Vi siete mai resi conto di quanto velocemente passi il tempo?Passiamo giornate, ore, minuti, a non renderci conto di quanto velocemente quel momento sia passato.
Il tempo passa, corre, secondo dopo secondo, e noi siamo qui, come se quel secondo non fosse appena passato, come se noi, non ci rendessimo realmente conto di quanto il tempo stia volando via dalle nostre mani.
Passiamo ore intere a non fare assolutamente nulla, e a lamentarci del fatto che "stiamo sprecando il nostro tempo", "ci stiamo annoiando", allora perché non facciamo qualcosa? Continuiamo comunque a non fare nulla.
Spesso, troppo spesso, penso a quanto la mia vita sarebbe diversa se avessi sfruttato tutto il tempo che ormai ho perso, e se oggi fossi un chirurgo? Beh, non lo sapremo mai.
Ma pensandoci, anche in questo momento, il mio tempo sta passando, ed io sto semplicemente intrattenendo voi, mentre i secondi passano.
Così porto la mia attenzione all'orologio posizionato davanti a me, sono le 16:45, oggi è sabato, quindi alle 17:30 avrò la lezione con Louis.
Vedete? Non scherzavo quando dicevo che il tempo passa troppo velocemente, in questi giorni non ho fatto altro che suonare note su note, scrivere e cancellare bozze, per poi ritrovarmi che è sabato, senza nemmeno rendermene conto.
Rendermi conto di quante ora siano passate senza che io me ne accorgessi, quasi mi spaventa.
Ma le ore sono passate velocemente o sono io quello che le ha fatte volare? In fondo non vedevo l'ora che arrivasse sabato, ormai sappiamo tutti il perché.
I miei pensieri sembrano quasi degli scioglilingua, ridacchio al mio stesso pensiero ed esco dal bar.
Ero fermo al bar di fronte alla scuola, sono uscito molto prima del solito da casa, quindi era inutile richiudermi in quella enorme stanza, semplicemente in compagnia di un pianoforte.
Ma Louis solitamente arriva in anticipo, quindi decido di dirigermi verso la scuola.
Arrivo nella mia aula qualche minuto dopo, mi sfilo la giacca e la appendo all'appendiabiti, oggi non so, mi sento molto distratto.
Non ho molto da fare qui finché non arriverà Louis, quindi mi siedo sul divano che è di fronte al pianoforte, allungo la mano verso il tavolino e prendo il libro.
Questo libro è qui da mesi, e ho letto solo due capitoli.
Così lo apro, sfoglio le pagine ed inizio a leggere, ma nella mia testa è come se non stessi leggendo nessuna di queste frasi.
Ci sono solo tantissime parole che passano davanti ai miei occhi, come se io non ne capissi nemmeno il significato.
Questo mi porta a sospirare e chiudere il libro, ed in quel momento Louis è già nella stanza, che si sfila la giacca e mi guarda.
"giornata no?" chiede facendo un cenno verso il libro ed io annuisco poggiandolo sul divano.
"sono mesi che non riesco a leggerlo, forse il problema a questo punto è il libro" affermo ironico e mi alzo, avvicinandomi a lui.
"o semplicemente prendi sempre tra le mani quel libro, quando non sei di buon umore" propone.
"potresti aver ragione" ammetto, mentre mi avvicino al pianoforte, restando in piedi accanto ad esso, dove poco dopo mi raggiunge Louis, che contrariamente a quello che faccio io, si siede.
Ormai c'è sintonia in queste situazioni.
"tu a casa hai un pianoforte?" chiedo e lui scuote la testa.
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anonymous writer [Larry Stylinson]
FanfictionUno scrittore, che ama alla follia il suo lavoro, ma ama allo stesso modo la sua privacy, milioni di persone leggono i suoi libri, ma nessuno ha mai scoperto la sua identità. Un semplice ragazzo dagli occhi azzurri, che ama leggere ed ha reso quest...