4.

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Ore 17, Louis arriverà tra mezz'ora.

Ed io sono qui, questa volta in piedi accanto al pianoforte, con degli spartiti tra le mani.

Louis mi ha detto di saper leggere gli spartiti ma di avere difficoltà con i tasti del pianoforte, devo inventarmi qualcosa, in qualche modo dovrà memorizzarli.

Mi avvicino ai tasti del pianoforte e 'do, re, mi, fa, sol, la, si' suono in ordine, pensa Harry, tu come li hai memorizzati?

Ed in quel momento nella mia testa si accende una lucina, un colpo di genio, o meglio, un vecchio ricordo.

Sorrido e vado a cercare dei piccoli post-it, una volta trovati, inizio a scriverci le note ed in fine torno davanti al pianoforte attaccandole nel posto giusto.

Può funzionare.

In quel momento Gemma varca la soglia della stanza, annunciando la sua presenza, ed io ne resto abbastanza sorpreso, c'è anche Eva con lei.

"Harry mi devi fare un enorme favore" mi supplica frettolosamente e si avvicina a me.

"che succede?" chiedo.

"ho avuto un imprevisto, e devo immediatamente correre in tribunale per un caso, Niall è fuori città, e non ho il tempo per cercare una babysitter, ti prego tieni Eva qui con te" dice guardandomi.

"Gemma io dovrei iniziare una lezione tra 15 minuti" porto lo sguardo da lei all'orologio. 

"ti prego, ti prego" dice guardandomi, ed io la guardo male, sa alla perfezione che non potrei mai dirle di no.

"grazie, sai che ti voglio bene" fa la ruffiana e mi lascia un bacio sulla guancia, per poi darne uno ad Eva e correre via.

Eva ridacchia immediatamente nel guardarmi e si avvicina a me, così io mi abbasso prendendola in braccio e lascia anche lei un bacio sulla mia guancia, circondando poi le proprio braccia attorno al mio collo.

"cosa facciamo? coloriamo?" chiede facendomi sorridere poi scuoto la testa.

"vuoi suonare il pianoforte insieme a me?" chiedo e lei sorride immediatamente per poi annuire.

Così mi avvicino e mi siedo sulla panca, ed Eva ora è seduta sulle mie gambe mentre inizia a premere tasti a caso sul pianoforte facendomi ridere.

"così ci cacceranno dalla scuola" rido e prendo una delle sue manine, e premo il suo indice su tutte le note, in ordine, senza creare un suono assordante.

Lei sorride e lascia la mia mano per batterle in segno di approvazione, "rifacciamolo!" esulta ed io sorrido, ripetendo le stesse note mentre lei guarda le mie mani incantata, quando la bambina prende l'inizia di suonare, quasi mi viene un infarto, ma Eva può sbagliare tutte le note che vuole.

"allora esiste qualcuno che suona peggio di me!" e la voce di Louis riempie la stanza facendomi sorridere.

"ehi! guarda che la mia nipotina è bravissima" la difendo accarezzandole i capelli e lei annuisce, mentre lui ridacchia, si toglie la giacca e la appende avvicinandosi poi a noi.

Eva continua a premere le sue piccole dita sui tasti e Louis sorride nel guardarla mentre si appoggia contro il pianoforte.

"ehi, tu mi stai rubando la lezione" fa finta di rimproverarla e lei gli fa la linguaccia facendomi ridere sommessamente.

Mi sposto un po' facendo spazio a Louis sulla panca e gli faccio segno di sedersi, e lui non ci pensa due volte.

Eva si gira verso di lui, smettendo finalmente di suonare quelle strazianti note, lo guarda e "come ti chiami?" chiede e Louis sorride.

anonymous writer [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora