17.

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È di nuovo lunedì, sono le 16:36 ed io ho appena finito la seconda lezione del giorno.

Infondo, mi erano mancati i miei alunni.

Ora sono seduto sul divano della stanza, col computer sulle gambe. Louis dovrebbe finire alle 17, è decisamente troppo presto per uscire e raggiungerlo.

Quindi semplicemente resto qui, a scrivere, e a far passare il mio tempo.

Finché non vedo Louis entrare nella stanza, con un enorme sorriso sulle labbra e un sacchetto di carta tra le mani.

Porto lo sguardo sul mio orologio, sono passati solo 10 minuti, chiudo il computer e "cosa ci fai già qui?" chiedo facendogli spazio sul divano e poggio il computer sul tavolino.

"ho finito prima" risponde sorridendo "ed ho portato dei biscotti" continua mostrandomi il sacchetto.

"con la marmellata?" chiedo e lui annuisce.

"non ho saputo resistere" confessa prendendone uno e porgendomelo.

"no grazie, ora non ho molta fame" gli sorrido.

"allora lo mangio io" afferma facendomi ridacchiare ed inizia a mangiare il proprio biscotto.

"com'è andata oggi?" domando e lui si appoggia a me, così circondo le sue spalle col mio braccio.

"straziante, come sempre" risponde ovvio. 

"sei decisamente troppo drammatico" dico divertito e lui scuote la testa continuando a mangiare. 

"dico sul serio! oggi avevo il turno in libreria, e tu non puoi nemmeno immaginare le richieste che mi fanno"

"devo iniziare ad essere geloso?" chiedo ed alza lo sguardo su di me. 

"non sai quanti vecchietti mi corteggiano" risponde facendomi l'occhiolino, facendo ridere entrambi.

"idiota" lo guardo e mi sorride, porgendomi l'ultimo pezzo del suo biscotto.

È di questo che vi parlavo, la naturalezza con la quale lo fa, come se nemmeno ci pensasse, come se ormai l'ultimo pezzo fosse automaticamente mio.

"grazie" dico prendendolo, per poi mangiarlo.

Poi si sposta dal mio corpo e incrocia le gambe sul divano, in modo da essere seduto di fronte a me "che succede?" chiedo e lui sorride.

"volevo chiederti una cosa"

"dimmi tutto" dico annuendo.

"questo weekend sei impegnato?" domanda e scuoto la testa.

Qualsiasi cosa ha in mente, non potrei mai essere impegnato.

"perché?" chiedo e lui continua a sorridere "quel sorriso mi fa paura" ammetto e lui ridacchia.

"la mia famiglia mi ha fatto una sorpresa, dicono che lavoro troppo e non mi prendo mai una pausa, quindi mi hanno regalato un weekend a Chamonix, in Francia, all'Alpina Eclectic Hotel, praticamente è già tutto pagato, la spa, l'attrezzatura da sci, le cene, tutto, devo solo portare qualcuno insieme a me" spiega "quindi, verresti con me?" domanda quasi speranzoso. 

"dici sul serio?" chiedo sbalordito. Io e Louis non abbiamo mai avuto nemmeno un vero appuntamento, quindi mi sarei immaginato qualsiasi cosa, tranne questa.

Lui annuisce e "se ti va" afferma.

"o mio dio, ovvio che mi va!" dico facendolo ridere e lo abbraccio.

"almeno sai sciare?" chiede abbracciandomi.

"vorresti farmi credere che tu sai sciare?" domando ridendo.

anonymous writer [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora