12.

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È mercoledì. Questa giornata è stata molto produttiva, ho svolto due lezioni, ed una volta finito sono andato a fare shopping, odio indossare sempre gli stessi vestiti.

Poi sono stato a pranzo fuori, un po' deprimente mangiare da solo in pubblico, ma non potevo certamente morire di fame, ed una volta finiti gli acquisti e giri vari, sono tornato a casa. 

Sono le 15:15 e mentre metto in lavatrice i miei nuovi acquisti penso al fatto che non faccio lezione con Louis da un po'. Magari potrei proporgli di farne una oggi.

Dato che però in questo momento è a lavoro e non usa il cellulare, decido di andare a chiederglielo di persona.

Infatti 10 minuti dopo sono già nella mia auto, diretto alla libreria dove lavora.

Trovo un parcheggio libero poco distante dalla libreria. Una volta sceso dall'auto infilo le chiavi in tasca e mi dirigo all'entrata.

Appena entro noto la signora dietro il bancone, come si chiamava? Lidia? Linda? Qualcosa del genere, fatto sta che è la stessa donna di quando ho conosciuto Louis, sempre seduta lì, sarà la proprietaria.

Dovrei smetterla di perdermi nei miei pensieri per ogni minima cosa.

Louis non sembra nei i paraggi, quindi al posto di girare per la libreria come uno stalker, decido di fermarmi a cercare un libro, non leggo da un po', ma se è per questo non scrivo nemmeno.

Prendo uno dei libri dalla mensola ed inizio a leggere la trama, sarò anche strano, ma a me i libri ultimamente sembrano tutti uguali.

Storie d'amore finite bene o male, suicidi, tradimenti, misteri. Infondo, giri e rigiri, finisce sempre allo stesso modo, ed io, lettore, mi ritrovo a leggere sempre e solo la stessa storia.

In quel momento Louis arriva accanto a me, gesto che mi fa immediatamente alzare lo sguardo dal libro, mi sorride e "scegli sempre i libri peggiori"

Prima di rispondergli però, lo guardo meglio, indossa un maglioncino azzurro che fa letteralmente brillare i suoi occhi, e dei semplici jeans neri, mi chiedo come faccia ad essere così bello anche nella semplicità.

"cercavo qualcuno per un consiglio, ma non ti ho trovato" dico mettendo via il libro. Lui però, ora mi sta ignorando, da infatti la sua completa attenzione ai libri che ha davanti a se.

"il mio turno è finito qualche minuto fa, ma per te posso sempre fare un eccezione" risponde iniziando a camminare, ed io d'istinto lo seguo.

Si ferma qualche metro dopo, passa lo sguardo sui libri, e come se sapesse alla perfezione cosa prendere, ne afferra uno posizionato in alto a sinistra.

Si gira verso di me e "la verità sul caso Harry Quebert" mi presenta il libro e io lo guardo curioso "in poche parole trentatré anni dopo la scomparsa di una ragazza, il suo corpo viene ritrovato nella tenuta di un famoso scrittore" mi spiega la trama e me lo porge.

Accenno un sorriso e prima che io riesca a dire qualcosa mi interrompe "infondo tutti gli Harry hanno un segreto" afferma sorridendo, per poi riprendersi il libro e camminare verso la cassa.

"te lo regalo io" fa spallucce. In meno di 30 secondi ha parlato e cambiato argomento solo lui, lasciandomi quasi spiazzato dalla situazione.

Mi avvicino a lui mentre paga "pensi che io abbia dei segreti?" chiedo e lui guarda me poi infila il resto in tasca, mi porge il libro e "chi non ne ha?" domanda.

Afferro il libro e mi supera, costringendomi a seguirlo, "comunque grazie, non dovevi" dico arrivando accanto a lui.

"tu mi regali lezioni molto più costose di questo libro" ridacchia.

anonymous writer [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora