Capitolo ventitré: aiutando gli altri

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"Why'd you waste all the time?
Back and forth in my mind"
- canzone: It's Only Right dei Wallows

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Ophelia era rimasta fuori dall'ufficio della Umbridge insieme a Luna, Ginny e Neville. Stavano facendo la guardia per Harry, Hermione e Ron, che si trovavano all'interno della stanza del rospo rosa.

Ad essere onesta, Ophelia non era del tutto sicura di quello che stesse succedendo. Aveva chiesto al trio se avessero bisogno del suo aiuto (pensando che l'avrebbero semplicemente zittita) ma con sorpresa, avevano accettato. L'unica cosa che sapeva era che Harry aveva avuto una visione del suo padrino, Sirius Black, mentre veniva torturato da Colui-che-non-deve-essere-nominato nel Ministero, e che Harry stava cercando di contattarlo, per poi aver bisogno di arrivare a Londra in qualche modo.

Si appoggiò alla porta mentre incrociava le braccia. "Cosa pensi che stiano facendo lì dentro?" chiese Ophelia, cercando di avviare una conversazione.
Ginny alzò le spalle: "Non ne sono sicura, anche se ho imparato a non chiedergli più niente".
Ophelia mormorò un 'okay' in risposta e si sistemò gli occhiali. Emise un sospiro e continuò a mantenere gli occhi fissi all'inizio del corridoio, nel caso in cui la Umbitch o qualcuno della Squadra d'Inquisizione avesse deciso di presentarsi.
"Oh no" mormorò Ginny, mentre una risata acuta echeggiò attraverso l'andito.
"Dovremmo avvertirli?" domandò Neville, riferendosi al Golden trio.
"Credo proprio di sì". Ophelia raddrizzò la sua postura mentre teneva gli occhi saldi sulla porta. Come se si aspettasse che la Umbridge potesse arrivare da un momento all'altro.
Neville cominciò a camminare verso l'entrata dell'ufficio del rospo per far entrare i tre all'interno.

"Cosa credete di fare?"
Il cuore di Ophelia sprofondò mentre vedeva la professoressa Umbridge raggiungere la soglia, con la Squadra d'Inquisizione alle spalle.

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Gli occhi di Draco scattarono verso Ophelia. Goyle le bloccava le mani dietro la schiena, così che non potesse muoversi. Draco si rimproverò per non averla presa prima di Goyle, invece aveva catturato Neville.

Ogni membro della squadra bloccò i sei ragazzi, mentre Harry era seduto di fronte alla Umbridge.
"Stava andando da Silente, non è vero?" chiese la Umbridge a Harry.
"No".
Gli occhi di Ophelia si spalancano non appena la Umbridge schiaffeggiò Harry.
"Mi ha fatto chiamare, signora Preside?" la voce del professor Piton irruppe nella stanza.
"Piton, sì". La Umbridge si alzò: "È arrivato il momento per le risposte, che lui voglia darmele o no. Ha portato il Veritaserum?"
"Ha consumato tutte le mie scorte per interrogare gli studenti. L'ultima con la signorina Chang. A meno che non voglia avvelenarlo, e le assicuro che avrebbe tutta la mia simpatia in tal caso... Non posso aiutarla".
Il professore fece per uscire dall'ufficio.
"Lui ha preso Felpato!" sbottò Harry, facendo voltare Piton: "Ha preso Felpato nel posto dov'è nascosto!"
Le sopracciglia di Ophelia si aggrottarono perché non aveva idea di cosa stesse parlando. Ma chiaramente non era l'unica.
"Felpato? Cos'è Felpato? Dov'è? Che cosa ha nascosto? Di che sta parlando, Piton?" chiese la Umbridge.
Piton si voltò lentamente con le sopracciglia sollevate: "Non ne ho idea" le disse, prima di uscire dalla porta.

"Molto bene. Lei non mi dà scelta, Potter" sussurrò la Umbridge. "Visto che qui è in gioco la sicurezza del Ministero, lei mi lascia senza alternative. La maledizione Cruciatus le scioglierà la lingua".
"È illegale" protestò Ophelia. "Non può farlo!"
"Se Cornelius non lo saprà, non ne soffrirà" la Umbridge si avvicinò a Harry, con la bacchetta puntata contro di lui. Ophelia si scambiò degli sguardi ansiosi con Ron e Hermione. La Umbridge fece un respiro profondo: "Cru..."
"Diglielo Harry!" gridò Hermione, distogliendo l'attenzione della Umbridge da Harry.
"Dirmi cosa?"
"Beh, se non glielo dici tu dov'è, lo farò io. Le dirò dove si trova" confessò Hermione. Ophelia quasi applaudì a Hermione per quella bugia.
"Dov'è che cosa?" domandò insistente la Umbridge.
"L'arma segreta di Silente".

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Hermione, Harry e la professoressa Umbridge lasciarono la stanza per raggiungere la cosiddetta "arma segreta di Silente" lasciando Luna, Neville, Ginny, Ron e Ophelia nel suo ufficio, con la Squadra d'Inquisizione.

Ginny guardò Ophelia: "Ho un'idea" mormorò. Le annuì appena.
Ophelia vide la mano di Ginny scendere lentamente verso la sua tasca. Crabbe, che la teneva stretta, non aveva idea di cosa stesse facendo la ragazza. Molto lentamente tirò fuori la bacchetta e la tenne al suo fianco, spingendola su per la manica per nasconderla.
Ginny incrociò nuovamente gli occhi con Ophelia, dandole un'occhiata invitandola a fare lo stesso. Poi lanciò lo stesso sguardo a Ron, Luna e Neville.
Ophelia fece un respiro e mosse la mano fino alla cintura dei jeans, dov'era nascosta la sua bacchetta. Si guardò intorno, cercando di capire se qualcuno la stesse guardando. I suoi occhi si fermarono su Draco, facendole perdere il respiro.
Draco stava per avvertire i compagni sull'attività sospetta, ma qualcosa lo fermò. "Stupeficium!" Ginny colpì Crabbe, rendendo tutti consapevoli della situazione.
Incantesimo dopo incantesimo, iniziò un vero e proprio scontro tra i cinque membri dell'E.S. e della Squadra d'Inquisizione.

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Dopo un paio di Schiantesimi, Incantesimi di Disarmo e anche qualche Fattura, Ophelia, Ron, Ginny, Luna e Neville uscirono dall'ufficio della Umbridge.
Ophelia sentì una mano trattenerla: "Woodlock non dovresti andare con loro. Potrebbe essere pericoloso" le disse Draco, tenendole il braccio e impedendole di seguire il gruppo.

Studiò la sua espressione preoccupata. Ophelia gli aveva lanciato solo incantesimi stordenti che in qualche modo era riuscito a bloccare, ma era comunque un buon pretesto per andargli contro mentre cercavano di fuggire.
Scosse la testa: "No, voglio aiutarli" sospirò, "Draco non ho tempo per questo". Si guardò alle spalle per vedere i suoi amici già in fondo al corridoio. Si voltò a guardare Draco e con sua stessa sorpresa, lo baciò sulla guancia: "Devo andare".

E così si mise a correre, raggiungendo i suoi amici alla fine del corridoio.

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"Come avete fatto?" gridò Hermione quando raggiunse insieme a Harry gli altri cinque nel mezzo del ponte di fronte alla scuola.
"Solo alcuni Schiantesimi e Incantesimi disarmanti" disse loro Ginny con un sorrisetto.
"È stato fantastico. Comunque come possiamo aiutarti?" disse Neville, rivolgendosi a Harry.
Harry sospirò e scosse la testa: "Non è che io non apprezzi quello che voi state facendo per me, ma vi ho già messo abbastanza nei guai". Harry li oltrepassò.
"L'esercito di Silente non si basava su qualcosa di reale?" chiese Ophelia facendo smettere Harry di camminare. "Sull'aiutare gli altri e difendere noi stessi? O erano solo parole gettate al vento per te?"
Harry rimase in silenzio.
"Forse non devi farlo da solo" disse Ron.
Harry li guardò tutti. Sospirò: "Come faremo ad arrivare a Londra?"
"Voleremo, naturalmente" rispose Luna sorridendo.

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora