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Sfortunateamte quel weekend era passato troppo in fretta e i nostri cinque ragazzi non riuscirono più a frequentarsi anche fuori da scuola. Si sa che i professori dicono sempre agli alunni di non ridursi all'ultimo con lo studio quando loro sono i primi ad ammassare le verifiche le ultime due settimane prima delle vacanze di Natale. Liam aveva proposto agli altri ragazzi di fare un'uscita-studio (Louis l'aveva interpretata come una richiesta di aiuto tacita) e il più piccolo si era ritrovato ad annuire per poi pensare che non aveva quasi nessuna materia in comune con lui, era più piccolo di due anni e non aveva modo di aiutarlo, Liam gli disse che non c'era problema e lo aveva rassicurato con un sorriso più che tirato (Louis lo percepì come un pianto disperato velato). Avevano studiato geometria insieme, anche con Niall, e lo aveva aiutato a fare uno schema di storia per aiutarlo a memorizzare meglio le informazioni.
Quella fu l'ultima volta che uscì con i due, per i rimanenti giorni si era chiuso in casa a studiare, non che ne avesse avuto bisogno, anzi era solo un ripasso per lui, poiché era già a metà strada essendo stato attento in classe.
Non sentì più Harry, Zayn ancora meno. Gli mancava vedere il riccio; non che non lo vedesse a scuola, in corridoio si sorridevano, ma gli mancava sentirlo vicino, il calore del suo corpo a confondersi con quello del riccio.
Il liscio sospirò stringendo al petto la sua coppia di "Nei Tuoi Occhi" di Nicholas Sparks, in effetti si sentiva come Colin a inizio del libro, totalmente invisibile e dimenticabile.
Aprì il suo armadietto con la testa fra le nuvole e- oh, un mazzo di fiori riposava sui libri.
Si morse il labbro cercando di non mettersi a saltellare, quello era il secondo fiore che riceveva.

Margherita.
Bellis Perennis.
Semplice e spontaneo come te, mio Anthos.

~E

Ammirò i petali di un bianco candido.
Ha sempre pensato che la margherita assomigliasse al sole. Lo splendente giallo del capolino incoronato dal bianco niveo dei fragili petali.
Lo portò al naso e l'odore di purezza inebriò le sue narici. Arrossì vistosamente nascondendo un sorrisino dietro al mazzo.

Lo schiarirsi della voce di qualcuno lo riportò alla realtà. «Amico, che sono questi?» gli chiese Zayn toccando un petalo. «Delle margherite» rispose sognante Louis. «Questo lo vedo.» disse ovvio il moro, «Ma io intendevo da parte di chi?» continuò poi. Il castano alzò le spalle borbottando che non aveva idea di chi fosse quel E. Allora l'altro ragazzo iniziò a pensare a chi potesse essere, ma non gli veniva in mente nessuno; Louis ammirava solo la bellezza dei fiori.
E come un tornado, Niall arrivò scontrandosi contro la schiena del corvino il quale lo guardò abbastanza scazzato rimproverandolo dicendogli di fare più attenzione a , riporto le parole esatte, "dove cazzo mettesse i suoi fottuti piedacci irlandesi che servivano solo ad andare al merdoso pub vicino a casa".
«Louuuu, e quelli?» il biondo ignorò Zayn strappando dalle mani del castano il bigliettino che teneva in mano.
«Uhm vediamo... E... Ed.. Ed Sheeran! Oppure Eleanor Calder, o Eiden Grimshaw!» esclamò entusiasta il biondo. «Amico, Aiden si scrive con la A.» Lo corresse Zayn. «In Irlanda lo diciamo in modo diverso.» il moro alzò gli occhi «Questo perché voi irlandesi siete stupidi, e poi siamo in Inghilterra quindi lo dici come si deve dire.» il biondo si finse offeso.
«Si può dire in entrambi i modi, ragazzi, ma non penso che nessuno di loro possa avermi mandato i fiori: Ed Sheeran è in Tour, Eleanor Calder è una ragazza abbastanza apatica e Aiden non sa neanche della mia esistenza.» disse Louis osservando i fiori.
«Credimi, Lou, tutti ti vogliono... comunque E-» continuando a pensare Niall quando venne interrotto da Louis «Tutti mi vogliono? Quindi anche Ha- uhm...» ridacchiò imbarazzato per aver parlato senza pensare, il che accese una lampadina sulla testa di Zayn «Sai quale nome inizia con E? Edward...» proferì poi guardando Niall malizioso. «Edward? Non conos- Oh! Edward...» capì l'irlandese. L'unico a non capire chi potesse essere Edward era Louis, il quale rimase a guardare confuso i due amici che sembravano star intrattenendo una conversazione silenziosa fatta di sguardi e ghigni. «Chi è Edward?» chiese ricevendo in risposta solo un'alzato di spalle e un «Non lo so... dovrai scoprirlo da solo.» da parte di Zayn e la loro uscita di scena.
Louis rimase con il mazzo di fiori fra le mani, il bigliettino incastrato fra l'indice e il pollice a guardare la massa di studenti che passavano davanti a lui raggiungendo le proprie classi.
Chi era Edward?

Anthos // l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora