Chapter #37

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Di corsa arrivarono i miei soccorsi. Volevo corregli in contro e tagliargli la testa, ma la vita di Arizona era appesa a un filo per colpa di quel mostro.
"PERCHÉ VORRESTI FAR MALE A TUA FIGLIA, CHAD?! VUOI ME? PRENDI ME! MA NON PROVARE NEANCHE A SFIORARLA!" cercai di avvicinarmi a lui ma Scott me lo impedí.

"No, Nash, é troppo pericoloso...pensa ad Arizona."

cazzo, pensai, e ora? Stava ridendo sotto i baffi, che aspettava una mia mossa pronto a blccarla.

"Allora, Nash, é ora che ti riveli il mio piano, tanto tu sei già fottuto." Incominciò Chad:" E voi non provate ad intervenire, é una cosa fra me e Nash." Mi girai e annuii....dovevamo finirla una volta per tutte.

"Sentiamo"

"La mia vita era perfetta quando incontrai tua madre. Ci incontrammo a lezioni di ballo e ci misero in coppia, i due single di turno. Iniziammo a frequentarci finché non le chiesi di venire a vivere con me. Solo allora mi disse della vostra esistenza, ma io non ne diedi troppo peso; quattro figli, che sarà mai, la mia casa é grande."

"Perché mi stai dicendo questo?" Ero confuso. Perché mi sta parlando della sua bella vita con mia madre quando c'é la sua vera figlia che il mio migliore amico sta per sgozzare..aspetta.

"NON POTRESTI LIBERARLI? PENSA A TUA FIGLIA!" Gli feci notare che Arizona era ancora là che stava ascoltando tutto. Lui mi ignoró e continuò:" Poi vi incontrai, tutti erano carini con me, la piccola Skylynn mi diede pure un biglietto di benvenuto in famiglia fatto da lei...tutti tranne te, mi odiasti fin dal primo istante. Perché?" Fece una pausa, credo si aspettasse una risposta.

"Mi hai portato via mia madre, credo sia normale per un figlio odiare il patrigno" Dissi con noncuranza.

"Beh, a me questo non andava giú.
Lei ti ama piú di quanto ami me, volevo farmi una vita con lei, solo ed esclusivamente lei. Gli altri non mi davano fastidio ma tu, oh, tu me l'hai rovinata. Tre anni fa mi facevi impazzire, mi rompevi le cose, arrivavi con un pennello e mi verniciavi lo studio"

"ERO ANCORA UN BAMBINO, UN RAGAZZINO A CUI GLI ERA STATA PORTATA VIA LA MAMMA, IO LA VEDEVO COSÍ." Ero arrabbiato. Era troppo squallida questa accusa. C'era dell'altro, sicuramente.

"FINO A QUANDO" cercò di calmarsi "fino a quando mi ruppi la mia pallina di baseball autografata"

"AHAHAHAHAHAHA NO TI PREGO"  Risi di gusto. Er seriamente troppo.

"É da lí che iniziai a picchiarti." Smisi di ridere all'istante, ricordi invasero la mia mente. "Nonostante fosse una cosa crudele nei confronti di Isabel"
Ah si? nei confronti di mia madre? ma se ero io la vittima, cretino!
"mi faceva sentire meglio. Tu mi odiavi, io ti odiavo, era una cosa reciproca. Iniziai a fare ricerche su di te, a cercare di incastrarti sempre, ma venni fermato da Arizona, quando voi mi denunciaste io persi tutto. La mia casa, la mia vita, Isabel. Tutto. Cosí continuai le mie ricerche piú di prima quando un tizio un giorno mi fece visita. Si chiamava Peter. Sapeva del mio disprezzo nei tuoi contronti cosí volle aiutarmi."

"cosa cazzo stai dicendo....non vorrai dirmi che..." Io avevo già sentito questo nome.

"Si, Nash, lui é il lupo che ti ha morso. Che ti ha trasformato. Poi ha pagato la cauzione e mi ha detto di rivolgermi agli Argent, dei cacciatori di lupi mannari" Dal buio tirò fuori una balestra. Per me era la fine. Guardai Ari, la prima e l'ultima persona che io abbia mai amato. Nonostante io fossi un lupo grande e minaccioso, mi scese una lacrima amara lungo il viso, ma non distolsi lo sguardo.

pow Arizona

Vederlo cosí mi stava distruggendo. Detestavo mio padre come non mai. Dovevo fare qualcosa.
Solo in quel momento mi ricordai di Cameron.

"Cameron, ti prego, svegliati, ti prego non farmi del male, svegliati per Nash, lui ha bisogno di te." Continuavo a ripetere.

Mio pa...Chad per la prima volta pensò a me e lo lasciò andare, con uno schiocco di dita.
Credo che Cam fosse sconvolto come non mai. Vedere il suo migliore amico come bersaglio di una balestra e con le mani sul mio collo non é bellissimo come risveglio. Si mise a gridare, a gridare il suo nome, Chad, Chad! Mi dovetti tappare le orecchie e sperare che non lanciasse quella fottuta freccia. Urlai anche io.

"Zitti, per piacere, ZITTI O LO TRAPASSO CON QUESTA FRECCIA AVVELENATA!" Ci fece tacere tutti d'un colpo.

Soddisfatto si rivolse a lui: "Nash Grier, avresti qualcosa da dire prima di morire?"

Lui tese le orecchie come se sentisse qualcosa

"Si....Arrestatelo!" Vidimo delle luci in lontananza arrivare, quasi volessero investirci. Le luci appartenevano ad una macchina, una macchina della polizia da cui scese un poliziotto che bloccò Chad.

"no no no no no non doveva andare cosí!" Fu l'ultima frase che sentí da mio padre.

Io e Cameron andammo ad abbracciare Nash che era tornato umano, grazie alla luce del mattino.
Non riuscivo a crederci.
Finalmente é tutto finito.

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l'unico momento che trovo per scrivere é in macchina e...si lo so ci ho messo troppo mi spiace :(
Scusate tanto per l'attesa,
spero che prima della fine della scuola riesca a postarne un altro....ci avviciniamo agli ultimi capitoliii. Non vi prometto niente perché non sono sicura di riuscire. Beh, BUONA PASQUA A TUTTI  ci sentiamo nel prossimo capitoloooooooo
~kiki~

I hate you but I love you || Nash Grier ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora