Capitolo trentasei: okay

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- canzone: Can't Take My Eyes off You di Frankie Valli

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Ophelia si sedette da sola al tavolo dei Tassorosso poiché la maggior parte delle persone era andata a casa per le vacanze. Aveva il mento appoggiato sul palmo della mano mentre girava una pagina del suo libro, Romeo e Giulietta di Shakespeare.
Con sua sorpresa, Draco era uno dei pochi Serpeverde che erano rimasti a Hogwarts per le vacanze. Era passato qualche giorno dall'ultima volta che avevano parlato e Draco non lo sopportava più.
Ophelia aveva pensato molto alla situazione con lui. Voleva davvero perdonarlo. In effetti ci stava mettendo tutta se stessa a combattere l'impulso di avvicinarsi a lui e baciarlo. Nelle ultime notti insonni aveva riflettuto abbastanza riguardo a tutta la situazione: voleva stare di nuovo con lui, ma non sapeva quando fosse il momento giusto per dirglielo.

Si mise goffamente un chicco d'uva in bocca, sapendo che lui la stava fissando. Deglutì a fatica e alzò rapidamente lo sguardo dal libro, incrociando gli occhi di Draco. Lui non distolse lo sguardo, ma addirittura aprì la bocca quasi come se stesse per dirle qualcosa dall'altra parte della stanza; allora Ophelia guardò immediatamente altrove e si morse il labbro, piegando l'angolo della pagina in cui si trovava e chiudendo il libro. Sospirò, fece oscillare le gambe oltre il lato della panchina e si alzò.
Cominciò ad uscire dalla Sala Grande con il libro stretto al petto. Poteva sentire il rumore dei forti passi provenire da dietro di lei mentre svoltava l'angolo ritrovandosi in un corridoio deserto.

"Ophelia, aspetta un attimo!"
Smise di camminare e si girò.
Draco la fissò per un momento, non sapendo minimamente cosa dire.
"Cosa vuoi Dra..."
La afferrò con forza per la vita e le premette un dolce bacio sulle labbra. Il suo corpo si irrigidì, non sapendo cosa fare, così lo allontanò spingendo leggermente il suo petto, interrompendo la connessione delle loro labbra. Balbettò notando che le sue mani continuavano a stringere piuttosto forte la sua vita. "Draco..."
"Stai zitta e basta" mormorò prima di riavvicinare le sue labbra a quelle di Ophelia, che decise di non opporsi e lasciarsi andare; gli avvolse le braccia intorno al collo, tenendo con forza il libro con la mano destra. Lo sentì sorridere mentre la spingeva contro il muro.
Draco spostò le mani in modo che le sue dita fossero intrecciate con i passanti laterali dei suoi jeans. Si distaccò dalle sue morbide labbra e le baciò la mascella: "Per favore perdonami. Non riesco a dormire la notte sapendo che sei arrabbiata. Sono veramente dispiaciuto".
Le sfuggì un piccolo gemito mentre le sue labbra calde le sfioravano la pelle. "Ok" sospirò, non sapendo cosa stesse dicendo.
Draco si allontanò leggermente e la guardò: "Ok nel senso che mi perdoni?" chiese con un tono di voce pieno di speranza.
Si mordicchiò il labbro dolorante: "Sì. Sì, in realtà ci avevo già pensato molto ieri sera, e ho capito che sei stato molto stressato e che probabilmente non pensavi le cose che dicevi quando ti sei sfogato con me. Poi anche se non sono del tutto a mio agio con il fatto che tu sia uno di loro, penso che possiamo comunque superarlo".
"Sì?" chiese Draco con un piccolo sorriso.
"Sì. Non trattarmi più così però. Mi fa davvero sentire in colpa con me stessa" ammise.
Draco annuì: "Sì, certo Non lo farò più. Scusa".
'Bene, sta imparando a chiedere scusa'.
Ophelia sentì le farfalle volare nello stomaco vendendo il suo sorriso. Si sollevò in punta di piedi e gli stampò un dolce bacio sulle labbra.

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Ophelia canticchiava sottovoce dirigendosi verso la Torre di Astronomia. Il troppo freddo non le permetteva di andare nel suo posto preferito per ascoltare la musica.

"You're just too good to be true
Can't take my eyes off you"

Muoveva la testa seguendo il ritmo della musica mentre saliva le scale, anche se improvvisamente si spaventò, emettendo un grido non appena sentì delle forti braccia avvolgerle la vita e sollevarla. Si voltò e sorrise nel vedere Draco che la fissava con uno sguardo compiaciuto.
"Mettimi giù". Le cuffie del walkman le erano cadute sul collo.
"Mhh... Non mi piace il modo in cui l'hai detto" la provocò Draco.
"Per favore, potresti mettermi giù?"
"Meglio così" ridacchiò e la rimise a terra, lasciandole le mani sui fianchi. "Cosa stai ascoltando?" chiese ascoltando attentamente la canzone ovattata provenire dalle cuffie.
Allungò la mano dietro le spalle e si tolse il walkman, consegnandolo a Draco che, come sempre, si mise prontamente le cuffie sulle orecchie.

"I love you, baby
And if it's quite alright
I need you, baby
To warm the lonely night
I love you, baby"

  Se le tolse e le restituì ad Ophelia. "Credo sia la mia canzone preferita tra quelle che mi hai fatto ascoltare. La tua è quella Heart qualcosa, giusto?"
"Heart of glass?" chiese con una piccola risata.
"Sì esatto. Mi piace il modo in cui la canti, sempre sottovoce mentre sei concentrata su qualcosa". Le fece un sorriso compiaciuto.
Ophelia lo derise: "Non è vero che lo faccio".
"Sì invece. Va bene così però, hai una voce abbastanza decente".
Ophelia inarcò le sopracciglia: "Dovrebbe essere un complimento?"
"Forse" alzò le spalle e sospirò. "Mi piace tutto questo" mormorò.
"Tutto questo cosa?" domandò mettendo in pausa la canzone della cassetta, che era stata inserita nella tasca posteriore dei suoi jeans. L'aria fredda della Torre di Astronomia le stava facendo venire i brividi.
"Beh, a me piacciono un sacco di cose". Ophelia alzò gli occhi al cielo. Lui le sorrise: "Mi piace il fatto che non stiamo più discutendo".
"Anche a me piace. E a proposito, non credo di averti mai veramente chiesto scusa..."
"Non ce n'è bisogno" la interruppe, "è stata colpa mia, non sono stato onesto con te".
"No, ho reagito in modo esagerato. Penso di essere stata solo sconvolta in quel momento e ho detto alcune cose che non pensavo realmente, e mi dispiace molto" farneticò.
"Non scusarti" le prese la mano, "avevi tutto il diritto di dirmi quelle cose". Le sollevò la mano destra e le premette un bacio morbido sulle nocche: "Ti amo davvero Ophelia. Non dimenticarlo mai".
"Je t'aime".
"Immagino che sia Ti amo in francese?"
Lei annuì e gli baciò la guancia.

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora