"Dove sei stata ieri sera?" mi chiese Isabel, ma io non l'ascoltai e andai dritta nella mia stanza.
Mi guardai allo specchio: ero uno zombie. Capelli arruffati, occhiaie, guancie ed occhi rossi: mi facevo schifo da sola. Cercai di affogare i dispiaceri facendo un bel bagno caldo con la schiuma, benché fossimo a luglio. Era così rilassante che tutta la rabbia e il dolore svanirono, si diluirono nell' acqua.
Svanirono fino a quando incrociai Nash in corridoio. Cuore a mille e sguardo basso; non mi disse niente per fortuna, anche se da una parte speravo che si scusasse per le brutte cose che mi ha detto poche ore fa. Lo odio quando fa lo stronzo. Gli ho detto che é tutta colpa di Sarah, ma credo non mi abbia creduto. O forse non mi ha mai amato e questa era una scusa per lasciarmi: sarebbe la cosa più dolorosa del mondo.
Appena entró in camera sua corsi in cucina e presi la nutella; ricorsi su e aprii la porta della stanza di Hayes.
"Ho bisogno di te." Iniziai a piangere.
Lui non sapeva il perché, ma mi abbracció comprensivo.
"Oh Ari; te l'ho detto di stare attenta a mio fratello."
"Non ti merito, Hayes. Non merito un amico così buono e gentile con me. Tu mi avevi avvertito. Ma io sono così ingenua da aver creduto che provasse qualcosa per me...e invece mi lascia per la vicina...devo dimenticarlo: dimenticarmi di Nash, Sarah e Cameron. Ti prego aiutami." Restammo abbracciati per tanto tempo: io a piangere, lui a consolarmi.
Iniziai a raccontargli la storia fin dall'inizio, mentre mangiavamo la nutella.
pow Nash
Più ascoltavo la storia di Arizona da dietro la porta, in silenzio, e più mi autoconvincevo di essere un coglione assoluto.
"...pensavo mi amasse...Cameron e Sarah mi hanno rapito per allontanarmi da lui perché a lei piace Nash...sono stati loro a creare tutto questo casino e facendo credere a Nash di essere una doppiogiochista...ma lui mi ha lasciato lo stesso...pensavo veramente che mi amasse..." la sentii piangere. Mi sentivo malissimo. Sono solo un coglione.
Io la amo ancora, ma lei mi odia adesso. Non riusciró mai più a riconquistarla...l'ho persa. L'ho persa già quando ho finito il mio sfogo verso di lei; anzi, lei non é mai stata mia; non ho avuto neanche il tempo di accorgermene. Lei non sarebbe stata mia comunque...sono troppo stupido, troppo stronzo. Non valgo niente in confronto. Lei é troppo per me.
Come ho fatto a pensare che potessimo stare insieme. Ho degli amici da far schifo, anzi, non ho mai avuto nessuno da considerare mio vero amico. Cameron lo era, prima che si innamorasse della ragazza che amo. Sarah lo era, prima che rapisse la ragazza che amo, per un'atto di gelosia. E pensare che sta sera ci esco... fingeró di essergli amico...
quella sera...
"Eccoti! Accomodati." disse dandomi due baci sulla guancia. Senti cosa, levati.
Lei é anche abbastanza carina: capelli biondi raccolti in uno chignon e occhi azzurri; ma antipatica e viziata. É per questo che da piccolo l'ho "mollata" per Lauren.
"Ho noleggiato un film." Mi sorrise come se la cosa orribile che ha fatto ad Arizona non fosse mai successa.
Il film era Titanic: cos'è, voleva rattristirmi ancora di piú? Voleva avvicinarsi a me?
Si, si stava avvicinando. Poggiò la sua testa sul mio petto.
"Nash, devi dimenticarla. " Non mi disse altro. Si avvicinó di piú a me: mi bació ma io la spinsi via.
"Hey, no, aspetta." mi guardó confusa.
"Non voglio avere una relazione ancora, é troppo presto. Io la amo ancora." Dissi la veritá, senza aggiungere che lei non mi piace.
"No, non la ami. Lo credi, ma ció che eravamo noi era speciale..."
mi alzai dal divano.
"Quello che eravamo non lo siamo piú, eravamo dei bambini, Cristo! I bambini fanno certe cose."
"Ma non é vero, noi.." inizió a piangere.
"Oh andiamo, non sei innamorata di me, lo credi, ma non lo sei. Eri troppo occupata a stalkerarmi per innamorarti di me." Sparai una cazzata. Stranamente smise di piangere.
"Hai ragione. Mi sono illusa, sono stata una sciocca. Ti prego perdonami." Mi imploró. Io annuii. "Ora va da lei." Si asciugó le lacrime.
Corsi in casa felice e mi diressi verso la porta di Ari; la aprii e la vidi abbracciata ad Hayes.
"Arizona, possiamo parlare un' attimo? Da soli." Chiesi e guardai Hayes sottolineando le parole "da soli".
Hayes si alzó e mi portó fuori dalla stanza chiudendo la porta.
"Ma si puó sapere cosa ti prende? Basta farla soffrire, basta! La stai consumando, lo sai? Detesto vederla così." sussuró l'ultima frase.
" No, tu non capisci, io la amo. Non amo nessun'altra. É lei che voglio.Glielo devo dire prima che sia troppo tardi." Cercai di spostare mio fratello dalla porta per entrare ma lui non si spostava.
"É già troppo tardi."
Non dovette dire altro. Lo guardai sperando che cambiasse idea, ma il suo sguardo rimaneva immutato. Tornai in camera.
Non sarebbe più tornata con me, vero? Non mi ama più, vero? Mi odia, vero?
Sono solo un coglione.
Prima di addormentarmi pensai a ciò che disse Hayes prima:" Detesto vederla così."
Feci un incubo per colpa di questa frase.
Hayes e Arizona insieme, felici, che si baciavano, e io in un angolo a piangere. Ridevano di me.
L'incubo più brutto della mia vita.
pow Arizona
Cosa staranno dicendo? Cosa vuole dirmi Nash? Da una parte ha fatto bene a mandarlo via. Sarei crollata di nuovo. Ma dall'altra avrei voluto sentire cos'aveva da dirmi. Perché mi fa soffrire sempre? Perché lo amo?
No, io non lo amo, lo odio.
lo amo ma lo odio.
《spazio me》
oh gosh siamo arrivati a 4.5K visualizzazioni, wow *_* Go Nashleys go! :')
scusatemi ogni volta che faccio i capitoli corti :/
se vi piacciono anche i 1D io avrei scritto il significato di happily. Non la traduzione, la storia che c'é sotto :')
se invece vi piacerebbe leggerne un'altra su Nash e Cameron passate da xxSary2002xx :)
Al prossimo capitoloooooooo
kiki ♥
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I hate you but I love you || Nash Grier ||
FanfictionLei é Arizona Thompson. Una ragazza divertente e vivace ma intelligente. Sua mamma é italiana e Arizona vive con lei in Italia. Suo papá é americano e vive lá da quando lui è sua mamma hanno divorziato 4 anni fa. Suo Papà vive con la sua compagna e...