Capitolo sei: sgattaiolando

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"This time I'm ready to run
Wherever you are is the place I belong"
- canzone: Ready to Run degli One Direction

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Ophelia aspettava con ansia che le sue lezioni finissero. Quel giorno ci sarebbe stato il primo incontro dell'esercito di Silente, conosciuto come 'DA'. Il gruppo doveva incontrarsi dopo le lezioni e Neville Longbottom aveva trovato il posto perfetto per esercitarsi, ossia la Stanza delle Necessità. Dovevano semplicemente arrivarci senza che nessuno li scoprisse.

Ophelia tamburellava ansiosamente le sue dita sul banco di legno che condivideva con Draco durante l'ora di Astronomia.
Le lezioni di cambiavano ogni due giorni orario e, quella volta, essendo un giovedì, era alle 15:00.
"Cosa c'è?" domandò Draco, in modo un po' troppo brusco. Ophelia sentì la sua faccia diventare rossa e smise immediatamente di battere le dita.
"Niente..." abbassò lo sguardo.
Da quando Ophelia aveva capito che le piaceva Malfoy, era diventato tutto imbarazzante. Riusciva a malapena a parlare e guardarlo senza che il suo viso avvampasse o il suo cuore battesse all'impazzata... era impossibile.
Non riusciva a capire come la sua cotta fosse arrivata così in fretta, anche perché stava ancora cercando di negarlo, ma non serviva a molto. Draco ovviamente non si rendeva conto di quanto il suo comportamento fosse cambiato dal giorno della Biblioteca.

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"La lezione è finita" annunciò la Professoressa Sinistra alla classe. Ophelia sospirò, si alzò rapidamente e raccolse la sua roba. Draco guardò la ragazza sospetta con il sopracciglio alzato.
"Perché sei così di fretta?" chiese mentre si metteva la borsa sulla spalla destra.
"Non vedo semplicemente l'ora di uscire da questa classe, la lezione è stata noiosa" rispose con una risata finta.
"È una bugia. Tu ami Astronomia". Draco stava davanti a lei bloccandole il passaggio verso la porta. La sua faccia diventò completamente rossa, "e di solito sei una delle ultime persone ad uscire dall'aula".
"Come fai a sapere che amo Astronomia?" domandò al biondo davanti a lei con un leggero sorriso.
Alzò le spalle: "Ho i miei metodi" bofonchiò guardandola dall'alto.
"Beh devo andare quindi..." oltrepassò un Draco chiaramente frustrato, "ci vediamo dopo" gli disse.

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Ophelia era in fila dietro Fred e George, mentre Neville Longbottom stava per tentare un incantesimo su un manichino che aveva le sembianze di un Mangiamorte. Doveva stare in 
punta di piedi e sbirciare dietro la schiena di Fred per poter vedere cosa stesse succedendo. I gemelli erano molto più alti rispetto ai centosessanta centimetri della Tassorosso.

"Expelliarmus!" gridò Neville, facendo volare indietro la sua bacchetta e schivando fortunatamente le teste dei suoi compagni. I gemelli guardarono Ophelia e ridacchiarono.
"Sarebbe potuta andare molto male" mormorò e loro annuirono con la testa.
"Stai solo agitando troppo la tua bacchetta, prova in questo modo" disse Harry dando consigli a Neville. "Expelliarmus!" Harry disarmò con successo il fantoccio.

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I giorni successivi per l'Esercito di Silente furono difficili. Il gruppo doveva costantemente sgattaiolare nella paura che Filch li scoprisse.
"Stupeficium è uno degli incantesimi più utili nel vostro arsenale" dichiarò Harry mentre camminava lungo due file di persone, "è la base della magia. Quindi... vediamo, dai Nigel dammi il tuo colpo migliore!" disse Harry ad un ragazzo più giovane.
Si posizionarono l'uno di fronte all'altro e Nigel puntò la sua bacchetta contro Harry.
"Stupeficium!" urlò, scaraventando via Harry.

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"Forza Ron!" I ragazzi iniziarono a tifarlo mentre stava per affrontare Hermione.
Ophelia stava accanto ad un altro ragazzo Tassorosso e ai gemelli Weasley, che iniziarono a fare scommesse su chi avrebbe vinto.
Hermione e Ron si fronteggiarono e cominciarono ad alzare le bacchette.
"Stupeficium!" gridò Hermione, facendo volare Ron.
Una volta che Ron si riprese, si alzò e andò verso i gemelli e Ophelia.
"Gliel'ho lasciato fare" dichiarò sicuro di sé Ron, i gemelli che lo guardavano con incredulità, "sul serio. Giusto Ophelia? È buona educazione".
Lei annuì: "Ti credo Ron". Lui sorrise e se ne andò. Ophelia guardò i gemelli che non riuscivano a smettere di ridere e scosse la testa, sapendo che in realtà Hermione aveva effettivamente vinto da sé.

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Ophelia osservò il nuovo Decreto che Flich stava appendendo al muro delle 'Regole'.
"Quindi verremo interrogati dalla Umbridge?" disse a Luna, che stava accanto a lei.
"Hm, credo di sì" rispose la Corvonero.

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Ophelia non venne interrogata troppo duramente dalla Umbridge, sapeva essere una brava bugiarda quando voleva, soprattutto quando si trattava di insegnanti.
Sapeva anche che da quel momento, sgattaiolare sarebbe stato più difficile: la Umbridge aveva deciso di formare un gruppo chiamato 'Squadra d'Inquisizione' per dei crediti extra, ma Ophelia sapeva che la Umbridge lo aveva creato solo perché sospettava di quello che stava facendo Harry. Così quella cosiddetta 'squadra' sarebbe dovuta andare in cerca di tutte le attività illecite, o almeno quelle contro la Umbridge.

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Ophelia si stava dirigendo verso la Stanza delle Necessità quando venne fermata.
"Woodlock!" Smise di camminare e si girò per trovarsi Draco davanti. "Dove stai andando?"
"Non ti piacerebbe saperlo" disse ridacchiando, anche se le sue guance diventarono leggermente rosse.
"Sì, in realtà mi piacerebbe. Vorrei saperlo" la affrontò Draco incrociando le braccia. Gli occhi di Ophelia viaggiarono fino all'uniforme di Draco, dove c'era una spilla luccicante con scritto 'Squadra d'Inquisizione'.
"Oh Dio Draco..." sospirò e lui la guardò con le sopracciglia alzate. "Sei uno di loro?" Draco non capì cosa intendesse, così Ophelia indicò la spilla. Lui sorrise.
"Sì" dichiarò, marcando la ì finale, "quindi devi dirmi dove stai andando o dovrò denunciarti". Draco non voleva davvero mettere Ophelia nei guai, non voleva che la Umbridge la punisse, ma era comunque una buona minaccia da usare.
"Uhm..." Ophelia stava cercando di trovare una scusa, finché non si presentò davanti a lei giusto in tempo. "Oh Luna, eccoti qui!" disse, così che Draco si voltò per vedere la Corvonero che camminava lungo il corridoio.
"Dovevo incontrare Luna, per questo sono venuta qui" mentì sorridendo al Serpeverde che aveva un'espressione sospettosa. "Beh, ora andiamo" dichiarò dopo aver superato Draco e aver raggiunto Luna, "ciao Malfoy".
"Grazie a Dio" sussurrò, "sarebbe potuta andare male".

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora