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Il lunedì dopo non facevano altro che stare attaccati, come sempre d'altronde.
Avevano ricevuto un richiamo perché "non accetto questo tipo di effusioni nella mia scuola" o perché il preside era dannatamente rompicazzo -secondo Harry- ed era soltanto severo e un po' all'antica -secondo Louis.
Eppure, quando nessuno li vedeva si scambiavo qualche bacio un po' più passionale del dovuto.
Comunque i sorrisi non mancavano mai, neanche le frecciatine da parte di Harry e i rossori di Louis, se è per quello.
Ora invece si trovavano a mensa, perché loro facevano tristemente due pomeriggi su cinque e il lunedì rientrava in quei giorni.
Liam e Zayn non si parlavano, non si guardavano nemmeno, ma si riusciva a vedere lontano un miglio che i due si stavano pensando reciprocamente. O forse il castano si stava facendo anche delle domande sulla propria sessualità, come da ben più di due settimane, ormai.
Invece, Harry e Louis erano- possibile che questi due debbano sempre stare così appiccicati? Oppure, a Louis faceva schifo sedere sulle sedie? Che cosa fast- no, scherzo, credo che sia dannatamente dolce.
Niall aveva invitato Morgan al tavolo e sembrava aver attenzioni solo per lei, quindi non badò molto alle sue ship preferite.
Vi ho già parlato del preside? Be', secondo voi chi potrebbe mai essere stato ad entrare molto casualmente nella mensa e aver fulminato i nostri Larry- Niall sta contagiando anche me, scusate- con lo sguardo costringendo Louis a scendere dalle gambe del proprio ragazzo? Già, proprio il preside Dixon. Il riccio roteò gli occhi ma diede una piccola pacca alla coscia di Louis per farlo scendere. Ovviamente il più piccolo non fece che arrossire e scendere da lui.
«Bro, ti puoi spostare così Louis rimane vicino a me?» chiese Harry a Zayn. Il moro lo guardò come se avesse confessato l'omicidio di un bambino.
«No!» esclamò. Gli dispiaceva molto, ma non voleva assolutamente andare vicino a Liam. Neanche per sogno.
«Zayyyyy!» il capitano gli diede un leggero pugno sulla spalla, ma Zayn fu irremovibile.
«Non c'è problema, Haz. Non mi dispiace stare un po' vicino a Lee.» sorrise Louis facendo ridacchiare Liam per la prima volta in quella giornata.
Vi ricordate cosa successe al bagno della scuola un po' di tempo fa? Quel tipo... Tyler- Taylor- Trevor- T e qualcosa Adams... ci aveva provato con il nostro piccolo Louis. Evidentemente non gli erano bastate tutte le botte che aveva preso da Harry, perché fu esattamente lui che si avvicinò al tavolo dei cinque amici più Morgan. Sì, si avvicinò, ammiccò a Louis e continuò per la sua strada.
Quello che si fermò fu il ragazzo dietro di lui.
«Hey, bellissimo. Io sono Jonathan e tu sei la mia prossima conquista.» sorrise sornione.
Il piccolo arrossì, «V-veramente io s-sono-» tentò per venire interrotto dall'altro.
«Sei veramente felice di unirti al mio tavolo. Lo sono anche io, piccolo.» lo prese per mano e lo trascinò via.
Louis era quasi sull'orlo delle lacrime e guardava indietro, dritto negli occhi di Harry con sguardo supplichevole. Ma egli si alzò e lasciò la mensa.
Il liscio si voltò piangendo silenziosamente e seguì il ragazzo.
«Ragazzi, ecco a voi il mio nuovo fiorellino!» lo presentò Jonathan prendendolo per un fianco e baciandolo a stampo su una tempia.
E lui era anche troppo debole per replicare.

Zayn, Liam, Niall e Morgan osservarono passivi la scena da lontano. Ma sicuramente non sarebbero stati fermi ancora per molto.
«Dobbiamo fare qualcosa.» proferì il moro.
Liam alzò lo sguardo nel suo e, per la prima volta da quel giorno in cui il castano era andato a casa del pakistano, si guardarono negli occhi.
Zayn si morse il labbro quando Liam annuì.
Però poi entrambi abbassarono il viso e arrossirono.

Niall sorrise nonostante l'accaduto e Morgan era abbastanza confusa dalla situazione.

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