Torna a casa || Damiano David

27. Il suono del cuore

Si tira su.
Sospiro guardando il cielo che brilla di luna.
Il vento fa ondeggiare i miei capelli e insieme anche i suoi.

Adesso non ho neppure il coraggio di guardarlo in faccia (andiamo bene).
Stringo ancora la sua giacca mentre una ciocca di capelli mi scivola sul viso.
Riesco a sentire ancora tutto quel profumo che Alice mi ha spruzzato...
Ho capito, la prossima volta (se ci sarà) me lo spruzzerò io.

Sarà meglio che torni la giacca ad Ethan, non vorrei avere problemi con Dam.

- Hey Ethan.
Lui si volta.

- Tieni, prendi la giacca.

Ethan: - Tienila, c'è freddo.
Risponde con la voce calma.

- Non preoccuparti, sto bene.

Sto per toglierla quando lui mi blocca.

Ethan: - Ho detto tienila, non voglio che prendi freddo.

Siamo l'uno di fronte all'altro. Mi sistema la giacca rimboccandomela di nuovo.

Il mio respiro si blocca.

Tengo lo sguardo basso per evitare il suo, ma è tutto inutile. Il suo sguardo mi cattura. Guardandomi negli occhi mi dice:

- Ti proteggerò sempre, non voglio mai più vederti come quella sera.
Mi guarda serio ripensando al peggio.

Ethan: - Non farlo mai più.

Cerco di comprendere quello che in quel momento gli stava passando per la testa. Non avrei mai creduto che Ethan tenesse così tanto a me.

Ethan: - Questa sera vorrei proteggerti dal freddo, permetti?

Ride.

Non so se ridere o meno. Accenno un sorriso molto timido perché non sapevo realmente cosa fare.
Non ho detto nulla, ma dalla mia faccia si leggevano chiaramente due cose:

1. Sono persa nei suoi occhi, ciò si traduce con il diventare muta e in più paralizzata.

2. Non voglio che Dam lo sappia.

Mi tolgo la giacca.

- Ethan, ti prego. Prendi la giacca, sto bene.

Ethan: - Ho capito, tranquilla. Non voglio crearti altri problemi.

Afferra la giacca che era posata sul mio braccio sinistro.

- Ethan aspetta.

Si volta.

Lo guardo con gli occhi lucidi, che stanno per cedere alle lacrime.

Lui mi guarda.

- Ti voglio bene, non lo dimenticare.

Lui sospira e si gira andando verso gli altri.

Rimango sola, di nuovo.
Sola con te o mia luna.

Mi siedo a riva e afferro il quadernino dei disegni insieme alla matita, ormai immancabile nella mia borsa.

Mi chiedo...
Perché a me?
Perché a me una vita così complicata?

A volte mi sembra di stare in una di quelle fiction in TV.
Dove la protagonista si innamora del ragazzo perfetto per lei. Dove i due stanno bene insieme, si amano tanto.
Ma poi lei incontra un altro e tradisce il suo ragazzo.

Non lo farò mai a Dam. Non lo merita.

Mi chiedo però, come si concluderà questo episodio?

Sospiro mentre fisso con i miei occhi lucidi il quadernetto che tengo fra le mani.