aveva occhi che per lei e Dio quanto mi faceva innervosire. La prima volta che era sbucato fuori da camera sua mi era venuto un mezzo infarto: come cazzo aveva fatto mia sorella ad avvicinare Harry Styles con quel corpo e quella personalità da vecchia signora? E lui poi che pendeva dalle sue labbra come se fosse Miss Mondo. Avevo deciso in quell'esatto istante che lui sarebbe stato mio, a tutti i costi. Anche inventando stronzate. Poi mi aveva rifiutata, lo stronzo. Correndo da quella piagnona di mia sorella. Il Natale più brutto della mia vita. Mi sarei vendicata, una volta per tutte: Emma sarebbe caduta e tutti avrebbero guardato solo me.
C'era un tizio che si aggirava da qualche giorno intorno a casa nostra con la macchina fotografica al collo e un piccolo binocolo da opera in tasca. Cercava di beccarli, il perfetto articolo da copertina, ma così non avrei potuto affossarla. No, dovevo fare qualcosa prima che potessero dipingerla come quella ragazza perfetta che mi aveva messo in ombra per 23 anni. Emma non lo sapeva, ma io avevo fatto delle ricerche, arrivando al suo vero padre e alla famiglia che aveva senza di lei. Ironia della sorte: erano ricchi sfondati e il fratellastro era un vero figo. Avevo anche scoperto che, da solita puttana, se l'era scopato il fratellastro. Questa sarebbe stata una notizia: la ragazza di Harry Styles, brutta, poraccia e pure zoccola. Io poi l'avrei difesa, mi sarei messa in prima linea per puntare il dito contro queste oscenità e tutti avrebbero guardato me, la sorella della puttana, l'angelo biondo e sexy che aveva pena per gli errori della sua famiglia. Era un piano perfetto e avrebbe avuto inizio oggi, con l'inizio del nuovo anno.
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Suspicious Minds [hs] ~ COMPLETA.
FanfictionIl passato travagliato di Emma l'ha portata a vivere in una bolla, lontana da tutto ciò che possa avvicinarsi all'amore, colpa delle brutte esperienze vissute tramite la madre e dell'insicurezza di un corpo con più curve di quanto lei avesse voluto...