Sono le 7.00 di mattina. Apro gli occhi, sembra tutto al solito... Invece no, vicino a me c'è Damiano che dorme profondamente. Decido di non svegliarlo, lasciandolo tranquillo ancora per un po'. Io mi alzo e mi stracchio. Prendo un maglioncino, il primo che mi capita e me lo metto. Lego i capelli in uno chignon disordinato e corro in cucina. Decido di preparare la colazione. Toast con nutella e spremuta di arancia e perché no, anche un caffè. Preparo quindi il caffè e cerco di non farlo rovesciare a terra. Poi entro in camera mia e sveglio Damiano.
- Damiano, Buongiornooo.
Ma lui non si muove completamente.
Allora decido di dargli dei piccoli schiaffetti sulle guance e di scombinargli i capelli che ormai da lisci erano diventati ricci. Lui apre gli occhi, prima uno e poi l'altro e rimane immobile e in silenzio a fissarmi.
- Buongiorno! Ti ho portato il caffè. Gli dico io sorridente.
Lui si alza lentamente (stiracchiandosi pure lui) e mi da un bacio sulla guancia.
Mi sorride e mi dice: - Buongiorno Marlena!
Si, mi chiama così per scherzo... Io gli faccio una smorfia e rido. Poi lui prende la tazzina e sorseggia il caffè.
- Come ti senti oggi? Mi domanda.
Io mi guardo il braccio e il ginocchio e rispondo:
- Un po' rotta ma tutto bene. Invece tu? Fammi controllare se hai ancora febbre.
Lui alza gli occhi. Poggio la mia mano sulla sua fronte, spostando i suoi ricci perfetti. Lui mi prende la mano e mi dice:
- Sto bene. Io lo fisso e lui fissa me. Per rompere lo strano silenzio mi alzo e gli dico che avevo preparato dei toast con la nutella e della spremuta di arancia.
- Sto andando a prenderli aspetta.
Vado in cucina e nella fretta mi cade un piatto che si frantuma in mille pezzi. Cerco di raccogliere i pezzi più grandi, ma mi taglio leggermente il pollice.
- Non ne combino una giusta.
- Che cosa è successo? Mi chiede lui a tono alto, perché era nella mia camera.
Io rispondo che mi era caduto un piatto ma era tutto ok.
- Sto arrivando con la colazione. Gli dico per non farlo alzare inutilmente. Apro la porta facendo attenzione a non farmi cadere niente che già era bastato il piatto.
- Eccoti servito! Gli dico con tono scherzoso imitando la voce di uno chef americano. Ridiamo. Lui apprezza molto la colazione, ma ad un certo punto dice:
- C'è troppo silenzio, non credi?
Io all'inizio lo guardo strano, ma poi capisco e gli dico che era vero.
- Mettiamo un po' di musica? Dai prendi il mio cellulare è dentro la borsa.
Lui si precipita subito verso la mia borsa e prende il cellulare, ma nel frattempo io avevo afferrato il cuscino del mio letto e glielo avevo tirato.
La borsa con tutto il suo contenuto era a terra compreso il quadernino dei disegni e le mie vecchie cuffie oltre a tutte le altre cianfrusaglie che mi porto in giro escluso le chiavi di casa. Lui si gira di colpo e mi guarda con aria di sfida.
- Ah si? Vuoi guerra e guerra sia!
Prende anche lui un cuscino e giochiamo a rincorrerci e a darci cucinate. Alla fine il mio chignon si era sciolto ed ero rimasta con i capelli liberi. Poi dico con il fiatone:
- Mi arrendo hai vinto. Lui se la ride.
- Mai sfidarmi cara. Mi dice sedendosi sul mio letto accanto a me.
Ma lo colgo di sorpresa quando di nascosto prendo il mio peluche preferito, un orsacchiotto bianco con due occhioni neri e glielo lancio dicendogli: - Mai arrendersi!
Lui stupito si ritrova quest'orsetto bianco fra le braccia e lo guarda sorridendo, ma lo posa quasi immediatamente. Prende il mio cellulare e apre spotify.
- Che metto? Mi dice lui, stavolta fissando il peluche.
- Fai tu. Gli dico io.
Parte una canzone, io non conosco il titolo ma la inizio a ballare lo stesso. Lui mi raggiunge e balla insieme a me. Mi prende per mano e mi fa fare dei giri. Io gli sorrido. Non sto pensando più a niente. In quel momento tutta l'energia negativa era svanita. Esistevano solo i suoi occhi. Ormai non sento neppure la musica. Aspe. Ma non ero io. Il cellulare si era spento.
Con sguardo dispiaciuto lo guardo, ma lui non si dispera e inizia a cantare.
-Che stai facendo? Gli chiedo io con uno sguardo confuso.
- Canto. Mi risponde semplicemente.
- Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire, quindi Marlena torna a casa che non voglio più aspettare. Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire, quindi Marlena torna a casa che ho paura di sparire. Mentre canta queste parole mi stringe a lui e balliamo. Io piango sorridendo. Lui prende la mia testa fra le sue mani e mi asciuga le lacrime. Poi mi riabraccia. Adesso lo sto abbracciando pure io.
- Grazie Dam. Gli dico mentre un altra lacrime mi scorre sul viso. Grazie di tutto.
Lui per farmi sorridere prende l'orsetto bianco e cerca di farlo parlare.
- Heyy ciaoo non piangere, ci sono io con te. Se stai con me non ti succederà nulla. Poi riprendendo il suo tono di voce normale.
-Te lo prometto. A queste parole Dam mi guarda fisso negli occhi ed io non posso fare a meno di abbracciarlo forte. Poi mi dice riprendendo il suo tono di voce normale: - Perché non andiamo dagli altri? Erano preoccupati per te ieri sera.
Io annuisco.
- Dai vai a cambiarti e si esce.
Vado quindi in bagno e mi preparo. Nel frattempo che mi trucco e mi vesto Damiano rimane da solo in camera mia. Vede il casino che abbiamo combinato e decide di raccogliere le cose che erano cadute dalla mia borsa. Quindi raccoglie tutto. Rimane colpito però dal mio libriccino dei disegni, che è caduto aperto in una pagina ancora bianca. Lo prende in mano e incomincia a guardarlo pagina per pagina. Osserva tutti i miei disegni fino a quando arriva all' ultimo, quello che avevo fatto ieri al parco. Vede questa ragazza accovacciata e in lacrime, si copre il viso. Dietro di lei delle figure mostruose. Quello che però fa rattristire Dam sono le lacrime ormai asciutte che segnano il disegno.
- Perché è così triste? Si chiede lui mettendosi una mano in fronte.
- Di solito è felice, sorride sempre. Maschera il suo dolore. Cosa le è successo?
Non si dà pace. Vuole scoprirlo. Dopo di che sistema tutto in borsa come era prima.
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Torna a casa || Damiano David
Romantik- Fu il tuo bacio, amore a rendermi immortale. Lui sorride e insieme sorrido anch'io. Non ho mai preso sul serio le frasi dei cioccolatini. Ma devo dire che dopo questa non crederò più nelle coincidenze. 🥇 chiarodiluna - 11/04/2022 🥇 storieperraga...