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Harry la mattina seguente, quando si era svegliato, aveva notato che Louis aveva un comportamento strano, non parlava affatto e se doveva rispondere lo faceva a monosillabi oppure con un movimento della testa. Okay che al piccolo non piaceva molto parlare, ma quando si rifiutò di rimanere con il riccio per un po' di coccole, quest'ultimo si stranì maggiormente. Ma decise di non darci troppa importanza e lasciarlo andare a casa. Anche se il suo fidanzato lo deviò quando cercò di baciarlo e gli disse che non voleva essere portato a casa perché ci voleva andare a piedi.
E casa di Louis distava quasi venti minuti. Comunque.

OcchiBlu aveva fatto in tempo ad uscire di casa prima di scoppiare a piangere. Il suo ragazzo non lo amava più, forse non lo aveva mai fatto. Probabilmente, come gli aveva detto, lo voleva solo per fare sesso. Gli voleva solo togliere la verginità e giocare con i suoi sentimenti. Proprio come temeva sin dall'inizio. Si odiava, si odiava così tanto! Perché doveva essere così stupido? Ma cosa aveva per la testa? Pensava che qualcuno lo volesse? Forse anche Zayn, Niall, Liam e Morgan facevano parte di quella... che cosa era? Magari una scommessa?
Anche Harrison, Tyler e Jonathan collaboravano? Ovvio, che domanda idiota. Stupido, stupido Louis!
Avrebbe dovuto aspettare più a lungo, se non il matrimonio almeno qualche mese di relazione. Ma Harry era stato così dolce... si morse il labbro al pensiero del suo ragazzo che lo abbracciava e coccolava durante tutto l'atto. No, non poteva pensare a queste cose. Non poteva credere a quelle bugie! Si asciugò l'ennesima lacrima calda.
Come poteva essersi sentito così amato le prime volte? Non erano altro che menzogne. Harry avrebbe dovuto intraprendere una carriera come attore.

Con questi pensieri arrivò a casa.
Decise di precipitarsi in camera di sua madre ad aspettarla mentre lei era a lavoro. Per fortuna nessuno era sveglio, le sue sorelle preferivano dormire a lungo di domenica mattina. Però doveva muoversi, le gemelline si sarebbero svegliate presto. Sapeva che Dan era andato in Francia per un viaggio di lavoro, quindi niente più poteva fermalo dal buttarsi sul letto di sua madre. E ancora una volta, fece in tempo a nascondere la faccia nel cuscino prima di lasciarsi andare a una serie di singhiozzi che facevano male alla gola.

Johannah tornò a casa e le gemelle Daisy e Phoebe gli saltarono in braccio.
«Mamma!» esclamò Daisy sorridendo e aggrappandosi al collo della donna. Phoebe invece sorrideva, ma non era solare come al solito, aveva solo un sorrisino a labbra serrate e occhi brillanti.
«Phoebe, va tutto bene?» chiese preoccupata che avesse preso qualcosa tipo febbre o raffreddore e si smentisse stanca.
La bimba annuì, «Perché Boo è in camera tua e ha la stessa faccia di quando Dy piange?» domandò curiosa.
«Boo stava piangendo in camera mia, amore?» vide la bambina annuire nuovamente, sospirò.
«Va bene, che ne dite se andate a vedervi qualche cartone mentre vado a cambiarmi e poi a preparare il pranzo?» le due gemelle scalpitato per scendere e andare a vedere i cartoni, Jay non voleva che si abituassero a stare troppe ore davanti alla televisione.

Salì in camera sua e vide suo figlio dormiente mentre stingeva il suo cuscino. La sua faccia era arrossata, proprio come se si fosse addormentato piangendo.
Si cambiò velocemente dalla divisa da infermiera e si sedette vicino al ragazzo accarezzandogli la guancia. Scottava, probabilmente aveva anche qualche linea di febbre. Gli spostò la frangia da davanti agli occhi e osservò l'espressione corrugata e ferita che aveva nel sonno.
Cosa era successo al suo bambino? Oh, povero piccolo. Si abbassò a baciargli una tempia e capì che, sì, Louis si era preso la febbre.
«Amore..» lo chiamò accarezzandogli una guancia.
«Tesoro, svegliati..» lo scosse un pochettino. Sospirò e spostò una mano sul suo fianco non vedendo segni di risveglio nel figlio.
«Lou...» parlò a voce un po' più alta e il ragazzo finalmente sfarfallò le ciglia.
«Mamma..» singhiozzò ricominciando a piangere.
Johannah sospirò nuovamente. A quanto pare le gemelle avrebbero dovuto aspettare più a lungo.

«Amore, che è successo, vuoi dirmelo?» chiese con la sua solita vice premurosa. Louis annuì freneticamente e incominciò.
«Io e Harry abbiamo scopato già parecchie volte ormai e-» venne subito interrotto.
«Louis William, non ti permetto di usare queste parole in casa mia!» lo rimproverò Jay.
«Ma.. è quello che abbiamo fatto...» pianse il piccolo.
La donna scosse la testa, «Voi fate l'amore.».
Questa volta fu Louis a scuotere la testa, «No. Be', come biasimarti, anche io la pensavo così fino... fino a ieri...» arrossì ed abbassò la testa.
La madre lo guardò confusa.
«Noi... volevamo festeggiare i nostri quattro mesi insieme e lui mi ha regalato-»

"Dodici rose rosse. Il colore delle tue labbra quando ti bacio. Il colore delle tue guance quando arrossisci. Il colore del mio cuore che mi tiene in vita solo per amarti. Mio Anthos.

Il tuo fidanzato."

«e io avevo pensato-»

«Morgaaaan! Ho bisogno che mi accompagni a un negozio di intimo!»

«E allora lui mi ha detto:»

«Amore mio, sei così sexy che tu farei mio con queste addosso.»

«E poi l'ha fatto! Non ci posso credere! Mi ha solo usato, per tutto questo tempo mi ha solo usato e mi fa schifo! Perché io lo amo, lo amo per davvero e non ho mai dubitato del mio amore per lui. Lo amo da molto tempo prima che lui solo mi notasse o che sapesse del mia esistenza.» singhiozzò con voce rotta.
«Amore, non urlare e non stressarti che può succederti qualcosa..» lo informò preoccupata la madre, «Penso che tu abbia la febbre e possa perdere i sensi se continui così.».
«Posso anche morire senza il suo amore, non mi interessa più.» si asciugò le lacrime.
«Perché pensi che lui non ti ami? Okay, ha perso un po' di condizione, ma non capisco dove sia il problema...» aggrottò la fronte.
«Il problema è che non mi sono sentito amato, solitamente quando lo facciamo lui mi tratta come se fossi la sua principessa e mi chiede sempre se mi vanno bene le cose che facciamo, invece ieri è stato "voltati, mettiti così, alza la gamba, mettiti cosà" e per non dirti che si è addormentato subito dopo!»
La donna rise quando le fu riferito che il figlio era la principessa del suo ragazzo, «Boo, voi uomini vi addormentate sempre subito dopo aver fatto sesso, o l'amore. Questo non significa niente, anzi, ha goduto così tanto che ha consumato tutte le sue forze... a te non è piaciuto?».
Louis arrossì, «Sì, mi è piaciuto...» borbottò.
«E scommetto che neanche tu eri così pieno di energie..» vide il ragazzo annuire.
«Sì, ma... per quanto riguarda il sentirsi amato?»
«Amore, hai diciassette anni e una mente brillante, lui ne ha venti ed è più che maturo, parlatene! Così si fa nel mondo dei grandi! Parlare e ascoltarsi sono due cose fondamentali per una coppia.»
«Quindi mi ama?»
«Forse tu non hai mai visto come quel ragazzo ti guarda...»
Il piccolo si morse il labbro.

Anthos // l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora