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Erano passati alcuni giorni da quando aveva ricevuto il mazzo di fiori e ancora non era riuscito a capire chi mai potesse essere Edward.
Ormai era l'ultima settimana e le verifiche erano state fatte quasi tutte, ne mancavano giusto due o tre, quindi il liscio poteva benissimo lasciarsi andare ai propri pensieri.
Come in quel momento, mentre giocava con il cibo guardando la sua insalata senza volerne mangiare neanche un po', era troppo impegnato a cercare una risposta alla domanda: chi è Edward?

«Lou, sei fra noi?» lo chiamò Liam, «Mh?» lo guardò il più piccolo. «Ti ha chiesto se sei fra noi. Amico, ma che hai? Sembri sempre fra le nuovole ultimamente...» alzò la voce Niall ricevendo occhiate di rimprovero dagli amici.
Louis scosse la testa, «Chi è Edward?» chiese ai quattro ragazzi vicino a lui.
Zayn ghignò, «Già... chi è Edward, Harry?». Il riccio impallidì e balbettando si scusò dicendo che doveva vedersi con una professoressa e si alzò correndo fuori dalla mensa.
«Chi è Edward?» chiese Liam. «Il tipo che manda i fiori a Louis.» rispose Zayn marcando la seconda parola. «Perché hai detto il- ah! Il tipooo.. ah!» Liam ridacchiò, «Il tipo.» soffiò una risata ammiccando, «Il tipo..» ripeté. «Liam, basta...» lo guardò Zayn quasi incenerendolo e il castano annuì serrando le labbra. «Quindi chi è?» provò Louis ricevendo, ancora, un'alzata di spalle. Quindi Louis era l'unico a non arrivarci? Perché i suoi amici si comportavano così? E perché Harry era scappato in quel modo?

Il mondo è così strano...

Finalmente, Louis e i ragazzi si poterono trovare al pomeriggio. Avevano deciso di passare il tempo a casa di Zayn e di scambiarsi qualche chiacchiera senza fare nulla di concreto. I tre, non Harry e Louis, decisero di mettere sotto torchio gli altri due e in qualche modo spianando la strada per una possibile relazione. Solo che alcune domande erano davvero imbarazzanti, soprattutto quelle di Niall. Diamo un occhio, vi va?

«Lou, ti piace qualcuno?» l'interpellato abbassò la testa, annuì qualche secondo dopo e arrossì mordendosi il labbro alla domanda dell'irlandese.
Questi ghignò soddisfatto. «E a te, Harry?» si rivolse poi al capitano, il quale «Sì... sì, in realtà.» proferì continuando a tenere il suo sguardo fisso su Louis, però lui stava ancora cercando di leggere il pavimento, o qualcosa di simile.
«Lou,» lo chiamò poi Zayn, «ci parli un po' della tua famiglia?» aveva chiesto. Allora OcchiBlu iniziò a raccontare un po' di cose sulla propria famiglia, però ne parlò abbastanza superficialmente. Disse della sua amata madre, Johannah, di tutte le sorelle più piccole, Lottie, Fizzy, Daisy e Phoebe e di quanto volesse bene a tutte loro, ma alcune volte erano davvero rumorose; disse del suo patrigno, ma non accennò a suo padre. Poi fu il turno di Harry (anche se lui aveva ribattuto che loro sapevano già della sua situazione familiare). Harry parlò direttamente a Louis, il quale gli prestò molta attenzione anche se non voleva mostrare tutta quella importanza. Gli svelò di avere anche lui una sorella, Gemma, e un patrigno, Robin. I suoi, Anne e Desmond, avevano divorziato quando lui aveva solo sette anni, ma erano rimasti amici, per quanto potessero esserlo.
Ma anche lui non andò oltre, in profondità.
Dopo di che fu chiesto a Louis quale fosse il film preferito, Grease, quali fossero i suoi generi di film, libri e musica preferiti (romantici, romanzi rosa e, inaspettatamente, musica electropop), quale fosse il suo colore preferito, verde, cose così.
Ad Harry vennero chieste le stesse cose e le rispettive risposte sono: Love Actually, Le Pagine Della Nostra Vita e Titanic (aggiunse che decidendolo ad alta voce si sentiva molto ragazzina), gli piacevano molto i film strappa lacrime, la musica Soft Rock, i libri pieni di poesie, il suo colore preferito era l'azzurro.

«Harry, sei vergine?» chiese retorico Niall per poi rispondersi da solo «ma per favore, mi farei scopare anche io da te, figurati se hai mantenuto la tua castità. Louis, tu sei vergine?». Louis scosse la testa stringendo le spalle cercando il modo di farsi più piccolo, ovviamente era vergine, ma non lo avrebbe mai detto. Che sfigato sarebbe stato poi?
«Davvero? Wow, e con chi hai pers-»
«Niall, ora basta con le domande.»
«Ma io-!»
«Ma tu ora vieni a mangiare un gelato con noi, mh? Voi ragazzi state pure qui» suggerì Liam.
«E, Lou, scusa per le domande idiote dell'irlandese. La tinta gli ha probabilmente ossigenato pure il cervello.» scherzò Zayn sorridendogli. I tre uscirono dalla stanza facendo rimanere soli Harry e Louis.
Non stavano soli, insieme, dal pigiama party (ora si che sembrava una ragazzina, Louis) a casa dell'ultimo ed era abbastanza imbarazzante restare in silenzio guardandosi in faccia.

«Mh-»
«Veramente non sei più vergine?» lo guardò Harry aggrottando le sopracciglia.
«Sì...» sussurrò Louis mentendo.
«Ah...» il riccio corrugò le labbra, «mh... puoi chiudere gli occhi?»
Il liscio chiuse gli occhi dopo aver guardato stranito il capitano. Lo sentì spostarsi per arrivare d'innanzi a lui gli afferrò le mani mettendosele dietro al collo. Styles prese un respiro e afferrò delicatamente le guance di Louis sussurrandogli di stare fermo quando lo sentì sussultare, si avvicinò lentamente e fece scontrare le proprie labbra con... la guancia soffice del più basso.
Ancora una volta non ce l'aveva fatta, mascherò la sua intenzione con un abbraccio forse un pochino più che amichevole.

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Here I am!

Eccomi qui con un nuovo capitolo e.... non li ho fatti baciare, no. Cioè, l'intenzione era quella, però poi ho pensato che Louis avesse bisogno di un primo bacio più romantico che una pomiciata nella camera di Zayn.  Hey, non guardatemi così! Prendo molto seriamente i miei personaggi, sono una parte di me...

Spero che la storia vi stia piacendo.

Love ya xx

Anthos // l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora