3.

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Sono seduto sulla panca del mio pianoforte, e le mie dita scivolano con naturalezza contro i tasti, suonando le prime note. 

Mi re# mi re# mi si re do la
Do mi la si
Mi sol# si do

E 'per Elisa' inizia a riempire la stanza, i miei occhi si chiudono, continuando a suonare.

Mi re# mi re# mi si re do la
Do mi la si
Mi do si la

La musica riesce a trasportarmi, e la mia mente non riesce a pensare ad altro, tranne alle note che suono secondo dopo secondo.

Le mie dita schiacciano con leggerezza i tasti, e le mie mani sembrano muoversi da sole, mentre suono è come se prendessero loro il controllo.

Continuo a suonare, ed in quel momento una fragranza delicata invade le mie narici, mandarino e bergamotto, noce moscata, cuoio e garofano, poi l'odore del fumo, come se avesse appena spento una sigaretta, so alla perfezione di chi si tratta.

Sento il leggero calore del suo corpo, ormai seduto accanto a me, quindi apro gli occhi e porto lo sguardo su di lui.

A quel gesto sembra quasi imbarazzato, come se pensasse che, non abbia notato la sua presenza accanto a me.

Smetto di suonare e "in fine sei venuto" constato e lui annuisce.

"avevamo fissato una prova, no?" chiede, ed ora sono io quello che annuisce.

Riporto il mio sguardo sul pianoforte e "quindi non hai mai suonato?" chiedo.

Lui scrolla le spalle e "solo due volte, se non erro, ma comunque so leggere gli spartiti, mi piace molto studiarli" dice sorridendo.

"il problema è che faccio un po' fatica a suonare, come se all'improvviso perdessi il ritmo, oppure sbaglio spesso le note, e nell'alternare le due mani sono decisamente impedito" ammette ridacchiando.

"beh, sono qui per migliorare tutti i tuoi piccoli errori" affermo e lui sorride raddrizzando la schiena, direi che non vede l'ora di iniziare.

"Per Elisa ti piace?" chiedo e lui annuisce studiando gli spartiti davanti a se.

"molto, ma non l'ho mai suonata, penso sia anche abbastanza difficile" mi guarda, ed io avvicino la mia mano destra ai tasti, e suono le prime 9 note mentre Louis guarda attentamente i miei movimenti.

Ripeto la stessa cosa, le stesse note, poi faccio cenno a Louis di provare, e lui guarda le mie mani, poi lo spartito davanti a noi ed in fine i tasti, per poi suonare, sbagliando due note, ma niente di grave per essere il suo primo tentativo.

Gira il volto verso di me, abbastanza insicuro di quello che sta facendo, ed io gli sorrido appena, prendo la sua mano, e la poggio sul mio dorso destro, facendo scivolare le sue dita sulle mie, risuonando le stesse note di prima.

La mano di Louis segue in automatico la mia, così, una volta finito, sposto la mia mano, e lui prova a suonare le solite 9 note, senza sbagliarne una.

Così mi guarda e sorride immediatamente "sbaglio o le ho indovinate tutte?" chiede facendomi ridere.

"hai capito le note o sei stato fortunato?" domando e lui ridacchia.

"direi la seconda" ammette.

Sorrido scuotendo la testa ed inizio a spiegargli le basi, non mi sembra il caso di suonare Per Elisa alla prima lezione.

Passiamo un'ora e mezza così, Louis che continua a dirmi che dimenticherà tutto tra mezz'ora, ed io che rido nel guardarlo suonare, dovrò trovare una soluzione per fargli memorizzare bene i tasti sul pianoforte.

anonymous writer [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora