Capitolo quaranta: Nott

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"Then I think of the start
And it echoes a spark
And I remember the magic electricity"
- canzone: Flicker di Niall Horan

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Ophelia era seduta nel letto dell'infermeria con il braccio di Draco pigramente avvolto intorno alla sua vita. Entrambi sapevano che se Madam Pomfrey fosse entrata e li avesse visti messi in quel modo probabilmente avrebbe urlato, ma al momento erano completamente da soli. Draco era rimasto in infermeria per quasi una settimana. Si sentiva bene, ma Madam Pomfrey lo 'costringeva', dicendo che aveva bisogno di recuperare a pieno tutte le sue forze.
Ophelia teneva la sua copia di Amleto vicino al volto mentre leggeva ad alta voce. La sua voce era dolce come il miele, e Draco la ascoltava attentamente. Rise leggermente appena lesse la frase: "Essere, o non essere, questo è il dilemma." Si fermò e lo guardò: "È una delle parti più famose della tragedia" lo informò con le sopracciglia alzate.
Lui annuì e appoggiò la testa sulla sua spalla mentre lei continuava a leggere. Le sue palpebre si chiusero delicatamente, un piccolo sorriso gli si formò sulle labbra mentre continuava ad ascoltare il dolce suono della voce di Ophelia.

A malincuore emise un sospiro e richiamò la sua attenzione: "Ophelia?" mormorò, facendola smettere di leggere.
"Che cosa c'è?" Inclinò leggermente la testa e chiuse il libro.
Draco arricciò il naso: "Dovrò farlo. Presto. Sta diventando tardi, ho rimandato troppo a lungo".
Ophelia rimase in silenzio mentre Draco alzava la testa dalla sua spalla, guardandola. Si leccò velocemente le labbra secche e aggrottò le sopracciglia: "Okay" mormorò dolcemente, non sapendo come rispondere. Deglutì ansiosamente e passò leggermente una mano tra i capelli biondi di Draco, fermandosi poi alla mascella: "Pensi che ne sarai in grado?" chiese percorrendo la sua guancia con il pollice.
"Non credo davvero di avere scelta... ti dà fastidio?"
"Cosa dovrebbe darmi fastidio?"
"Io" le mise la mano sopra la sua, "sono uno di loro e ferisco le persone".
Si tormentò le labbra secche ed esalò un sospiro: "Onestamente..." lo guardò e sospirò di nuovo, "sì un po', ma so che non hai scelta e questo non mi impedisce di stare con te".
"Però... quando la mia famiglia e gli altri lo scopriranno, probabilmente noi due..."
"Non voglio pensarci" lo interruppe, sapendo fin troppo bene cosa stava per dire.
"Mia madre ha capito che sto con qualcuno. Solo che non sa che sei tu" mormorò.
Ophelia annuì, affondando nuovamente i denti nel labbro inferiore.
Draco le lanciò uno sguardo interrogativo: "Fa male?" domandò passandole dolcemente il pollice sul labbro palpitante. "Lo mordi ogni 5 secondi" disse esagerando.
Un chiaro rossore apparve sulle guance di Ophelia. Scrollò le spalle: "È un po' dolorante" gli disse onestamente, "ma ci sono abituata".
"Mh" si sporse in avanti, eliminando definitivamente lo spazio tra i loro corpi e premendo delicatamente le labbra sulle sue. Draco fece scivolare la mano sotto i suoi ricci, appoggiandola sulla nuca, e rabbrividì alla sensazione degli anelli freddi che le sfioravano la pelle. Le delicate mani di Ophelia si aggrapparono delicatamente alle sue spalle mentre lui si sistemava, spingendola nel lettino e finendo sopra di lei, poggiando i gomiti su entrambi i lati della testa in modo da non caderle addosso. Ophelia si allontanò dalle sue labbra, preoccupata: "Qualcuno potrebbe entrare..." Prese fiato, sentendo le sue labbra sfiorarle la mascella e il collo.
"Non me ne frega un cazzo" borbottò ridacchiando, le labbra che esploravano la sua pelle morbida.
Ophelia chiuse gli occhi godendosi il momento, che però non durò a lungo in quanto sentì il suono stridulo di una porta che si apriva. "Merda Draco" sbuffò spingendolo via. Spostò rapidamente i piedi dal letto e si alzò, sistemandosi i capelli.
"Oh bene, sei sveglio" disse Madam Pomfrey a Draco raggiungendolo, ignara di quello che stavano facendo i due fino a pochi secondi prima.
Ophelia vide Draco rivolgere un sorriso forzato all'infermiera. "Quando posso andarmene?" chiese sebbene stesse osservando Ophelia, chiaramente seccato dal fatto che fossero stati interrotti.
"Stasera verso il tardi, per ora ho bisogno che tu beva questo". La Pomfrey gli porse una tazza trasparente, piena di un liquido inquietante color verde.
"Ci vediamo più tardi allora" borbottò Ophelia mentre raccoglieva il libro di Amleto, che giaceva accanto a Draco.

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Mentre Ophelia seguiva la folla di studenti che si dirigeva verso la Sala Grande, sentì un colpetto sulla spalla.
Ophelia si girò e vide Macy, il cui intero viso era di una brillante tonalità di rosso: "Gliel'ho detto" borbottò.
Un piccolo sussulto lasciò la bocca di Ophelia: "Cosa ha detto?"
Seguì la traiettoria dello sguardo di Macy, che si era posato su un gruppo di Serpeverde che passavano, dove vide Theodore che la guardò per un momento prima di continuare a camminare. "Mi ha detto che ci avrebbe pensato" ammise mentre i suoi occhi seguivano Nott. Scosse la testa e guardò Ophelia: "Quindi penso sia un no".
Ophelia corrucciò le sopracciglia vedendo le lacrime formarsi negli occhi di Macy: "Dio, mi sono resa soltanto ridicola".
Ophelia le mise una mano sulla spalla: "Torniamo al dormitorio" disse, notando che stavano bloccando la strada alla gente.
Mentre le due passavano davanti ai loro compagni di classe, Ophelia diede un'occhiata alla sua amica: "Lillian lo sa?"
Macy scosse la testa: "No".

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"Dev'essere pazzo se non gli piaci" disse Lillian incrociando le braccia. "Quando glielo hai detto comunque?" chiese seduta sul suo letto.
"Subito dopo cena. Ma è stata una mossa impulsiva... L'ho incontrato mentre uscivo dalla Sala Grande, mi ha sorriso e mi ha salutata, e poi..." rabbrividì, "mi è uscito così".
"E cosa ti ha detto esattamente?"
"Mi ha solo guardato in modo strano e poi ha detto che voleva pensarci prima di dire qualsiasi altra cosa, che mi avrebbe parlato più tardi. Ma sono abbastanza sicura che in realtà non mi parlerà affatto".
"Potrei chiedere a Draco di parlargli" disse Ophelia, "cioè, a prescindere è scortese ignorare una ragazza dopo che ha confessato i propri sentimenti. Forse potrebbe convincerlo".
Era una forzatura. Ophelia lo sapeva. Draco non l'avrebbe mai fatto a meno che non avesse ottenuto qualcosa in cambio. Ma odiava vedere la sua amica sconvolta.
"Davvero?" chiese Macy speranzosa. "Pensi che possa farlo?"
"Vuoi davvero che Malfoy sappia che Nott ti ha rifiutata?" chiese Lillian.
Ophelia le diede un lieve colpo sul braccio: "Smettila... Non l'ha completamente rifiutata".
"Non ha importanza tanto, Theodore l'avrà probabilmente detto a metà dei Serpeverde ormai". Macy sospirò: "Cazzo. È così imbarazzante".
Ophelia odiava vederla così, triste e imbarazzata. Si mordicchiò il labbro inferiore, pensando ad una soluzione. "Draco è appena stato dimesso, quando lo vedrò domani gli chiederò se Theodore ha detto qualcosa. Va bene?"
Macy annuì e sospirò: "Sì".
Ophelia le rivolse un sorriso dolce.

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"Come ti senti?" domandò Ophelia a Draco mentre si appoggiava al muro, in piedi, di fronte a lei.
Alzò le spalle: "Meglio".
Si morse l'interno della guancia, non sapendo se parlargli o meno della situazione di Nott.
"Dai sputa il rospo" ridacchiò, capendo che volesse dire qualcosa.
"Va bene. Conosci la mia amica Macy?"
"No" scosse la testa con un sorriso sulle labbra.
"Draco" disse con le sopracciglia inarcate e le braccia incrociate.
"Bionda, bassa, è sempre dietro di te e quell'altra ragazza. Sì, la conosco".
Ophelia lo guardò male: "Ha un nome. Entrambe in realtà, Macy e Lillian". Sospirò "Comunque, Nott ti ha..."
"Detto che è interessata a lui?" finì la frase per lei. "Sì, ovviamente".
"E tu cosa ne pensi?"
"Penso che sia stata molto coraggiosa a dirglielo".
"Ma lui ricambia?"
"Non ne sono sicuro" sospirò vedendo il cipiglio sul suo viso, "ma credo che potrei chiederglielo".
"Davvero?" Ophelia cambiò totalmente espressione.
"Sì, certo".

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Questa è una foto di Theodore Nott. 

 

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yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora