chapter #9

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Quando aprii gli occhi vidi Nash ancora addormentato poggiato sulla mia testa.

Stavo ammirando Nash quando mi ricordai che non ero nella mia camera.

"Oddio, Nash, svegliati! Mio padre sará preoccupato!" lo scossi piano.

"Mmh...cacchio, muoviamoci!"

Ci dirigemmo verso la porta principale cercando di non pestare i corpi addormentati per terra. Usciti ci mettemmo a correre in direzione della nostra casa; meno male che le due case sono poco distanti.

"Ma dove siete stati tutta notte!?" Chiese Hayes appena entrati in salotto.

"Da Cameron, abbiamo avuto un imprevisto..." si scusó Nash

"Dov'é mio padre?"

"A lavoro. Era molto arrabbiato."

"Spero non se la prenda. Ceh, gli diciamo che siamo andati a trovare Cameron e che io mi sono addormentata lá."

Nash é addirittura piú preoccupato di me, dato che non la smette di camminare avanti e indietro toccandosi i capelli.

"Non é cosí facile."

"Cosa?"

"Non puoi capire." E se ne andó di sopra.

un'ora dopo arrivarono Isabel e mio padre. Isabel si diresse in cucina, mentre mio papá venne a parlarmi.

"Arizona Elisabeth Thompson, dove sei stata ieri notte?" Chiese arrabbiato.

"Abbiamo fatto una passeggiata e poi siamo andati da Cameron, il suo amico. Mi sono addormentata sul suo divano." Mentii.

"Ah, e con te c'era Nash?" Ci ha creduto, miracolo!

"Si si." Almeno questa é la verità.

"Vai in cucina ad aiutare Isabel, cara." Mi accarezzó la guancia. Wow, non si é arrabbiato. Mi diressi in cucina e apparecchiai la tavola.

"Tutti a tavola, é pronto!" gridò Isabel.

L'ultimo ad entrare fu Nash.

"Perché gli occhiali da sole, amore? É buona educazione toglierli quando si é a tavola." lo rimproveró sua mamma.

"Lascia stare, sará una nuova moda." le sorrise mio papá.

C'é qualcosa in Nash che non mi convince: é stato zitto per tutta la durata del pranzo invece che vantarsi; e poi gli occhiali da sole? Bah.

Tornó in camera in silenzio. Dopo essere stata davanti alla porta per 10 minuti decisi di entrare.

"Hey."

"Si bussa, cazzo! Ma quanto sei scema." Era rivolto verso la finestra e lo vidi sfregare le mani sul suo viso. "Vattene."

"Ma io..."

"Ho detto vattene!" non mi guardò neanche.

"Perché sei tornato ad essere stronzo?" uscii dalla stanza e sbattei la porta. Perché si comporta cosí adesso? Mentre guardavo il vicinato dalla finestra sentii la porta aprirsi e poi chiudersi.

"Arizona...non sono arrabbiato con te, perdonami, per piacere."

"Tu hai una doppia personalitá: prima fai il gentile e il dolce e poi ti trasformi in uno stronzo." dissi girandomi: ha ancora addosso gli occhiali da sole. "Oddio ti prego mi spieghi perché li tieni in casa? perlopiú fuori piove!"

"Cosí." mentí.

Mi sedette sul letto vicino a lui e iniziai ad acarezzargli la guancia. Poi gli tirai giù gli occhiali.

"Oddio e questo come te lo sei fatto?" chiesi preoccupata alzandogli il mento e osservando il suo occhio nero. I suoi occhi color ghiaccio erano rossi: prima stava piangendo. Sembra un cucciolo che é stato maltrattato..e lo é.

"S-sono c-caduto e..."

"Basta mentire!"

"Okay...tuo padre...si é arrabbiato con me per ieri sera..."

"cosa ?!?! No...perché?!"

"Se la prende con me per qualsiasi cosa."

"Da quanto va avanti questa storia?" piú facevo domande e piú ero allibita: come ha potuto?

"Da quando ho iniziato a non ascoltare gli ordini di mia mamma, un mese fa."

"Ma...ma é una stupidata! Un nonnulla!...Devi mettere del ghiaccio o una bistecca; si, una bella bisteccona in faccia é il top."

"Ahahah si, andiamo a prenderla nel freezer?" La sua risata. Ora mi sento meglio.

"Si." Appena ci andammo sentii qualcuno salire le scale e chiamarmi.

"Oddio é mio padre! Ehm, nasconditi nell'armadio, presto!"

"Ciao papi."

"Ari, volevo chiederti se domani volevi venire con me a pescare. Solo padre e figlia."

"Mmh, meglio un'altra volta. Io e Nash avevamo pensato...di andare a correre! Si, devo dimagrire."

"Mmh okay, preferivo Hayes ma fa niente." Ma che cattivo!

"Avevi detto che erano tutti simpatici! Nash é fantastico, é troppo divertente!"

"Si si...va bé, allora sará per un'altra volta."

Finalmente se ne andó. Che stronzo, quello non é il mio papá di una volta...

«spazio me»

mi scuso se per voi é corto; mio cugino rompe...

comunque da Chad non me lo aspettavo ne? 

Grazie per le visualizzazioni, oggi piú di 100 *--*

adesso scappo, al prossimo capitolooo

I hate you but I love you || Nash Grier ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora