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Se il viaggio di andata era sembrato lungo, il viaggio di ritorno sembrava infinito.
Niall dormiva scomodamente sulla spalla di Zayn che invece era intento a starsene zitto e scrutare il paesaggio che scorreva veloce fuori dal finestrino. Louis cercava di evitare gli sguardi confusi che Harry gli rivolgeva attraverso lo specchietto e Liam si torturava le labbra turbato dal comportamento di Zayn quella mattina.
Dopo che Niall scese barcollante dalla macchina sentendo già le urla di sua madre arrabbiata per le sue condizioni, Liam decise di indagare.
«Zayn.» lo chiamò la prima volta per venire ignorato.
«Zayn?» ripeté, ma il corvino non sembrava aver alcuna voglia di conversare. Tanto da lì a qualche minuto sarebbe dovuto scendere e non avrebbe visto Liam per qualche giorno ancora.
Il castano sbuffò.
Harry rallentò in prossimità di casa Malik e Zayn scese biascicando un mezzo saluto. Liam salutò l'amico con voce vivace, ma in cambio ottenne solo uno sguardo torvo. Corrucciò la fronte mentre il riccio ripartiva.
«Qualcuno sa che cazzo prende a Zayn?» chiese ai compagni di viaggio.
Harry scosse le spalle, ma Louis sapeva. Louis sapeva fin troppo bene cosa stesse passando per la mente del suo nuovo amico, forse la stessa cosa che stava provando lui. Si mordicchiò le labbra nervoso. Da una parte moriva dalla voglia di aiutare i due a riappiccicarsi, anche se Liam non sapeva nulla, ma dall'altra non voleva impicciarsi nei loro affari.
«Lou, tu e Zayn avete passato la notte insieme,» Harry si fece più attento alla conversazione e si schiarì la voce, «sai per caso perché è così?» chiese curioso Liam.
Il più piccolo gonfiò le guance, e ora?
«Avrà avuto sonno.» commentò insicuro.
Liam scosse la testa, «No, no. Zay è diverso da così quando ha sonno. È proprio incazzato. Sai cosa è successo?».
«Liam, Zayn è innamorato di te. Lo vuoi capire o no?» intervenne Harry con disinvoltura.
Liam e Louis sbarrarono gli occhi stupiti.
«Harry! Era una cosa che si dovevano dire loro, insomma!» lo sgridò.
Il conducente fece per l'ennesima volta le spallucce, «Zayn non glielo avrebbe mai detto, che ci possiamo fare?».
Louis scosse la testa, mentre Liam ancora in shock ordinò a Harry di fare manovra e tornare indietro.
«Come vuoi amico.»
In cinque minuti si trovarono nuovamente di fronte alla villetta della famiglia di Zayn, Harry e Louis augurarono buona fortuna al loro amico e Liam si avviò.

«Ti va di passare davanti? Ti porto in un posto.» chiese Harry.
Louis balbettò un "va bene" e con fare quasi impacciato si accomodò nel sedile davanti.
«Dove mi porti?» domandò con voce sommessa. Come risposta ricevette solo un mezzo sorriso.

La meta era il parco giochi al lato della strada che portava verso casa di Harry.
«È bello qui.» commentò Louis per spezzare quel silenzio imbarazzante che si era formato. Erano seduti sullo scivolo, uno accanto all'altro. Le loro gambe si sfioravano e il fatto non sembra creare problemi a nessuno dei due.
Harry prese un gran respiro.
«Lou.» chiamò non distogliendo lo sguardo dai piedi.
«Sì?»
Il riccio alzò lo sguardo e incontrò gli occhi blu più belli del mondo. «Mi piaci da morire.»
Il più piccolo arrossì per la schiettezza. Si morse il labbro e guardò in lontananza per un attimo. Non ci poteva credere, stava succedendo.
«Mi dispiace avertelo detto in quel modo per la prima volta, ero nervoso e non volevo che tu pensassi che fosse un altro a mandarti i fiori.»
Il liscio tornò a guardarlo, «Anche tu mi piaci.» sussurrò imbarazzato.
«Davvero?» il viso di Harry sembrò illuminarsi e quando vide l'altro ragazzo annuire con un sorriso timido si lanciò sulle sue labbra. O quasi.
Louis si spostò appena in tempo e le labbra di Harry si scontrarono sulla sua guancia.
Al che Harry, abbastanza confuso, si allontanò quel minimo per guardarlo negli occhi e allora Louis «Ho dei principi sai.» lo informò ridacchiando.
Il riccio quindi si allontanò con una fossetta ad accompagnare il suo sorriso, «Ah sì? E dimmi, quali sarebbero?»
«Beh, innanzitutto voglio degli appuntamenti, e forse al terzo potrò concedermi.»
«Ah, bene. Quindi niente bacio fino al terzo appuntamento?»
Louis annuì. Harry trovò la cosa tanto tenera, moriva dalla voglia di assaggiare quelle sottili labbra però.
«Così sia, domani ti passo a prendere e ti porto all'appuntamento più bello che tu abbia mai avuto.»

Ed anche l'unico.

Anthos // l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora