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Smut, solita storia: se non volete leggere e blabla passate al prossimo capitolo.


Alla fine il "venerdì sera" divenne magicamente "venerdì tutto il giorno".
Si erano trovati venti minuti prima dell'inizio della scuola e si erano scambiati messaggi per tutta la durata delle lezioni. Si erano sbaciucchiati contro l'armadietto di Louis durante l'intervallo e quando la scuola fu finta passarono da casa di lui solo per prendere un cambio.
Anne, la mamma di Harry, era stata avvisata e aveva aggiunto un posto in più a tavola.
Loro tre avevano mangiato un buonissimo pranzo fatto in casa e Louis e Anne avevano avuto occasione di conoscersi.

Dopo mezz'ora che Robin arrivò casa, i due genitori era già partiti per la lontana Holmes Chapel.
Ed Harry non poté esserne più felice.
«Lou...» lo chiamò baciandogli sensualmente il collo, «forse è meglio iniziare con quella cosuccia che avevamo in sospeso, che ne pensi?».
Il liscio distolse lo sguardo da Spongebob- solo non... non fate domande- e guardò confuso il suo ragazzo.
«Che cosa?» domandò non avendo idea di cosa stesse parlando il riccio.
«Piccolo...» il capitano portò una mano nel suo interno coscia e strofinò la patta un paio di volte prima di aprirla spudoratamente e accarezzare la sua intimità da sopra il tessuto dell'intimo. Il tutto senza mai togliere lo sguardo dalla faccia del suo piccolo e innocente fiore.
Louis ebbe uno spasmo allo stomaco susseguito da un gemito quando sentì la mano di Harry su di sé.
«Quindi, amore?» questa volta il più grande si sporse a succhiargli il lobo. Fece un poco di pressione sul membro del più piccolo e questo aprì la bocca in un gemito silenzioso.

Il liscio annuì, così Harry spense la televise dal telecomando e fece stendere OcchiBlu sotto di lui con la mano che aveva preso a muoversi in un moto circolatorio contro la sua intimità ormai indurita quasi del tutto.
Louis cercò subito un bacio, il quale gli venne servizio con tanto di lingua, giusto un pizzico di saliva e denti. Harry era già totalmente duro, e pare che anche il più piccolo lo fosse dopotutto.
«Haz...» gemette OcchiBlu nella bocca dell'altro.
«Okay, piccolo, andiamo a farci le coccole a letto, mh?» domanda retorica visto che non ci ripensò due volte prima di prendere il suo piccolo ragazzo in braccio e dirigersi nella propria camera mentre si faceva baciare il collo.

Quando entrambi furono sul letto- o meglio Louis era incastrato sotto l'ampio petto del suo amante- Harry prese a strisciare i loro fianchi insieme cercando di infilare la lingua in gola all'altro.
«Che ne dici se sperimentassimo un po' di cose nuove?» chiese il riccio sorridendo quando si staccarono per l'assenza d'aria.
Il più piccolo annuì nuovamente.
Il capitano gli tolse tutti vestiti per poi sfilarsi anche i suoi senza alcun imbarazzo, fece girare il suo ragazzo e gli palpò una natica.
«Oh, amore mio... sei bellissimo, bellissimo..» biascicò contro la suo collo facendogli venire i brividi. Lasciò un ultimo bacio sulle labbra del più basso prima di spostarsi sulla sua spina dorsale. Lasciò bagnati baci su tutta la lunghezza della sua schiena e quando arrivò alle fossette di venere ci immerse la lingua.
«Quanto amo il tuo corpo, amore mio..» sospirò prima di abbassarsi e mordere una delle natiche morbide del suo piccolo. Suddetto gemette e alzò leggermente il sedere ricevendo altri leggeri morsi e qualche succhiotto. Harry passò la lingua fra i due glutei e il liscio gemette il suo nome.
«Ti piace, piccolo? Vuoi che continui a leccare la tua piccola apertura stretta stretta?» quella di Louis non fu affatto una risposta più un "sisisisisisisisisisi" coperto da un piccolo gemito.
Allora il riccio, sorridendo, si mise a baciare e marchiare le sue cosce ricevendo in risposta un «Harry, ti prego..» sussurrato con un tono così supplicante che non poté altro che separare le chiappe così perfette di OcchiBlu e infilare la sua lingua nella piccola apertura.
«Aaah!»

***

Infilò anche il terzo dito dopo almeno sette minuti- anni per Louis- che sforbiciava dentro al suo sedere. Non lo faceva per prepararlo, o almeno non solo, ma più che altro per stuzzicarlo ancora e ancora. Il più basso era venuto solo grazie alla sua lingua dentro di lui sorprendendo Harry che non si aspettava affatto quello, nessuno era mai venuto solo per il lavoro della sua lingua. Così, il capitano decise che lo avrebbe fatto venire fino allo sfinimento. E quando sentì le pareti del suo ragazzo stringersi contro le sue dita, capì che era più che vicino al secondo orgasmo.
«Tesoro, che ne dici di girarti, mh?» chiese stringendogli una natica. Louis annuì e si girò subito a pancia in sù. Il capitano si sporse leggermente per baciarlo sulle labbra, ma non troppo visto che voleva assaggiare il non-così-grande cazzetto del suo piccolo. E se non si fosse capito, Louis era il suo piccolo in tutti i sensi, tutti.
Lo leccò e baciò prima di prendere la sua punta in bocca, e OcchiBlu era davvero troppo sensibile per contenersi.
«Ha-ha-haz... mmmh..»

***

Harry si stava spingendo nel magnifico sedere di quello che era, ormai, un piccolo pasticcio di gemiti, ansiti, sudore e tanto tanto amore. Gli aveva preso le gambe, messe sulle proprie spalle e aveva preso a scoparlo velocemente.
Louis si mordeva le labbra a sangue, il suo corpo tremava e il suo stomaco si contorceva ogni volta che il suo ragazzo martellava sulla sua prostata.
Ora i gemiti assomigliavano di più dei a miagolii e stava piangendo dal piacere che stava provando.
Aprì gli occhi quando sentì Harry dire «Vieni, piccolo. Verresti ancora per me, mh?». Scosse violentemente la testa, «Non ce la faccio, Haz. Non ci riesco, mi fa male...». A quelle parole il riccio si abbassò su di lui per baciarlo e smise di spingersi in lui.
«No, no, no! Continua, ti prego! N-ne ho bisogno.» pianse maggiormente il più piccolo.
«Amore, guardarmi...» esalò Harry alzandogli il mento. «Anthos..» lo richiamò non vedendolo aprire gli occhi, ma quando lo fece, due pozzi azzurri come l'acqua più limpida impregnati di piacere come una sudicia spugna lo invasero come se fossero cinquanta tsunami insieme.
Il riccio unì le loro labbra del primo vero bacio dolce di quel giorno.
«Muoviti, Harry, muoviti...» lo implorò Louis.

Vennero pochi minuti dopo. Louis scoppiò in quelle poche gocce rimaste in lui, ma Harry invece ebbe un potente orgasmo che riversò completamente nel preservativo quando vide il suo amore tremare e inarcare la schiena in quel modo così violento quando venne. Il riccio accompagnò entrambi nell'orgasmo continuando a pompare dentro di lui.
«Ti amo.» si scambiarono a vicenda con voce rotta dalla goduria.

***

Il capitano prese in braccio il suo piccolo e si adagiò nella vasca piena di acqua calda. Prese il bicchiere pieno di aranciata e lo portò alla bocca di un Louis quasi del tutto addormentato.
«Bevi, piccolo...» sussurrò incastrandogli la cannuccia fra le labbra. Louis bevve la bevanda senza tante cerimonie anche se non aveva propriamente voglia di bere in quel momento.
Era appoggiato sul petto nudo e bagnato dell'altro, la fronte sulla sua spalla e le braccia ancora introno al suo collo.

Harry pulì entrambi e non fece troppa fatica ad asciugarli e infilarli a letto.
Tuttavia non si addormentarono subito, si stavo scambiando pigri baci quando il più grande disse «Sei così bello...» con una voce così tenue che non sembrava neanche la sua.
«Siamo al buio, come fai a dirlo?» domandò Louis con voce strascicata dal sonno.
«C'è la luce nei tuoi occhi che ci illumina, mio Anthos.»
E lì Louis perse un battito, due, tre, sei. Capì di essere veramente innamorato del suo ragazzo, infatti
«Ti amo.» soffiò sulle labbra dell'altro proprio pochi istanti prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.
Proprio pochi istanti prima di sentire «Anch'io, non sai quanto...» da parte del riccio. Ma a lui stava bene così.

Anthos // l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora