I hate you but I love you || Nash Grier ||

chapter #32

non riuscivo a dormire. Continuavo a girarmi nel letto. Contavo le pecore, le mucche, tutta la fattoria di zio Tobia ma niente, sarei potuto andare avanti per altri milioni di numeri che non mi sarei addormentato. Guardai l'orologio sul comodino:  01:30 a.m. Solo? Oddio rischio di impazzire. Beh, dato che non ho nulla da fare scrivo a mio fratello, starà cenando a quest'ora.

《Hey bello come stai?》

<<Nash! Finalmente ti fai sentire! Qui tutto bene, piuttosto tu come stai?! Qui ci manchi già>> Ma quanto è tenero mio fratello?

<<bene, così così; la mia testa l'ha fatto ancora, mi ha controllato....ora Arizona penso mi odia. Io non voglio perderla, Hayes,  indendo che non voglio essere lasciato..o lasciarla..>>

<<NON DIRLO MAI PIù NASH SE NO VENGO LI E TI CASTRO, E PENSO CHE TU TENGA ALLE TUE PALLE QUANTO A LEI..........ho detto una cazzata enorme, penso che tu tenga ad Ari più di qualunque altra cosa, perciò ssssssssssssssssssssssssssssshut up>>

<< Hahaha okay, ho capito, glielo dirò domani mattina, allora, anzi, tra sei ore haha.>>

<<Mi prometti di dirglielo appena la vedi...quando te la senti, ovviamente>>

<<Certo, lo farò>>

<<Che ore sono lì?>>

Guardai l'orologio <<2:00 a.m.>>

<<Vai a dormire, Nash, ci sentiamo domani>>

<<Si, vado, ciao Hayes>>

<<Notte fratello, ti voglio bene>>

<<Ti voglio bene anche io>> Sorrisi al display poi spensi il cellulare e mi addormentai.

quella mattina.......

"Buongiorno Nash, dormito bene?"  Mi chiese la mamma di Arizona, appena entrai in cucina.

"Ehm, veda, sono ancora abituato al mio orario, ma qualcosa ho dormito, stia tranquilla" Le sorrisi.

"Oh già poverino, comunque da quando mi dai del voi, signorino Grier? ahahah puoi darmi del tu eh. Vuoi il tè?" 

Io ero imbarazzato:" Oh, scusa, hai ragione, volentieri, grazie:" Ricambiò il sorriso e bollì l'acqua, immergendo la bustina di tè nel bollitore.

"Ecco fatto, ora scappo, vado a lavoro, se mai svegliala tu Arizona, lei è una dormigliona." Disse uscendo dalla porta.

"Lo so, lo so." dissi sorridendo, anche se ormai ero da solo. Ora mi sento bene, qualche attimo di pausa ce l'ho. Se Ari si muovesse a scendere...

"Giorno." Entrò Ari dalla stanza, quasi mi avesse letto nel pensiero. Dal suo tono si capiva che era ancora arrabbiata con me, o meglio, con il mostro che si è impossessato di una parte di me.

"Ari ti prego ascoltami, ti devo dire una cosa...spero che tu non reagisca troppo male" 

Come per magia si svegliò dal suo profondo io, finì di pensare a se stessa e mi chiese preoccupata:" Nash, dimmi per piacere, così mi preoccupi! Prima che parli ascoltami: ieri sera, okay ero arrabbiata, ti sei incazzato per niente, mi ero presa male, ho pensato volessi lasciarmi.. ricordati che ti amo e che io ci sarò sempre per te, ma tu? MI è venuto il dubbio...quindi dimmi, come quando si strappa un cerotto, mi vuoi lasciare?" Finì la frase ansimando, penso abbia il cuore a mille...non vorrei pensare a dopo.

"No, no, io non vivo senza di te, io ho bisogno di te, specialmente ora che..." mi bloccai. Non è facile da dire, cavolo:" è che.." No dai, gli occhi lucidi no; abbassai la testa.

"Nash dillo, avanti!" Disse scuotendomi un po', facendomi colare il naso per il pianto che era appena iniziato. 

"Arizona, ho un cazzo di linfonoma al cervello okay? è stato sempre quello a reagire male a te, a parlare per me." La sua presa mi stringeva ancora i bracci, mi guardava con gli occhi a palla incredula, sarebbe svenuta da un momento all'altro.

<<spazio me>>

salve a tutti, sono tornata. Sono sopravvissuta alle verifiche e ora ho sfornato il 32esimo capitolo. Intanto siete aumentati tantissimo, vi ringrazio tanto, Nashley. 

Non sapete il nervoso prima...stavo per finire di scrivere il capitolo quando PUF si chiude la pagina...ho dovuto riscrivere tutto --_-- ero tipo: no...no ti prego NO cavolo di computer ti odiooooooo :')

va beh, l'importante è che ho finito e...basta :)

al prossimo capitoloooooooooooooooooooooooooooo