È venerdì, sono le 10:17 del mattino ed io sono al computer. Gemma è appena arrivata a casa mia, ma ormai sappiamo tutti che quando arriva mia sorella, devo sempre aspettarmi il peggio."Gemma, di cosa hai bisogno?" chiedo facendola ridacchiare e si siede accanto a me sul divano.
"di un piccolo favore" sussurra avvicinandosi a me e circonda il mio collo con le proprie braccia, lasciando dei baci sulla mia guancia.
"mi stai dando troppo affetto, è più di un piccolo favore" dico guardando lo schermo del computer e lei lascia un'altro bacio sulla mia guancia per poi chiudermi lo schermo, così mi giro per guardarla.
Lei sorride e "tu vuoi taaanto bene ad Eva"
"ecco, lo sapevo" rido.
"io e Niall siamo pieni di lavoro, e sai quanto Eva ami il periodo di pasqua, per dipingere le uova e cose simili, lo faresti insieme a lei? Ti prego" dice guardandomi.
"ti odio, perché sai che non dico mai di no ad Eva" mi lamento e lei sorride, avvicinandosi di nuovo a me per abbracciarmi.
Ridacchio ricambiando il suo abbraccio e lascio un bacio sulla sua guancia "domenica va bene?" chiedo e lei annuisce.
"vieni tu a casa nostra, sai quanto Eva sia disordinata" afferma ridendo.
"perché lo sei anche tu!" le rinfaccio e lei alza gli occhi al cielo facendo ridere me.
Riapro il mio computer e circondo il corpo di Gemma col mio braccio mentre lei poggia la testa sulla mia spalla "cosa mi racconti di quel tuo nuovo alunno?" chiede ed io sorrido appena controllando le mail.
"Louis?" chiedo e lei annuisce.
"impara molto velocemente" constato.
"sai benissimo che non volevo sapere se apprendesse velocemente" dice facendomi ridacchiare.
"è un buon amico" le rispondo innocente e lei alza lo sguardo sorridendomi.
"potresti invitarlo domenica, ad Eva piace" propone facendo sorridere anche me.
"si, posso chiedergli se è libero" annuisce, per poi baciarmi una guancia ed alzarsi dal divano.
"resterei tutto il giorno su questo comodissimo divano, se solo non dovessi lavorare" ammette facendo il broncio e prende la propria borsa.
"manda tutti in carcere" ironizzo, rispondendo ad una mail e lei ridacchia.
"meno male che sei uno scrittore e non un avvocato" dice facendomi ridere e le mando un bacio mentre lei esce di casa.
Passo altri 15 minuti a rispondere a mail e cose varie, per poi mettere via il computer e prendere il mio cellulare.
Sabato scorso io e Louis ci siamo scambiati il numero di telefono, potrei chiamarlo per chiedergli di domenica, ma non vorrei disturbarlo, è sempre a lavoro.
Ed in quel momento il telefono tra le mie mani inizia a squillare, e quasi mi spaventa il fatto che la chiamata sia proprio da parte di Louis.
Ma rispondo immediatamente.
"Harry! ti disturbo?" chiede senza nemmeno darmi il tempo di parlare, si vede che fa sempre tutto di fretta.
"in realtà ti stavo per chiamare" dico ridacchiando.
"oddio, dimmi tutto"
"volevo chiederti se domenica fossi libero, mia sorella mi ha chiesto di passare il pomeriggio a casa con Eva per decorare delle uova per pasqua, e a quanto pare mia nipote ti adora" dichiaro ed ora è lui a ridacchiare.
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anonymous writer [Larry Stylinson]
FanfictionUno scrittore, che ama alla follia il suo lavoro, ma ama allo stesso modo la sua privacy, milioni di persone leggono i suoi libri, ma nessuno ha mai scoperto la sua identità. Un semplice ragazzo dagli occhi azzurri, che ama leggere ed ha reso quest...